Quando si paga l’imposta di bollo?
L’imposta di bollo è una imposta indiretta di carattere patrimoniale indipendentemente dall’entità del reddito e dagli strumenti detenuti.
Le persone fisiche devono pagare l’imposta di bollo su tutte le forme di risparmio.
Essa è diversa in base allo strumento finanziario utilizzato e in alcuni casi può essere evitata.
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Quando si paga l’imposta di bollo sui conti correnti?
L’imposta di bollo sui conti correnti è fissa e pari a 34,20€ all’anno.
Se la giacenza media è inferiore ai 5.000€ si risulta esenti da imposta di bollo.
Per giacenza media annua si intende l’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo in relazione ad un anno.
Il calcolo della giacenza media annua si determina dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365.
La rendicontazione applicata dalla banca può essere applicata trimestralmente (8,55€) o annualmente.
Nel caso il conto corrente sia cointestato dovete dividere la giacenza media per il numero di persone che hanno il conto in comune.
Lo stesso discorso vale per i conti correnti in valuta estera.
Come evitare di pagare l’imposta di bollo?
Se per esempio detieni 100.000€ su 3 conti correnti è opportuno applicare delle accortezze per non pagare 3 imposte di bollo.
Ti conviene detenere in due conti correnti una giacenza media inferiore a 5.000€ (i conti che si usano per le spese) e in un solo conto corrente versare la restante parte del capitale.
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Quando si paga l’imposta di bollo sui conti deposito?
L’imposta di bollo sui conti deposito e sui conti correnti vincolati è pari allo 0,20% sul controvalore oggetto del deposito.
In questo caso è utile controllare che il rendimento del deposito non sia inferiore alla tassazione applicata perché sugli interessi si paga anche l’imposta sostitutiva del 26%
Questa inefficienza fiscale potrebbe comportare rendimenti negativi.
Per esempio su un deposito di 100.000 per 12 mesi, il rendimento lordo è pari al 0,25% che, meno il 26%, genera un rendimento netto del 0,185%.
Un rendimento netto di 0,185% è inferiore all’imposta di bollo del 0,20%, ciò genera una perdita del -0,015% (-15€).
Quando si paga l’imposta di bollo sugli investimenti?
Tutte le azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, ETF, certificati e derivati rientrano nel calcolo del montante ai fini dell’applicazione dell’imposta di bollo pari allo 0,20%.
Il forex è esente da imposta di bollo.
I buoni fruttiferi postali pagano un’imposta di bollo pari a 34,20€.
Se il controvalore è inferiore ai 5.000€ si è esenti da imposta di bollo.