Dopo anni di attesa, il libro che è stato la pietra miliare dell’analisi fondamentale sarà finalmente disponibile anche in lingua italiana a partire dal 19 giugno 2020: L’investitore intelligente di Bejamin Graham. Potete procedere già al preordine cliccando sul titolo scritto qui sopra.
Il più grande investitore di tutti i tempi, Warren Buffett, ha definito tale opera come “il miglior libro sugli investimenti che sia mai stato scritto”.
Warren ebbe come mentore proprio l’autore di questo libro, Benjamin Graham, che fu suo professore alla Columbia University e gli trasmise tutte le proprie conoscenze e passioni verso il mondo degli investimenti.
L’investitore intelligente è ritenuta la Bibbia del value investing ovvero una tecnica di investimento che dimostra che l’acquisto di azioni a prezzo scontato, appoggiandosi sulle analisi del p/e e del p/book value, supera i rendimenti delle azioni growth e del mercato nel lungo periodo.
La struttura del libro
La prima edizione di questo libro risale al 1949, tuttavia esso fu rivisto varie volte e, grazie al giornalista finanziario Jason Zweig, fu adattato ad esempi dei nostri giorni. L’opera offre un grande esempio di saggezza e riflessione, utile anche per chi si addentra nel mondo degli investimenti e dell’economia in generale. Essa si struttura nelle seguenti macro tematiche:
- Investimento e speculazione
- L’investitore e l’inflazione
- Un secolo di storia del mercato azionario
- La strategia generale di portafoglio
- L’investitore difensivo e le azioni ordinarie
- Strategia di portafoglio per l’investitore intraprendente
- Le fluttuazioni del mercato
- Investire in fondi
- L’investitore e i suoi consulenti
- Analisi dei titoli per l’investitore non professionista
- Fattori da considerare a proposito dell’utile per azione
- Un confronto tra 4 aziende quotate
- Selezione dei titoli per l’investitore difensivo e per l’investitore intraprendente
- Emissioni convertibili e warrant
- Case history istruttive
- Un confronto tra 8 coppie di aziende
- Il margine di sicurezza come cardine dell’investimento.
Ora più che mai, è un ottimo momento per investire ed iniziare a creare il nostro salvagente grazie a prezzi scontati e ad aziende pronte ad affrontatre un futuro di innovazione, di ristrutturazione e di cambiamento del mondo del lavoro in generale.
La gestione del portafoglio
Benjamin Graham spiega come far evitare all’investitore gli errori più gravi che comprometterebbero la sua crescita finanziaria. Bisogna inanzitutto capire che tipo di investitore si è e quale sia la nostra capacità di gestire il rischio.
Inoltre, bisogna capire che tipologia di gestione vogliamo adottare per il nostro portafoglio di investimenti:
- attiva, dove si cerca di acquistare e vendere i singoli titoli nel momento migliore, cambiando frequentemente l’asset allocation del proprio portafoglio per raggiungere una performance superiore rispetto a quella dell’indice di riferimento,
- passiva, dove si mira a replicare un indice di riferimento detto benchmark, limitando al minimo i ribilanciamenti del portafolio.
Tali differenze sono trattate nel dettaglio in questo articolo, tuttavia l’approccio che raccomando è quello passivo, in quanto diversi studi hanno dimostrato che nel 99% dei casi la gestione attiva non riesce a battere il mercato, quindi è meglio seguirlo.
Le 7 regole d’oro
Nella scelta delle azioni, Graham ci dona 7 regole d’oro:
- adeguata dimensione aziendale: prendere in considerazione solo le società con fatturato maggiore di 100 milioni per le aziende industriali e superiore ai 50 milioni per le utility, ignorando le piccole società che possono essere più “deboli” nel superare le crisi;
- situazione finanziaria sufficientemente solida: l’asset totale dev’essere almeno il doppio dell’indebitamento;
- stabilità degli utili: l’azienda deve aver prodotto utili almeno negli ultimi 10 anni;
- pagamento dei dividendi: i dividendi devono essere stati distribuiti ininterrottamente per almeno 20 anni;
- crescita degli utili: gli utili devono essere aumentati di almeno il 30% nell’ultimo decennio;
- moderato rapporto prezzo/utili: il prezzo corrente delle azioni deve eguagliare non più di 15 volte l’ammontare degli utili medi relativi agli ultimi 3 anni;
- moderato rapporto prezzo/valore contabile degli asset: il prezzo corrente delle azioni non deve essere superiore a 1,5 volte il valore contabile degli asset.
“L’investitore intelligente naturalmente sa che laddove c’è un’opportunità di profitto, c’è anche una certa percentuale di rischio: il rendimento e il rischio sono inevitabilmente correlati, né esistono investimenti redditizi privi di rischiosità.”
Benjamin Graham
Consapevoli chei titoli azionari siano soggetti ad ampie e talvolta frequenti fluttazioni di mercato, l’Investitore intelligente dovrebbe adottare una strategia per trarre un profitto da tali fattori attraverso strategie di:
- timing , dove si prova ad anticipare gli andamenti del mercato, comprando o mantenendo in portafoglio le azioni quando si prevede un rialzo, vendendo o astenendosi dal comprare quando prevede un ribasso;
- pricing , dove si attende ad acquistare titoli finché non si rientrerà nella banda di prezzo ritenuta adeguata.
Conclusione
Il libro L’investitore intelligente di Bejamin Graham è un manuale concreto ed illuminante, ideale sia per chi si approccia al mondo dei mercati finanziari sia per chi li conosce già ma vuole aprirsi a nuovi orizzonti e riflessioni sulla tematica. Lo consiglio vivamente e spero possa portarvi idee per investimenti solidi e duraturi.
Posso creare o migliorare il vostro portafoglio di investimenti finanziari nel mio servizio di consulenza.
Buon investimento a tutti!