Un numero sempre crescente di persone si interroga ogni giorno se sia meglio comprare Oro o Bitcoin per costruire il proprio portafoglio di investimento. In questo articolo analizzeremo analogie e differenze dei due asset alla luce dei più recenti comportamenti dei mercati finanziari. Cercherò di aiutarti ad acquisire una maggiore conoscenza sull’argomento, in modo che tu abbia tutte le informazioni per scegliere cosa è meglio per te.
Analogia: Oro e Bitcoin come beni rifugio
Sia l’Oro che il Bitcoin vengono ormai riconosciuti dalla maggior parte degli investitori e professionisti del settore come dei veri e propri beni rifugio. Tali beni hanno insomma la capacità di conservare il loro valore anche quando imperversano crisi politiche, disastri economici, inflazione ecc. La loro forza è quella di mantenere inalterato il potere d’acquisto di chi li possiede.
Il motivo è che entrambi gli asset appaiono strutturati per beneficiare da scenari di inflazione, poiché il loro valore dipende molto dalla crescita dei loro costi di estrazione e dalla loro scarsità.
Da un lato, infatti, l’oro è passato da un costo di estrazione di 38$/oncia nel 1970 agli attuali 1750$/oncia, riflettendo l’aumento delle difficoltà estrattive. E’ evidente che più si procede a estrarre oro e più diventa difficile farlo a buon prezzo e anche ammettendo di essere bravi a trovare altri giacimenti minerari, arriverà un momento in cui l’oro estraibile sarà finito.
Secondo la United States Geological Survey, si stima che ci siano ancora 50 mila tonnellate di oro ancora estraibili, corrispondenti al 20% del totale di oro a disposizione in natura. Le stime spiegano che i costi di estrazione tenderanno ad aumentare verosimilmente sopra i 2000$/oncia nei prossimi mesi/anni.
Esattamente allo stesso modo, il processo di halving dei Bitcoin rende sempre più dispendioso “estrarre” la criptovaluta. Come ti spiegava Filippo già in questo articolo, l’halving è un evento studiato proprio per garantire al Bitcoin lo status di “valuta deflattiva“. Tale evento implica un dimezzamento delle ricompense a blocco che vengono date ai miners per verificare le transazioni mediante la propria potenza di calcolo. Ogni 210.000 blocchi questa ricompensa si dimezza.
La pratica sta supportando la teoria?
Fatte tali premesse, un investitore che dovesse decidere se sia meglio comprare oro o bitcoin potrebbe concludere che entrambi abbiano lo stesso obiettivo: proteggere dall’inflazione. Ma poi nella pratica i due asset si muovono davvero allo stesso modo?
Storicamente vi è sempre stata una relazione inversa tra prezzo del Dollaro e prezzo dell’oro, in quanto una perdita di valore del primo spinge gli investitori a preservare la propria ricchezza investendo nel secondo.
Attualmente viviamo un periodo forte di reflazione. Le banche centrali, per uscire dalla crisi hanno deciso di stampare moneta in quantità impressionanti, con l’obiettivo di stimolare l’economia. Questa tecnica, porta ad un decremento del valore delle valute, e in particolare anche del Dollaro. Per questi motivi, ci si sarebbe aspettati un apprezzamento esagerato del valore dell’oro. Ma non è andata esattamente così.
Quello a cui abbiamo invece assistito è stato un duplice movimento. Prima una crescita repentina del prezzo dell’oro fino ai massimi di agosto 2020 e poi una discesa. In concomitanza di questa discesa, Bitcoin è schizzato in aria, mentre ci si sarebbe potuti aspettare ancora una crescita dell’oro.
Ma allora arriviamo a chiederci: perché questo comportamento? Che cosa deduciamo guardando l’andamento dei due asset alla luce di ciò che sta accadendo sui mercati? La risposta è che non tutti i periodi di inflazione sono uguali!
Differenza: non tutti i periodi di inflazione sono uguali
L’oro infatti tende maggiormente a beneficiare in presenza di aspettative di inflazione in fasi di difficoltà dell’economia. Cioè il periodo perfetto per l’oro è stato proprio quello da Marzo 2019 ad Agosto 2020, quando ancora l’uscita dalla pandemia sembrava estremamente lontana.
Non appena gli scenari sono cambiati, cioè gli operatori hanno visto che i piani vaccinali procedevano bene e si iniziavano a vedere segnali di riapertura l’oro ha iniziato a performare male. A prendere il suo posto è stato invece Bitcoin, che infatti ha fatto segnare un rally simile a quello ottenuto dai rendimenti dei treasury americani,
Questi ultimi sono aumentati tantissimo perché le aspettative di una ripresa economica più veloce del previsto ha iniziato a far scontare nei loro prezzi un possibile innalzamento dei tassi di interesse delle banche centrali, per evitare fenomeni inflattivi.
Insomma, sembra proprio che Bitcoin tenda a beneficiare dell’inflazione in momenti di ripresa dell’economia, quando i rendimenti delle obbligazioni salgono.
In sintesi
Oggi un numero sempre crescente di persone si interroga ogni giorno se sia meglio comprare Oro o Bitcoin per costruire il proprio portafoglio di investimento. In questo nuovo articolo ho cercato di aggiornare ed ampliare quanto Filippo aveva già detto nel lontano 2018, quando descriveva analogie e differenze tra queste due asset class.
A mio avviso, quello che possiamo concludere è che Bitcoin non è ancora un diretto sostituto dell’oro, ma ha tante caratteristiche che lo rendono quantomeno simile. In particolare, Bitcoin potrebbe essere preferito all’oro proprio nei casi di reflazione con aspettative di crescita economica, che corrispondono esattamente allo scenario attuale.
Probabilmente, la mossa ideale per costruire un portafoglio perfetto è inserire entrambi questi asset nelle giuste percentuali. Se non sai come fare, ma ti piacerebbe imparare, ti consiglio valutare il corso Piano A, massima espressione della formazione finanziaria di Filippo Angeloni.
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