Lo so , ti stai chiedendo se ha davvero senso investire in ETF Hedged, ossia in ETF che permettono di investire su mercati esteri senza subire le oscillazioni delle valute. (si anche le valute oscillano)
Il dollaro da quando si è insediata la FED ha perso il 99% del suo potere d’acquisto.
Anche per questo esiste Bitcoin… ma lasciamo stare… non ne parleremo qui…
Oppure ti starai chiedendo… dato che esiste il modo per coprirsi dal rischio cambio e noi viviamo con gli euro, per quale assurdo motivo non lo fanno tutti?
Ti rispondo brevemente qui, cosi se non hai voglia di leggere tutto il post puoi andare oltre…
Con la copertura valutaria gli investitori hanno sicuramente una variabile in meno di cui preoccuparsi, ma a causa di costi (alcuni facilmente visibili altri no) e una minore diversificazione, gli ETF “Hedggiati” sono prodotti meno redditizi di prodotti analoghi senza la copertura valutaria, soprattutto nel lungo periodo.
Vantaggi degli ETF Hedged
Se investi in un ETF (senza copertura valutaria) sul mercato statunitense come questo ad esempio (non è un’invito all’investimento ma solo un esempio)
Le sorti del tuo investimento (se fai investimenti fuori dall’eurozona) dipendono in sostanza da due variabili (lasciando stare il market timing)
- andamento del prezzo delle azioni che compongono l’indice
- il tasso di cambio tra la valuta del sottostante (l’indice americano è espresso in dollari e le aziende al loro interno macinano dollari americani) e la nostra valuta ossia l’euro.
N.B. valuta del sottostante e valuta del fondo sono due cose differenti ne parlavo qui
se si sceglie di investire in ETF Hedged in sostanza si rinuncia alla seconda variabile, perché si va ad annullare l’effetto cambio, dato che riuscirai ad investire in titoli denominati in dollari come se fossero espressi in euro.
Qua la faccenda non è semplice
Paradossalmente un’aumento del euro può causare una diminuzione del valore dei titoli statunitensi ma anche un aumento di valore 🙂
In un certo modo investendo in ETF Hedged si abbatte la volatilità, dato che rinunci ad una variabile da controllare in più. Non dovrai quindi preoccuparti se l’euro si rafforza nei confronti del dollaro o del caso contrario.
Te lo dico da amico… investire in ETF Hedged ha senso solo se:
- si è anziani ed a fine del ciclo di vita…
- solo se si ha un orizzonte temporale di breve periodo
- se si ha davvero un esigenza di copertura. (solitamente al 99% dei casi non si ha questa esigenza)
Nel breve periodo un ETF Hedged potrebbe performare meglio rispetto ad un etf senza copertura. Nel breve periodo si rimuove un rischio in un certo modo (l’immagine va dal 2013 al 2014, solo un anno e l’etf coperto vince… è anche ad accumulo quindi ha una marcia in più)
Svantaggi degli ETF Hedged
Gli svantaggi per quanto riguarda l’investimento in ETF Hedged si riassumono in diverse tipologie di costi:
costi visibili –> la copertura valutaria si paga. E’ da quando è morto San Francesco D’Assisi che nessuno regala più nulla. Se vuoi coprirti dall’oscillazione del tasso di cambio devi pagare.
Va ammesso che queste tipologie di costi sono visibili anche ad un investitore alle prime armi.
Guardiamo queste due immagini…
Stesso ETF, emesso da stesso emittente..uno coperto l’altro no… il primo con copertura di cambio ha un costo del 0.28% annuo
Il secondo senza copertura ossia non è un ETF Hedged, ha un costo di 0.15%
In questo caso il costo per la copertura è di 0.13% (0.28-0.15 … che in realtà in questo caso non è neanche altissimo, solitamente un Hedge può costare di più)
costi nascosti –> il punto dolente avviene quando si va a parlare di costi nascosti.
La copertura del rischio di cambio non permette la compensazione dell’andamento del sottostante.
Cosa vuol dire…la borsa statunitense si rivaluta quando il dollaro americano cala, (basta pensare che aumentano le esportazioni per le imprese americane dato che da fuori è più conveniente comprare) e funziona analogamente anche al contrario.
In quest’ultimo caso il ribasso delle quotazioni nel caso di un etf Hedged non viene compensato dalla rivalutazione del dollaro americano nei confronti dell’euro.
Se prendiamo a riferimento questa immagine, con un arco temporale più lungo un etf a distribuzione non hedgiato ha superato un etf hedged ad accumulo.
Se investi nel lungo periodo non conviene quasi mai andarsi a coprire dal rischio di cambio.
E’ per questo motivo che a meno di specifiche esigenze personalmente evito sempre di andare ad utilizzare la copertura.
In questo modo riesco ad avere un maggior rendimento nel lungo periodo.
Inoltre andando a coprirsi si rinuncia alla diversificazione offerta dalla possibilità di investire in più valute. La diversificazione infatti tende a diminuire il rischio di portafoglio.
Una risposta
Sto iniziando a seguirLa nei suoi approfondimenti. Li trovo interessanti, diretti e facili da comprendere