Gli ETF smart Beta sono ETF di nuova generazione che hanno come obiettivo quello di ottenere un extra-rendimento (alpha) rispetto ad un benchmark di riferimento. (non si limitano a replicare il benchmark come gli etf classici, l’obiettivo è quindi molto diverso rispetto a questi ultimi)
Come fanno gli smart beta a creare una sovraperformance? o meglio come cercano di sovraperformare il benchmark? In due modi:
- attraverso panieri alternativi –> creati ad hoc tramite dei “fattori”
- attraverso una gestione Attiva –> si basano su modelli quantitativi
Gli ETF classici che tutti noi conosciamo sono strumenti finanziari (ottimali per l’investitore consapevole) che si limitano ad una mera replica passiva della precisa capitalizzazione del benchmark sottostante. Si limitano a replicare un indice cosi come è…
Gli ETF Smart Beta, tendono ad essere considerati come ETF a gestione “semi-passiva” o direttamente a “gestione attiva“. In realtà sarebbe più corretto definirli anche come strumenti che replicano panieri “diversi“, panieri composti tramite pre-determinati “fattori“. (fattori sviluppati dall’analisi fondamentale o direttamente dalla statistica)
Quali sono questi fattori?
Sicuramente ci sarà un evoluzione nel mondo degli ETF Smart Beta ma al momento i fattori sono questi 6:
- Equal Weight
- Dividend Weighted
- Value
- Growth
- Momentum
- Ibridi/multifactor
Equal Weight
Gli ETF Equal Weight ampiamente trattati in questo blog attribuiscono lo stesso peso percentuale ad ogni titolo che compone un determinato indice. Al contrario degli ETF classici (market weight) che per replicare l’indice devono allocare un peso maggiore ai titoli a maggiore capitalizzazione. Gli Equal Weight tendono quindi a riequilibrarsi nel tempo gli EFT classici no.
Gli ETF Equal Weight sono quindi etf che assegnano lo stesso peso ad ogni componente di un determinato indice.
Si distinguono da quelli Market Weight per il fatto che:
- i Market Weight replicano un sottostante andando ad inserire titoli di quel determinato indice in base alla loro capitalizzazione.
- gli Equal Weight invece replicano un sottostante andando ad inserire i titoli di quel determinato indice sottostante per stessa ponderazione.
Un ottimo esempio è questo:
- VanEck Vectors Global Equal Weight UCITS ETF ISIN NL0009690221, Ticker TGET
Dividend Weighted
Questi ETF perseguono una strategia per lo più basata sul dividend Yield, ossia vanno a prediligere titoli che erogano un elevato dividendo (in rapporto prezzo/dividendo), titoli con un buon track record in fatto a dividendi e quindi titoli con un dividendo stabile negli anni.
Purtroppo molte volte questi ETF non tengono conto della sostenibilità del dividendo, ne della “bontà” di una determinata azienda (soprattutto non vi è una valutazione sulle prospettive future delle varie aziende)… andando a basare il tutto su una storia passata.
Un buon esempio può essere questo: (solitamente ottimo per portafogli per vivere di rendita).
Value
Gli ETF value si basano sulla selezione di titoli in base ai loro valori fondamentali, cercano di inserire in portafoglio titoli sottovalutati (prezzo di quotazione inferiore al fair value).
Un’ottimo esempio di ETF Value è questo:
- iShares Edge MSCI World Value Factor UCITS ETF ISIN IE00BP3QZB59, Ticker IWVL
“L’indice MSCI World Enhanced Value replica i titoli azionari value dei mercati sviluppati di tutto il mondo. La selezione dei titoli azionari si basa sul fattore valore di tre variabili: prezzo-valore contabile, prezzo-utili attesi e valore aziendale-flusso di cassa operativo.
Il peso di ciascun settore all’interno dell’indice è uguale al peso dello stesso all’interno dell’MSCI World.
Questo etf mira a replicare il più fedelmente possibile l’andamento di un indice composto da un sottogruppo di titoli dell’Indice MSCI World, che raccoglie i titoli azionari sottovalutati rispetto ai loro fondamentali.“
Growth
Gli ETF Growth tendono a selezionare azioni ad alti tassi di crescita. (contrariamente agli ETF Value)
Un ottimo esempio è questo:
“L’indice MSCI EMU Growth replica i titoli azionari in crescita dei paesi dell’Unione Monetaria Europea con elevato potenziale di crescita.”
Momentum
Gli ETF momentum selezionano i titoli per lo più su base statistica, in funzione della tendenza o della minore/bassa volatilità.
Esempio di ETF a bassa volatilità (Low volatility, che tanto bassa non è in realtà) per lo S&P500 (indice di borsa americana).
- SPDR S&P 500 Low Volatility UCITS ETF ISIN IE00B802KR88, Ticker LOWV
“L’indice S&P 500 Low Volatility replica le grandi società statunitensi che storicamente hanno mostrato caratteristiche di bassa volatilità all’interno dell’S&P 500. L’indice S&P 500 replica i titoli azionari statunitensi ad alta capitalizzazione.”
Esempio di ETF minimum volatility
” L’indice S&P 500 Minimum Volatility replica un portafoglio ottimizzato che comprende una selezione di titoli azionari la cui volatilità è tra le più basse dell’S&P 500. L’indice S&P 500 replica i titoli azionari statunitensi ad alta capitalizzazione. “
Ibridi o multifactor
Gli ETF ibridi lo si può intendere dal nome sono caratterizzati per l’utilizzo di molteplici fattori, o di molteplici asset class.
Ossia al loro interno contengono più elementi (più fattori), come il CAPE di Shiller (allo stesso tempo utilizzano un approccio Value e uno Momentum)
Un’esempio perfetto è questo:
- Ossiam Shiller Barclays Cape US Sector Value TR UCITS ETF 1C (EUR) ISIN LU1079841273, Ticker CAPU
“L’indice Shiller Barclays CAPE® US Sector Value replica un’esposizione dinamica long a quattro settori azionari statunitensi che vengono selezionati ogni mese in base al loro tasso Relative CAPE (rapporto prezzo utili aggiustato periodicamente) ed alle loro variazioni dei prezzi nel corso dei 12 mesi precedenti (il prezzo momentum a 12 mesi).”
Puoi approfondire sul cape in questo post
Oppure contengono più asset class nello stesso ETF. (questa è una bella novità in realtà)
Basta anche solo uno di questi ETF ad asset allocation dinamica per realizzare un portafoglio bilanciato, composto da azione ed obbligazioni. Effettuano da soli il ribilanciamento.
Famosi i Vanguard in questo campo ma anche i vari Ishare ed Xtracker.
Giusto un esempio:
- Xtrackers Portfolio Income UCITS ETF 1D ISIN IE00B3Y8D011, Ticker XS7W
“La strategia Xtrackers Portfolio Income investe in un portafoglio diversificato a livello globale composto da ETF azionari, obbligazionari e su materie prime. L’allocazione tattica viene rivista e ribilanciata ogni trimestre. Quota azionaria: minimo 15%, massimo 30%. Quota obbligazionaria: minimo 60%, massimo 85%. Materie prime: massimo 10%.”
L’investitore in questo caso deve solo decidere il suo profilo di rischio, solitamente vanno da:
- conservativo/prudenziale
- moderato
- aggressivo
- crescita
Note dolenti e critiche
- I panieri ed indici che replicano non sono cosi trasparenti come nel caso di ETF classici (questo è un grande difetto)
- I costi di gestione annua seppure ridotti (e di molto rispetto ai fondi a gestione attiva) sono sempre più elevati di quelli da ETF classico
- Non sempre si trovano prodotto liquidi e ben scambiati (anche se poi la liquidità per l’ETF è altra cosa)
- La gestione attiva come dimostrato ampiamente, non sempre porta a sovraperformare una mera replica passiva (la replica passiva spesso è un pregio)
- Al momento non tutti gli smart beta hanno sovraperformato, anzi purtroppo molto pochi. Dato che ne esistono di tante tipologie non è possibile dare un giudizio univoco su questi ETF di nuova generazione.
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