Uno dei Bias che noto più spesso tra i miei clienti, è il controllare continuamente l’andamento di portafoglio e il voler a tutti i costi movimentare il portafoglio il più possibile, ricercando sempre le migliori occasioni di acquisto e di vendita.
Partiamo dalla movimentazione del portafoglio…
Movimentazione del portafoglio
A movimentare i portafogli più del dovuto sono i consulenti stessi, questo perché chi lavora a rebates, guadagna dalle fee di acquisto vendita switch dei titoli presenti nel portafoglio cliente.
Quindi i consulenti a libro paga delle banche o delle reti, tendono a farti comprare e vendere più del dovuto proprio perché loro sono in conflitto di interesse e talvolta devono proprio raggiungere dei budget. E possono raggiungere questi budget facendoti movimentare il portafoglio.
Un alto turnover di portafoglio si sostanzia in elevati costi e talvolta in elevata tassazione. Tutto ciò abbassa le performance.
Se Warren Buffet cerca di non vendere mai, (strategia buy & Hold) ci sarà un motivo si o no? 😀
Oltre ai consulenti anche i clienti non scherzano e forse sono loro stessi i maggiori “colpevoli” (a loro insaputa) di questo Bias e di questo abbassamento di performance.
Quali sono le ragioni per cui sempre più individui sono spinti a movimentare i portafogli?
questa tendenza è stata aiutata sicuramente dal diffondersi del trading online e della maggiore disponibilità di informazioni a facile portata degli individui.
le ragioni sono essenzialmente 2:
- market timing: l’investitore movimenta il portafoglio perche pensa di saper cogliere in anticipo le tendenze generali di mercato.
- securities selection: l’investitore pensa di saper selezionare titoli sopra/sotto valutati e di trarre profitto da essi.
nella maggior parte dei casi gli investitori che movimentano di più il portafoglio sono anche quelli che ottengono performance più mediocri, minori di quelli ottenuti dai soggetti che attuano una bassa movimentazione.
Una spiegazione al trading eccessivo può essere data dal cosiddetto sensation seeking, ovvero la ricerca di emozioni. Chi ricerca emozioni tende a movimentare il portafoglio perche si sente gratificato psicologicamente dalle emozioni suscitate, dal piacere di rischiare e dalla possibilità di essere migliore della media.
Controllare eccessivamente i risultati del portafoglio
Tra i miei clienti (almeno tra i più nuovi perché poi li istruisco…) vedo che vi è un eccessivo controllo delle performance di portafoglio, anche 2-3 volte al giorno, tramite file excel o applicazioni che calcolano la performance.
Tutto ciò è sbagliato… meno si guarda il portafoglio ed i mercati e migliori saranno i nostri investimenti.
I clienti inoltre si dovrebbero focalizzare maggiormente sulle loro aziende non sui loro investimenti.
Controllare continuamente l’andamento degli investimenti è un azzardo per il nostro benessere psicologico e finanziario.
E’ dimostrato che coloro che controllano frequentemente il valore del loro portafoglio, tendono a ricadere maggiormente in bias cognitivi ed errori di finanza comportamentale, tendono ad ottenere quindi performance più basse rispetto a quelli che lo monitorano meno di frequente.
Pensa, da quando esiste l’indice americano S&P500 nel 46,7% dei casi i rendimenti giornalieri hanno avuto il segno negativo davanti.
Poiché gli individui attribuiscono generalmente un maggior peso alle perdite rispetto ai guadagni, in media coloro che controllano il portafoglio sistematicamente tendono a provare un sentimento di dolore e paura.
L’errore più grave per un investitore è quello di movimentare il proprio portafoglio facendosi prendere dall’emotività.
Questo porta a vendere sulla paura, nei momenti in cui non si dovrebbe, e a comprare solo quando i prezzi si trovano vicini ai loro massimi, dopo i periodi di maggior successo.
Mantenere un approccio di lungo termine è l’ingrediente che serve all’investitore per mantenere la giusta rotta e raggiungere così i suoi obiettivi finanziari e di vita.