Prima di spiegarti cos’è il ciclo emotivo di mercato devo introdurre il concetto di finanza comportamentale. La finanza e la psicologia sono facce opposte della stessa medaglia, l’una influenza l’altra e non è possibile valutarle separatamente. Per capire come un investitore e più precisamente come il mercato si muove attraverso determinati sentimenti devo farti questa premessa.
Che cos’è la finanza comportamentale?
“La finanza comportamentale non è un nuovo settore della normale finanza: è il suo sostituto con un modello migliore di come si comporta un essere umano. ” di Meir Statman
La finanza comportamentale (behavioral finance) è una branca della finanza che unisce aspetti di psicologia cognitiva e teorie finanziarie in senso stretto con lo scopo di studiare i movimenti irrazionali degl investitori. Se nella quotidianità il nostro cervello funziona attraverso regole euristiche che ci permettono di risolvere problemi e prendere decisioni sensate nella finanza non succede questo. Spesso la parte emotiva della persona salta fuori e influenza le nostre scelte. Questi tipi di errori prendono il nome di bias cognitivo. I bias rendono irrazzionali i nostri giudizi e ci fanno compiere degli sbagli di valutazione.
Per capire un pò meglio la teoria parlerò di due dei bias più noti in circolazione. L’home bias e l’overconfidence.
- Home bias, gli investitori prediligono le società che conoscono meglio sopratutto quelle circoscritte al loro paese. Un’investitore italiano è più facile che opti per comprare azioni del FTSE MIB piuttosto che società di paesi stranieri che magari offrono opportunità migliori;
- Overconfidence, gli investitori sono solitamente troppo sicuri di sè e ottimisti sulle scelte che fanno, per questo sopravvalutano i titoli. Se per esempio esce una notizia di una nuova tecnologia che risulta avere stime di crescita elevate l’investitore sarà attratto da queste stime e senza approfondire troppo l’argomento cercherà la prima società che permette di investirci. Questi titoli in crescita sopratutto nel breve periodo non ottengono i risultati sperati perchè viziati da un’eccessiva fiducia del mercato.
Se vuoi avere degli approfondimenti su questo tema ti consiglio di dare un’occhiata alla rubrica sul nostro sito che parla di finanza comportamentale.
Come la psicologia influenza il ciclo di mercato
La psicologia di mercato è uno dei temi principali della finanza comportamentale e studia come i movimenti di mercato sono influenzati dall’emotività degli investitori. Come all’interno dell’emotività umana ogni sentimento ha il suo opposto: amore-odio, felicità-tristezza,… anche nella psicologia di mercato si possono individuare due sentimenti. Parlo della positività e della negativà che influenzano il trend di mercato. Se il prezzo continua a salire ci sarà un trend positivo definito bull market mentre se il prezzo continua a scendere ci sarà un trend negativo definito bear market. Il toro è il simbolo del mercato rialzista mentre l’orso è il simbolo del mercato ribassista. Il sentimento dominante sarà quello che contraddistingue più persone e che deciderà poi i movimenti di mercato.
Il ciclo emotivo di mercato
Finalmente possiamo parlare del ciclo emotivo del mercato. I 2 trend al loro interno prevedono diverse fasi dove i sentimenti si susseguono. Evidenzierò ogni passo di questo percorso emotivo che accompagna l‘ investitore. In verde potete notare il trend rialzista e in rosso il trend ribassista.
Il trend rialzista
Il bull market è caratterizzato dalla positivà degli investitori che prevedono un periodo di crescita del prezzo di una singola società, di un settore, di una zona geografica, di un particolare asset.
- Ottimismo: ogni trend rialzista inizia con questo sentimento, segno di tranquillità da parte degli investitori. Si preannuncia un buon periodo.
- Entusiasmo e avidità: i prezzi di mercato cominciano a crescere, all’inizio con buon senso poi sempre più spinti dalla voglia di guadagni facili. Compaiono i primi segni di una possibile speculazione.
- Euforia: la speculazione è alle stelle e anche i piccoli retail mettono mano al portafoglio per comprare spinti dalla massa e da notizie sempre più focalizzate in una determinata direzione. Il picco di positività viene raggiunto, i prezzi sono folli e non rispecchiano più i valori reali.
- Rifiuto e rimorso: dopo un periodo di lateralizzazione dove il prezzo è in stallo, comincia la discesa. L’investitore inizia a domandarsi perchè i mercati scendono e non sa più se chiudere in perdita o sperare in un rialzo a breve dei prezzi. Il bull market è finito e come ogni ciclo si aprono le porte al periodo di negatività.
Il trend ribassista
Il bear market è l’esatto opposto del trend appena visto. L’investitore ha perso ogni tratto di una possibile ripresa che lo rende sempre meno tranquillo.
- Paura e panico: le vendite cominciano ad accellerare e avviene una fuga di massa dal mercato con la conseguente diminuzione repentina dei prezzi. Questa fase prende il nome di capitolazione.
- Disperazione: il punto più basso viene raggiunto, i mercati sono ai minimi e le vendite sono arrivate al culmine.
- Speranza e sollievo: Come in precedenza avviene una fase di lateralizzazione prima di tornare a sperimentare sentimenti che preannunciano la fine di questo brutto periodo. Questa fase dopo la tempesta prende il nome di accumulazione.
- Ottimismo: ritorna il buon umore, è tempo di un nuovo ciclo.
I picchi nel ciclo di mercato
Durante il ciclo emotivo di mercato come si nota dall’immagine troviamo un momento di massimo e un momento di minimo che in gergo tecnico sono definiti RIP e DIP. Il RIP è il punto con il più alto rischio di mercato mentre il DIP è il punto con la più alta opportunità di mercato. Per questo esiste il detto: “buy the dips, sell the rips”. In parole povere compra ai minimi e vendi ai massimi. Più facile a dirsi che a farsi.
La paura dell’emotività e come contrastarla
Dopo i punti più alti e bassi del ciclo possiamo individuare altri momenti caratteristici del ciclo emotivo di mercato. Sto parlando della FOMO e della FUD. Entriamo nel dettaglio.
La fase bull è caratterizzata da Fear Of Missing Out (FOMO), cioè la paura di rimanere fuori. La FOMO spinge l’investitore a fare scelte irrazionali come quella di comprare quando tutti lo stanno facendo spinto dal cosidetto effetto gregge (se la massa porta in quella direzione perchè non farne parte). La paura di rimanere indietro ci porta a fare scelte non lucide.
La fase bear invece è caratterizzata dalla Fear, Uncertainty and Doubt (FUD), semplicemente paura, incertezza e dubbio. La FUD è l’esatto opposto e porta l’investitore ad uscire velocemente dal mercato sempre spinto dall’effetto gregge. I ragionamenti che ci hanno portato a fare determinate scelte di acquisto perdono di valore e la massa ci convince che è il momento giusto di vendere. La paura di perdere tutto batte la nostra razionalità.
I giusti metodi per combattere queste 2 paure emotive sono porsi ancor prima di comprare:
- un target di profitto
- ed un target di perdita.
Posizionare take profit e lo stop loss aiuta ad eliminare l’emotività delle nostre scelte future.
Facciamo un esempio. Decidiamo di comprare l’azione X a 100€ ma prima di effettuare un order market stabiliamo i nostri target di uscita. Nel caso l’azione salisse del 20% decidiamo di fare profitto quindi posizioniamo il nostro take profit a 120€.
Se dovessimo aver sbagliato le previsioni sul prezzo invece andremo a vendere con un -10% di perdita e quindi posizioneremo uno stop loss a 90€. Così facendo abbiamo scelto in precedenza le nostre future mosse sul mercato e nè la FOMO nè la FUD potranno influenzarci. Questo sistema si può utilizzare con investimenti a breve termine, se si hanno orizzonti temporali lunghi bisogna accettare eventuali fluttuazioni di mercato sapendo che il nostro investimento ha una durata di 10, 20, 30 anni.
Come misurare la paura nel ciclo emotivo di mercato
Esistono altri strumenti che possono essere integrati al ciclo emotivo di mercato. Quando si parla di azioni si può monitorare il sentimento comune utilizzando il VIX mentre nel caso di Bitcoin si può monitorare l’emotività nel mercato crypto grazie al Fear and Greed Index. Andiamo a spiegarli meglio in seguito.
La paura sul mercato azionario
Il VIX è stato formulato dal Chicago Board Options Exchange (CBOE) nel 1993. Dal 2003 l’indice prende in considerazione le opzioni call e put sullo S&P 500 per monitorare le aspettative degli investitori sulla volatilità futura del mercato azionario americano. La volatilità implicita permette di di stimare i prezzi futuri e cerca di prevedere il sentiment di mercato nei successivi 30 giorni.
Tanto più alto è il valore del VIX maggiore sarà la percezione del rischio presente sul mercato. Per esempio a metà marzo 2020 il VIX ha toccato quota 66 punti, segno di molta incertezza e paura sui mercati per colpa del Coronavirus che ha portato alla conseguente crisi sui mercati finanziari. Per il motivo di prevedere i tempi bui l’indice si è guadagnato l’appellativo di indice della paura.
Gli investitori osservano il VIX avendo un attenzione particolare ai valori compresi tra 25 e 30 punti. In questo range si esprime bassa volatilità tipica dei trend rialzisti. Valori più alti invece possono essere espressione di altà volatilità che denota trend ribassisti.
La paura sul mercato delle criptovalute
L’emotività sul prezzo di Bitcoin viene invece monitorata con il Fear and Greed Index che misura la paura e l’avidità su Bitcoin. L’indice viene calcolato utilizzando i volumi di scambio, le posizioni aperte sugli exchange e considera dati dai social media come Twitter e Reddit e dai motori di ricerca come Google e Bing. Così facendo riesce a esprimere il sentimento presente sul mercato in quel momento.
Le zone del grafico sono colorate in base al tipo di sentimento:
- 0 – 24 paura estrema in rosso;
- 25 – 49 paura in arancione;
- 50 – 74 avidità in verde chiaro;
- 75 – 100 avidità estrema in verde scuro.
Conclusioni
Ora abbiamo fatto chiarezza su come la psicologia nei mercati finanziari può condizionare le nostre scelte di acquisto e di vendita. Il ciclo emotivo di mercato è molto utile per capire in quale situazione ci troviamo in un determinato mercato che sia azionario o legato al mondo delle criptovalute oppure in un determinato momento a livello temporale. Il ciclo di mercato tende a ripetersi quindi è importante farsi trovare pronti.
Per essere preparato al prossimo ciclo ti consiglio di valutare il corso Piano A, punta di diamante della formazione finanziaria di Filippo Angeloni!
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Una risposta
Molto interessante ed espresso in maniera scorrevole e precisa. Grazie