In questo articolo cerchiamo di fare delle previsioni su Ethereum dopo l’aggiornamento Shanghai che avverrà nelle prime due settimane di aprile.
L’update previsto per fine marzo è infatti stato posticipato.
Cerchiamo di andare con ordine e capire:
- cos’è esattamente l’aggiornamento Shanghai;
- il potenziale dello staking;
- quali sono le previsioni sul prezzo di Ethereum e sulle altre entità coinvolte.
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Cos’è l’aggiornamento Shanghai?
L’aggiornamento Shanghai è l’upgrade più importante di Ethereum dopo il Merge avvenuto a settembre 2022, che aveva comportato il passaggio della blockchain da proof of work (pow) al proof of stake (pos).
Con l’upgrade tutti gli ETH messi in staking potranno essere finalmente prelevati.
Gli utenti hanno potuto mettere in staking i loro ETH da dicembre 2020.
Per garantire la stabilità e la sicurezza del network, i prelievi di ETH saranno gestiti in maniera dinamica, a seconda del numero di validatori in uscita e pertanto gli ETH saranno rimossi dallo staking in maniera graduale.
Vitalik Buterin, il CEO di Ethereum, lo scorso anno aveva commentato che Ethereum dopo questo upgrade sarà completo solo al 55%, infatti seguiranno ulteriori aggiornamenti, i famosi Surge, Verge, Purge, Scourge e e Splurge:
- Surge, lo sharding sarà portato su Ethereum entro la fine dell’anno comportando miglioramenti alla scalabilità della rete, al costo delle gas fees e alla velocità delle transazioni;
- Verge, ottimizzerà lo storage sulla blockchain riducendo le dimensioni del nodo;
- Purge, ridurrà la quantità di spazio necessaria per archiviare ETH su disco rigido;
- Scourge, migliorerà la resistenza alla censura ed eviterà il rischio centralizzazione, aumentato dopo il passaggio al POS;
- Splurge, con questo Ethereum sarà in grado di elaborare 100.000 transazioni al secondo.
Il loro completamento potrebbe avvenire entro la fine del 2025.
Cosa serve lo staking?
Lo staking, in parole povere, permette la validazione dei blocchi e quindi il funzionamento della blockchain, non a caso l’algoritmo di consenso prende il nome di proof of stake.
A cosa serve lo staking?
- per ottenere ricompense, infatti è possibile guadagnare un tasso di interesse erogato in ETH;
- miglioramento della sicurezza;
- gestione del consenso;
- per rendere più sostenibile la blockchain a livello ambientale.
Esistono 3 modi di fare staking:
- come singolo validatore attraverso la creazione di un proprio nodo, ottieni i massimi benefici sia a livello di ricompense che di sicurezza ma ci sono dei limiti infatti devi possedere 32 ETH, ad oggi circa 48.000$, ed avere un computer dedicato connesso ad internet 7 giorni su 7;
- tramite le pool col liquid staking, permette anche a coloro che non hanno 32 ETH di partecipare nel proprio piccolo alla validazione. Il pooling non è nativo della blockchain ma sia appoggia ad altre reti per funzionare inoltre i tuoi ETH vengono tokenizzati, diventano quindi una specie di ricevuta che attesta la tua proprietà su di essi. Questo ti consente di usare i tuoi ETH in staking per esempio come garanzia nelle applicazioni DeFi. I più grandi provider di liquid staking sono Lido, Coinbase e Rocket Pool*;
- exchange centralizzati, che facilitano l’ottenimento delle ricompense a discapito della sicurezza e della privacy.
*ad oggi il token ERC-20 che viene generato può in alcuni casi avere un rapporto sotto la pari quindi se scambiamo per esempio stETH (il token ETH di Lido) per ETH potremmo ricevere un controvalore inferiore come per esempio 0,98.
Questo succede perchè, non potendo essere tolti dallo staking, stiamo solo vendendo i token ad un altro soggetto disposto a comprare i nostri stETH ad un prezzo più basso.
Quindi da una parte guadagno gli interessi pari a circa il 5% ma dall’altra perdo il 2% per colpa del differenziale sul prezzo.
Dopo Shanghai questo rapporto diventerà di 1:1 infatti il derivato liquido sarà vincolabile e svincolabile a proprio piacimento.
Da dicembre 2020 ad aprile 2023 lo staking è stato monodirezionale, nel senso che potevi solo depositare i tuoi ETH senza avere la possibilità di ritirarli, liquid staking a parte.
Dopo l’upgrade Shanghai lo staking diventerà bidirezionale cioè si potrà depositare e ritirare i propri ETH a proprio piacimento.
Facendo una metafora in tema di finanza tradizionale è come se prima lo staking funzionasse come un conto deposito vincolato mentre ora diventa un conto deposito svincolabile.
Staking di Ethereum in numeri
Sul sito ethreum.org ci vengono mostrati i dati dello staking di Ethereum, stiamo parlando di:
- 17.267.075 ETH in staking totali
- 539.596,094 validatori totali
- 4,80% APR corrente
Gli ETH in staking sono pari solo al 15% del totale infatti la staking marketcap è di 29 miliardi di dollari mentre la total market cap è di 189 miliardi di dollari.
Al contrario le altre chain presentano un staking ratio molto più elevato:
- 70,13% Cardano
- 70,63% Solana
- 97,18% BNB
- 39,86% Polygon
- 49,14% Polkadot
- 53,86% Avalanche
- 41,96% Tron
- 60,37% Cosmos
Ethereum ha uno staking ratio molto basso e uno dei motivi principali potrebbe essere proprio la monodirezionalità dello staking che consente per ora solo i depositi per esempio se Ethereum dumpa non è possibile ritirarli ma si subisce tutto il rintracciamento negativo di prezzo.
Con Shanghai è auspicabile che questo valore aumenti dato che verrà introdotta la possibilità di withdraw senza vincoli.
Gli ETH messi in staking in base al provider sono i seguenti:
Previsioni di prezzo di Ethereum dopo Shanghai
Gli ETH depositati sugli exchange da agosto 2020 a marzo 2023 si sono dimezzati passando dal 30% al 15% circa, questo dovrebbe ridurre la pressione di vendita immediata.
CryptoQuant ha affermato che il 60% dell’offerta di ETH in stake, circa 10,3 milioni di ETH, è attualmente in perdita
Interessante però è analizzare questo grafico a barre che mostra la quantità di ETH messi in staking in base al loro prezzo.
Il prezzo medio degli ETH in staking è pari a 2200$ circa quindi, rispetto al prezzo attuale di 1.600$, la maggior parte degli investitori è in perdita.
Considerando solo le barre con un prezzo inferiore ai 1600$, gli investitori in profitto sono solo il 15,50%, un valore molto inferiore a quanto detto da CryptoQuant.
Da questi dati si può estrapolare che un movimento a ribasso di Ethereum nel breve periodo potrebbe essere normale data un’ipotetica vendita di coloro che si ritrovano ETH in forte profitto, pensa a chi ha comprato a meno di 1.000$.
Nel medio termine però Ethereum ha tutte le carte in regola per mostrare movimenti a rialzo nel prezzo dovuti in primis all’introduzione della funzione di withdraw e successivamente ai benefici di scalabilità prodotti dallo sharding.
Ethereum:
- diventerà un token produttivo che genera interessi pari a circa il 4-5% annuo, produttività sostenibile visto che garantisce il funzionamento del network;
- avrà un emissione e un circolante controllato, che consente un aumento del valore intrinseco del token, in quanto ne vengono prodotti meno di quanti ne sono bruciati e quindi la supply di ether si sta riducendo nel tempo (burn > issuance = supply growth negativa).
Kunal Goel, l’analista ricercatore di Messari, ha scritto in un rapporto che la quantità totale di ether in stake aumenterà probabilmente dopo Shanghai. Goel ha sottolineato che Ethereum ha lo staking ration più basso rispetto ad altre importanti proof of stake. Dopo l’aggiornamento di Shanghai, un intervallo compreso tra il 30% e il 50% di staking ratio di Ethereum “sembra ragionevole”. Ha anche previsto che i protocolli di liquid staking di Lido e Rocket Pool beneficeranno di un aumento del rapporto di staking di ETH dopo Shanghai, mentre i protocolli trustless decentralizzati dovrebbero vedere una crescita secolare.
Anche JP Morgan è fiduciosa sul fatto che dopo l’upgrade Ethereum aumenterà di molto lo staking ratio che si avvicinerà alla media del settore.
Ha inoltre osservato che i token derivati del protocollo di liquid staking sono normalmente scambiati a prezzi inferiori al loro asset sottostante, ma con l’avvicinarsi dell’aggiornamento di Shanghai stanno convergendo alla parità con ETH.
Un esempio sono stETH, cbETH, bETH, le versioni tokenizzate degli ETH messi in staking su Lido, Coinbase e Binance.
Come puoi vedere dai grafici, la versione tokernizzata si sta avvicinando alla parità perchè il rischio di detenere ether in stake sta diminuendo man mano ci si avvicina alla data fatidica.
Il valore di tali provider infatti non si esaurirà dopo l’aggiornamento, saranno infatti indispensabili per gli investitori retail che hanno un quantitativo di ETH minore di 32.
Quindi anche il prezzo di Lido (LDO), di Rocket Pool (RPL) e di altri provider potrebbe aumentare di molto.
Il liquid staking potrebbe essere uno dei trend della DeFi nel 2023 e riportare in auge un settore che ha ridotto più della metà il Total Value Locked (TVL) nell’ultimo anno.