In articoli precedenti abbiamo già parlato degli errori cognitivi che fanno riferimento alla rappresentatività e alla disponibilità.
Oggi prendiamo in esame un altro comportamento euristico che prende il nome di ancoraggio, ovvero la tendenza che abbiamo ad “ancorarci” ad un informazione ritenuta saliente o ad un ipotesi iniziale nel momento in cui effettuiamo una scelta (in qualsiasi campo, quello finanziario incluso).
Shiller indica due tipologie diverse di ancore: quelle quantitative e quelle morali.
Un esempio di ancora quantitativa è il prezzo passato di un titolo azionario per prendere una decisione di investimento. Tuttavia, poiché la maggior parte del nostro pensiero non è caratterizzato da grandezze quantitative, le ancore morali ricoprono una fondamentale importanza in quanto determinano la forza della motivazione che spinge un determinato operatore finanziario ad acquistare o meno quel titolo. Un esempio di ancora morale è l’importanza etica che un individuo potrebbe attribuire al risparmio piuttosto che all’investimento.
Per capire meglio il concetto di ancoraggio possiamo descrivere un esempio basato su uno studio condotto da Kahneman e Tversky, riassunto nell’immagine sopra: a dei partecipanti è stato chiesto, in cinque secondi senza poter procedere al calcolo, di fornire una stima del prodotto delle due moltiplicazioni. In entrambi i casi la risposta corretta è la stessa e pari a 40.320, ma è interessante notare come alla prima moltiplicazione la mediana delle risposte dei partecipanti sia stata solo 512, mentre alla seconda 2.250. Risulta ovvio come il risultato veloce della moltiplicazione dei primi numeri (in questo caso 8*7*6 piuttosto che 1*2*3) sia stato il valore di riferimento, che viene corretto al rialzo per cercare di indovinare il resto del calcolo.
Domanda | Risposta |
Quanto era lungo il film? | 130 minuti |
Quanto era breve il film? | 100 minuti |
Un ulteriore esperimento condotto, i cui risultati sono riportati nella tabella sopra, ci aiuta a comprendere l’ancoraggio anche mediante il diverso modo di porre una domanda. All’uscita da un cinema, agli spettatori veniva chiesta la durata del film appena visto, utilizzando le due diverse domande presentate nella tabella. Nonostante il film fosse lo stesso, le risposte date alle due differenti domande risultavano significativamente diverse: il diverso avverbio di durata (lungo vs breve) era diventato l’ancora con cui fornire la risposta.
L’ancoraggio è anche alla base degli atteggiamenti conservatori adottati dagli agenti economici. Shefrin a proposito riferisce un caso di tendenza conservatrice nel comportamento degli analisti finanziari. Quest’ultimi nel momento in cui si trovano a valutare un’azienda, date determinate condizionali iniziali, nel momento in cui vengono diffuse nuove informazioni tenderanno a leggerle comunque sulla base delle probabilità iniziali.
Se ad esempio le informazioni positive riguardano un’azienda che in passato ha avuto performance non particolarmente brillanti, l’analista rivedrà la sua valutazione in modo conservativo, stimando al ribasso la possibilità che l’azienda possa in futuro generale utili significativi.
Il grafico sopra da un’idea piuttosto eloquente di quanto l’ancoraggio nel comportamento degli investitori sui mercati finanziari sia dinamico, e ciò è tanto più vero quanto più spesso si fa il punto della situazione. Inoltre le ancore non hanno tutte la stessa valenza, in quanto quelle negative sono più frequenti rispetto a quelle positive.
Come affrontare il problema dell’ancoraggio?
E’ molto complicato risolvere in solitaria questo errore cognitivo.
Generalmente si lavora insieme ad un consulente, se hai bisogno di un consulente finanziario indipendente io ci sono ☺️
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Poiché quasi tutti fanno ricorso alle ancore, il compito del consulente finanziario diventa quello di aiutare il cliente a selezionare ancore che siano corrette dal punto di vista logico e della metodologia. Essendo il servizio di pianificazione finanziaria uno dei servizi primari offerti dal consulente ai suoi clienti, un’ancora che ricopre importanza fondamentale sono gli obiettivi di investimento.
La regola principale che deve essere sempre tenuta a mente quindi è chiara: se una data attività finanziaria è coerente con gli obiettivi di investimento può entrare nel portafoglio o rimanervi, se, viceversa, risulta incoerente rispetto al portafoglio di investimento esce o non entra.