Dopo un sondaggio sul nostro canale Telegram su quali stablecoin approfondire, la nostra community ha scelto Tether (USDT) e USD Coin (USDC).
Oggi è il turno, dopo aver già parlato di USDT, di USDC Coin (USDC).
All’interno dell’articolo andremo ad approfondire la storia della stablecoin, il suo funzionamento e soprattutto andremo ad analizzare le riserve di tesoreria che garantiscono il valore del token.
Andremo infine a rispondere alla domanda:
USD Coin è veramente sicura come sembra?
Andiamo a scoprirlo insieme.
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Un pò di storia
Le società madri di USD Coin è Circle insieme a Coinbase (che sicuramente già conosci).
Circle è un’azienda tecnologica e finanziaria su scala globale, si definisce come il principale fornitore di servizi finanziari basati su blockchain e appunto il principale architetto dietro USDC.
Il suo obiettivo è quello di unire la finanza tradizionale alle potenzialità della blockchain per aiutare la crescita delle aziende e permettere pagamenti digitali in tutto il mondo.
Jeremy Allaire è presidente, co-fondatore e CEO di Circle, una figura di spicco nel settore crypto e tecnologico.
Circle è stata fondata nel 2013 e ha sede a Boston in Massachusetts.
Nel 2018 Circle insieme a Coinbase ha fondato Centre, una società che si occupa della gestione di USDC.
Centre è un progetto tecnologico open-source nato per creare un’economia inclusiva in tutto il mondo grazie alla stablecoin USDC che ha preso vita nel settembre dello stesso anno.
David Puth è CEO di Centre, ha avuto diversi anni di esperienza in JP Morgan, State Street e CLS Group.
Dalla società ora passiamo al token.
USDC è una stablecoin collateralizzata supportata da più layer 1:
- Ethereum come token ERC-20
- Algorand come token ASA
- Solana come token SPL
- Tron come TRC-20
- Stellar come token nativo
- Avalanche come token ERC-20
- Flow come token FT
- Hedera come token SDK
USDC ha una capitalizzazione di mercato pari a 54 miliardi di dollari, e si posiziona come seconda stablecoin e quarto token per market cap.
USD Coin (USDC) come stablecoin collateralizzata
USD Coin (USDC) è una stablecoin collateralizzata.
Una stablecoin è una valuta digitale ancorata al valore di una moneta fiat come il dollaro o l’euro.
Essa, per definirsi tale, deve rispettare questo equilibrio in rapporto 1:1
Nel caso di USDC:
1 USDC = 1 dollaro americano
Una stablecoin per definirsi collateralizzata deve avere come garanzia una riserva di liquidità più o meno investita pari almeno al suo valore di mercato.
Per esempio se nel mercato ci fossero 1 milione di USDC al prezzo di 1 dollaro, essi dovrebbero avere un controvalore in asset almeno pari ad 1 milione di dollari.
Gli USDC vengono creati tramite un meccanismo che possiamo definire “a richiesta”.
Quando c’è richiesta di acquisto di USDC essi vengono creati mentre quando c’è richiesta di vendita di USDC essi vengono bruciati.
La prima operazione avviene tramite smart contract su blockchain, una volta registrata l’operazione, Centre provvederà ad acquistare o vendere dollari per incrementare o diminuire le sue riserve.
Questo meccanismo per alcuni è discutibile ma, fino ad ora, il peg con il dollaro ha sempre funzionato molto bene.
La manipolazione di mercato si potrebbe avere solamente da parte delle cosiddette balene che potrebbero movimentare a loro piacimento grandi quantità della stablecoin compromettendone il disfunzionamento almeno nel breve periodo.
Perché è nato USD Coin (USDC)?
USD Coin è nata per unire la finanza tradizionale con il mondo crypto tramite la creazione di una stablecoin capace di adattarsi alle molteplici funzioni della blockchain.
USDC è un punto di riferimento per aziende e privati perché offre una varietà di soluzioni per entrambi.
Vediamole tutte:
- DEFI, stablecoin utilizzata per lo scambio tra acquirenti, venditori, mutuatari e prestatori senza il bisogno di nessun intermediario;
- CEFI, per guadagnare rendimenti passivi tramite il deposito di USDC (una specie di conto deposito). Per gli investitori istituzionali è presente anche la funzione Circle Yiled adatta agli investitori istituzionali per importi superiori a 100.000$ in cui puoi guadagnare interessi a tasso fisso da 4,25% a 4,75% da 1 a 12 mesi di vincolo, esso è ulteriormente garantito da una sovracollateralizzazione in Bitcoin;
- moneta di scambio negli exchange per effettuare operazioni di investimento e di trading senza esporsi alla volatilità;
- pagamenti e rimesse globali per trasferire denaro in tempo reale a commissioni irrisorie e poterle convertire in valuta nativa;
- servizi crypto-tech per le aziende e crowdfunding per investitori privati.
USDC è multiforme in quanto adattabile sia a servizi strettamente legati al mondo crypto come la DEFI sia con il mondo tradizionale come prestiti o investimenti per aziende.
Il token multichain è però centralizzato in quanto esiste un’entità societaria alla base che utilizza delle garanzie per mantenere il prezzo sempre in rapporto 1:1 col dollaro.
Queste sono le statistiche in aumento esponenziale di fornitura circolante e di indirizzi con saldo attivo.
Com’è composta la riserva di USDC?
Le riserve su cui si basa il collaterale di USDC si basano solo su due tipi di tesoreria:
- 76,73% in Titoli di Stato USA a breve termine detenuti presso depositari terzi quali US Bank e Bank of New York Mellon e gestiti da US Bank Asset Management e BlackRock;
- 23,27% in liquidità denominata in dollari è detenuto presso istituti finanziari statunitensi come BlackRock e Bank of New York Mellon.
Il documento ufficiale che attesta il collaterale depositato da Circle viene pubblicato mensilmente da Grant Thornton LLP, la settima società di contabilità più grande del mondo che si occupa di audit, tasse e consulenza.
Grant Thornton è sempre residente negli Stati Uniti.
Il documento è meno trasparente ed esaustivo rispetto a quello di USDT anche se in bilancio ci sono solamente due voci di cui una parte è liquidità.
Nel documento si legge:
- il totale degli USD Coin in circolazione
- il fair value totale delle attività liquide e investite detenuti in istituti finanziari americani.
Il fair value deve essere pari o superiore agli USDC in circolazione per garantire il collaterale e il funzionamento perfetto della stablecoin.
Il grado di rischio di USDC è estremamente basso in quanto il collaterale è formato da liquidità, che viene definita a rischio zero, e di Treasury USA che hanno una scadenza ravvicinata e un rating elevato.
Il de-peg di USDC è avvenuto solo una volta, il 18 marzo 2020 durante il crollo dei mercati causa Covid ed il prezzo del token è arrivato a 0.97 per poi tornare al peg originale.
USD Coin può fallire?
Il rischio di un de-peg prolungato che porterebbe ad un default della stablecoin è estremamente raro, ancor più basso di Tether, grazie all’alta sicurezza e alla bassa complessità delle sue riserve.
I casi estremi che potrebbero far fallire USDC sono gli stessi citati per USDT e, a mio parere, ancora più contenuti perché l’esposizione al mercato obbligazionario americano è rappresentata dai bond più sicuri.
Per questo motivo elencherò solo le 3 ipotesi più probabili e scorrelate strettamente al mercato finanziario americano:
- mass adoption delle CBDC che porterebbe l’inutilità di stablecoin societarie. Questa variabile sarà influenzata dai retail che potranno scegliere se adottare le valute digitali governative o quelle societarie;
- imposizione delle CBDC e messa al bando delle stablecoin da parte di banche centrali e governi. Circle è una società centralizzata regolamentata dal governo degli Stati Uniti, se esso volesse potrebbe impedirgli l’attività senza tanti problemi. In questo caso ipotizziamo un periodo di redemption senza problemi, per cui i detentori di USDC non andrebbero a perdere soldi;
- stress finanziario derivante da una vendita massiccia nel brevissimo termine di USD, bank run, ed al contempo presenza di un cigno nero nei mercati finanziari tradizionali. Il collaterale di USD Coin a quel punto scenderebbe di valore (cigno nero nei mercati tradizionale = discesa del valore del collaterale) proprio mentre vi è una bank run in corso (vendite a mercato di USDC che ne abbassano il prezzo). Questo è il caso più preoccupante in quanto non si avrebbe il tempo di uscire indenni.
Abbiamo capito come le cause scatenanti di un possibile ma raro fallimento di USDC siano correlate ad un de-peg pesante e prolungato del token o allo sviluppo imposto dal governo americano della CBDC del dollaro.
Ma esiste una soluzione, Bitcoin è ancora l’asset decentralizzato per eccellenza, vieni a scoprire I Pirati delle Crypto, per mantenere la privacy e la sicurezza in tutte le tue transazioni crypto, anche usando le stablecoin.
Ha senso usare USD Coin?
USDC ha passato il nostro test con buoni voti.
La trasparenza è meno esaustiva di USDT ma la tesoreria, anche se meno diversificata, ha un grado di affidabilità più elevato.
USD Coin è utilizzabile su moltissimi wallet, exchange, piattaforme di pagamento e app ovviamente quasi tutte integrate con il mondo delle criptovalute.
Per interagire con il mercato crypto, soprattutto per rendere meno volatili i propri investimenti, bisogna passare dalle stablecoin.
Le stablecoin collateralizzate, tra tutte le stablecoin presenti sul mercato in questo momento, sono la scelta più idonea in questo momento.
In caso di stablecoin messe a rendita è opportuno applicare una diversificazione su token e piattaforme diverse per abbassare i rischi.