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Se ti stai approcciando da poco al mondo dei mercati finanziari e vuoi imparare qual è la differenza tra investimento e trading, questo articolo è perfetto per te. Molto spesso, infatti, i due termini vengono usati come sinonimi, ma in verità costituiscono due modi di operare molto diversi.
Entrambe le tecniche hanno l’obiettivo di ottenere dei profitti, ma il modo in cui lo fanno presuppongono preparazione e mindset diversi. Alla fine della lettura sarai in grado di capire cosa è meglio per te.
1) L’orizzonte temporale
La prima grande differenza tra investimento e trading è costituita dall’orizzonte temporale.
Chi investe, lo fa solitamente con un’ottica di lungo periodo, creando un portafoglio diversificato di assets, da detenere per 5 anni o più. L’investitore di lungo periodo non è quindi interessato alle oscillazioni giornaliere dei prezzi di ciò che ha acquistato, ma guarda al valore che potrà ricevere dopo un certo arco temporale.
Investire significa quindi acquistare azioni, ETF, bond ecc. e mantenerli nel tempo, con la convinzione che essi possano aumentare di prezzo e che possano garantire cedole e dividendi.
Al contrario, chi fa trading opera nel breve periodo. Un trader spesso può aprire e chiudere anche diverse posizioni nell’arco della stessa giornata. L’obiettivo è quello di guadagnare individuando in anticipo il movimento del prezzo del titolo su cui si sta operando. Mentre un investitore guadagna nel 99% dei casi solo se il prezzo sale, un trader può ottenere profitti anche quando il mercato scende.
Ecco quindi che se un investitore e un trader comprano la stessa azione, lo faranno per due motivi diversi. Proviamo a fare l’esempio di Amazon. Un investitore che acquista Amazon, lo fa perché crede che nel lungo periodo questa azienda continuerà a crescere e a fare profitti. Per questo motivo il suo prezzo di borsa aumenterà e lui potrà ottenere dei guadagni.
Un trader che compra Amazon non è invece interessato davvero all’azienda. Egli ha semplicemente individuato un trend di mercato e ha capito che acquistando/vendendo tale azione potrà ottenere dei profitti immediatamente.
2) Il metodo usato per l’analisi
I traders e l’analisi tecnica
I traders basano le loro decisioni di acquisto o vendita su quella che viene chiamata “analisi tecnica“. L’analisi tecnica permette di prevedere le variazioni di prezzo attraverso una analisi del suo grafico. L’idea di fondo è che se un operatore finanziario può identificare schemi di mercato nel passato, allora è possibile elaborare una previsione abbastanza accurata dell’andamento dei prezzi in futuro.
Infatti chi fa analisi tecnica afferma che chi opera in borsa tende a comportarsi sempre allo stesso modo, spesso influenzato dalle emozioni. Se ad esempio storicamente il prezzo di un titolo non è mai sceso sotto un certo valore, ma ha “rimbalzato” su di esso più volte, è probabile che lo farà ancora. Questa soglia si chiama “supporto” ed è uno degli infiniti parametri che un bravo trader va ad analizzare.
Perché funziona? Visto che l’analisi tecnica è utilizzata da molti, spesso queste soglie psicologiche di prezzo si trasformano in profezie auto-avveranti. Cioè, siccome tutti credono che il prezzo non possa scendere sotto quella soglia, allora tutti i traders piazzano degli ordini in acquisto proprio in tale punto, spingendo il prezzo di nuovo in alto. Al contrario, quando tale soglia viene rotta al ribasso, spesso i traders chiudono la posizione e il prezzo continua a scendere.
Gli investitori e l’analisi fondamentale
Al contrario, gli investitori di lungo periodo sono soliti utilizzare “l’analisi fondamentale“. Essa prevede lo studio dei bilanci e dei documenti finanziari delle aziende, con l’obiettivo di calcolare quello che viene chiamato “valore intrinseco” dell’azione. Il valore intrinseco non è altro che il reale valore della società sotto analisi, che può benissimo essere diverso dal prezzo attuale di quotazione.
I fondamentalisti ritengono che al di là delle oscillazioni di breve periodo dei mercati, nel lungo termine il prezzo e il valore intrinseco di una azienda tenderanno sempre a combaciare. Tutto quello che bisogna fare è allora acquistare aziende sottovalutate e aspettare.
Questo spiega perché essi non sono interessati a cosa accade alle loro azioni nel breve periodo. A meno che non cambino i fondamentali dell’azienda acquistata, i ribassi temporanei sono il prezzo da pagare per vedere il loro investimento avere successo nel lungo termine.
Altri investitori e la random walk
Esiste infine una terza tecnica, usata dagli investitori di lungo periodo, che parte dall’assunto di efficienza dei mercati.
Perché questa tecnica prende il nome di “random walk“, cioè passeggiata casuale? Il motivo è che una passeggiata casuale è caratterizzata dal fatto che i passi e la direzione da prendere nel futuro non possono essere previsti in base alla storia del passato. Quando si usa questo termine in relazione ai mercati finanziari significa che i cambiamenti sul breve dei prezzi delle azioni sono imprevedibili.
Attenzione! Questa teoria non afferma che i prezzi dei titoli si muovano senza meta ed in modo totalmente casuale, come alcuni critici erroneamente sostengono. Afferma invece, che la ragione per cui i prezzi si muovono in modo casuale, dipende dal fatto che la struttura dei prezzi del mercato incorpora immediatamente ogni nuova informazione al suo interno.
Cioè i prezzi reagiscono così rapidamente alle informazioni, che nessuno può vendere o comprare in modo da trarne beneficio. E le notizie veramente importanti vengono divulgate in modo casuale, cioè sono imprevedibili, sia in positivo che in negativo.
Questo genere di investitori quindi costruisce un portafoglio a replica del mercato, perché riconosce l’impossibilità di battere tale performance nel lungo periodo.
3) La gestione e l’impegno
Proprio per il meccanismo di funzionamento, mentre l’investimento è una attività che richiede relativamente poco impegno, il trading diventa un vero e proprio lavoro. I traders devono monitorare attivamente le loro posizioni ed essere pronti a chiuderle o modificarle, se necessario.
Gli investitori, una volta selezionata una certa asset allocation, possono decidere di controllarla e ribilanciare su base mensile o annuale. Ovviamente chi fa analisi fondamentale avrà del tempo da impiegare nello studio di bilanci, ma una volta allocato il capitale non dovrà monitorare costantemente l’acquisto.
4) Il rischio
Per sua natura, il trading è una attività più rischiosa dell’investimento. Cercare di entrare nel mercato prevedendo i suoi movimenti è una attività difficilissima e spesso la maggior parte dei traders che si improvvisa ad acquistare titoli senza aver studiato perde tutto in poco tempo.
Chiaramente è possibile fare errori anche negli investimenti a lungo termine, ma statisticamente nel lungo periodo se si diversifica a dovere si ottengono risultati positivi. Ovviamente, con il trading è teoricamente possibile ottenere dei ritorni infinitamente più alti rispetto a quelli del mercato, ad esempio usando la leva, ma il rischio di perdere tutto aumenta esponenzialmente.
Il risparmiatore intelligente dovrebbe perseguire un rendimento proporzionato al rischio che può correre. Massimizzare i rendimenti senza guardare al rischio può essere un grave errore finanziario.
Come iniziare ad investire?
1) Capisci chi sei
In base alle informazioni che hai ottenuto in questo articolo, il primo passo è definire che tipo di investitore vuoi essere. Valuta il tuo orizzonte temporale, i tuoi obbiettivi di investimento, il tuo profilo di rischio e fai una prima scelta. Solo tu puoi decidere se preferisci investire o fare trading.
2) Apri un conto
Per iniziare la tua attività dovrai aprire un conto con un broker o con una banca online. Se sei interessato al trading ti consiglio di valutare Prime XBT. Ne avevo già parlato in questo articolo.
Al contrario, se sei più propenso agli investimenti nel lungo periodo e hai capitali consistenti potresti valutare una banca online.
3) Elabora un piano
Se non hai idea di come operare sui mercati, il primo passo deve essere quello di formarti. Acquistare o vendere a caso ti renderà povero in pochissimo tempo.
Se non sai elaborare una strategia e sei interessato agli investimenti a lungo periodo, ti consiglio di valutare l’acquisto di Piano A, il corso di Filippo Angeloni che ti guiderà step-by-step nella creazione della migliore strategia di investimento per te. Otterrai finalmente istruzioni dettagliate su come gestire, creare e proteggere i tuoi soldi: capirai esattamente quanti ne devi tenere liquidi, quanti ne devi investire e soprattutto COME, QUANDO e DOVE investirli.
In sintesi
In questo articolo abbiamo analizzato qual è la differenza tra investimento e trading. Sebbene le due parole spesso vengano confuse hai visto che in realtà appartengono a due mondi completamente diversi. Sta a te scegliere quello nel quale ti senti più a tuo agio.
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