Nota già da qualche giorno la notizia della maxi frode che vede protagonista Wirecard, ritrovata con un buco in bilancio di ben 2 miliardi di euro. I fondi, che presumibilmente sarebbero dovuti essere depositati in conti fiduciari nelle filippine, risultano inesistenti.
La società bavarese che si occupa di fornire servizi per i pagamenti elettronici, gestione dei rischi ed emissione di carte di credito, porta nel suo “crack” anche una buona fetta dei suoi clienti. In borsa gli stock crollano, passando da un valore di circa €100 a poco più di €2
ed il fondatore nonché ex-ceo, Markus Braun, viene arrestato. In tutto questo trambusto rimane inspiegabile come l’organismo di controllo tedesco Bafin (fratello della nostra CONSOB) non abbia monitorato adeguatamente i movimenti societari.
Digital Banks
L’urto è terribile per una buona fetta dell’attuale Fintech. Carte congelate per numerosi provider digitali tra cui Sisalpay, Soldo, Revolut, e Curve, in Italia bloccate 325mila prepagate per un totale di più di 20 milioni di euro. La lista è lunga ed ora il dubbio più grande è come uscirne. La soluzione più plausibile è quella di passare ad un altro gestore/distributore, passaggio necessario e non senza costi.
Toccato anche il mondo Crypto
Il crack non ha risparmiato proprio nessuno, nemmeno il settore criptovalute che tenta in sordina di conquistare anche il mondo delle debit card. C’è riuscita Crypto.Com, o meglio ci ha provato, con le sue carte e con il token MCO promettendo cashback stellari e, soprattutto, la possibilità di utilizzare le proprie criptovalute per gli acquisti quotidiani. Da poco arrivate in Italia, a pochi eletti, le prime carte, sono state subito bloccate. FCA, l’autorità britannica che monitora l’emissione delle carte VISA di Crypto.com ha ritirato tutte le autorizzazioni. Siamo punto e a capo.
Lato consumatori
Ne abbiamo risentito anche noi, consumatori, che da sempre supportiamo e invogliamo anche i più scettici a partecipare al progresso. La Fintech è grandiosa ma con questi episodi si rovina la reputazione di tutto il settore.