Ogni buon crypto investitore dovrebbe avere un portafoglio crypto diversificato.
Questo articolo è rivolto a tutti gli aspiranti investitori di criptovalute, ai neofiti ma anche a coloro che vogliono capire come costruire un portafoglio crypto.
Una cosa che non mi stuferò mai di ripetere è che ogni portafoglio è soggettivo, è diverso dagli altri per il rendimento che si vuole realizzare e per i rischi che si vogliono assumere.
L’dea è molto simile a quella di un portafoglio di investimento tradizionale ma non è la stessa cosa.
Per creare un portafoglio crypto da zero ho definito 4 regole e 3 esempi per aiutarti a costruirlo.
Indice dei Contenuti
REGOLA 1: Personalizzazione
La Regola 1 è pre-costruzione e si basa sul definire il portafoglio di investimento in modo personalizzato secondo:
- rapporto rischio/rendimento;
- orizzonte temporale;
- obiettivi di investimento.
Il mercato delle criptovalute è molto recente quindi è difficile riuscire ad avere una visione di lungo periodo nella testa perché non ci sono dati storici sufficienti.
Riformulando la personalizzazione, i dati più importanti da tenere in considerazione sono quindi il profilo di rischio e la strategia di investimento.
REGOLA 2: Diversificazione
La Regola 2 è la diversificazione.
La diversificazione permette di bilanciare un portafoglio di investimento e renderlo capace di resistere in base ai vari scenari di mercato.
In caso di mercato toro o bull market le criptovalute più rischiose come le altcoin subiranno un aumento maggiore di prezzo.
In caso di mercato orso o bear market le criptovalute meno rischiose come Bitcoin o Ethereum subiranno una diminuzione minore di prezzo o rimarranno stabili come le stablecoin.
Ma a cosa mi riferisco con tutti questi nomi difficili?
Esistono diversi tipi di criptovalute sia per il loro grado di rischio sia per le loro caratteristiche intrinseche.
Come in finanza ci sono diversi tipi di azioni per grandezza (small cap, medium cap, large cap) o per caratteristiche (value, growth, high dividend) anche nel mercato crypto sono presenti delle differenze.
Voglio darti una differenziazione ben strutturata delle varie criptovalute che si possono trovare sul mercato:
Bitcoin (BTC), Re indiscusso del mondo crypto, nato come nuovo sistema di pagamento e sviluppatosi anche come riserva di valore, non deve mancare in un portafoglio di investimento;
Ethereum (ETH), motore della DeFi e precursore di tutte le blockchain nate dopo di lui, indispensabile se si crede nel futuro delle crypto;
Stablecoin come Tether (USDT), USD Coin (USDC), Binance USD (BUSD), Terra USD (UST), Dai (DAI), Frax (FRAX), Magic Internet Money (MIM), ecc. Token ancorati al valore delle monete fiat soprattutto del dollaro americano, non subiscono la volatilità di mercato quindi sono fondamentali per abbassare il rischio di portafoglio e ottenere rendite passive;
Altcoin, vengono considerate tutte le criptovalute al di fuori di Bitcoin ma ho preferito togliere dal gruppo anche Ethereum e le stablecoin che hanno un ruolo a parte:
- layer 1 e layer 2 come Cardano (ADA), Solana (SOL), Avalanche (AVAX), Polkadot (DOT), Polygon (MATIC), Cosmos (ATOM), Fantom (FTM), VeChain (VET), ecc. Criptovalute che danno nome ai propri ecosistemi blockchain. Da essi possono nascere diverse infrastrutture come exchange decentralizzati (DEX), applicazioni decentralizzate (dApp), protocolli di finanza decentralizzata (DeFi) e molto altro. Sono da considerarsi tra le altcoin più solide e con la più alta capitalizzazione di mercato;
- token exchange come BNB (Binance), CRO (crypto.com), FTX (FTX), LEO (Bitfinex), KCS (Kucoin), HT (Huobi) per gli exchange centralizzati e UNI (Uniswap), CAKE (Pancakeswap), RUNE (Thorchain), CRV (CurveDAO), SUSHI (Sushiswap), ANY (Anyswap), DODO (DODO) per gli exchange decentralizzati. Utility token che permettono ai detentori di ottenere dei vantaggi come fee più ridotte, aumento dei rendimenti o offerte speciali. Utili in fase ribassiste in quanto i volumi negli exchange si generano sia in fase di acquisto che di vendita;
- altcoin speculative, tutti i token che non fanno parte delle categorie precedenti e che hanno un elevato rischio e una volatilità maggiore. I settori più sviluppati tra le altcoin sono quelli della DeFi, degli NFT e del Metaverso. Le altcoin presentano un rischio elevato e sono da comprare con molta cautela visto che la maggior parte ha una capitalizzazione e dei volumi bassi;
- meme token, i token creati per scherzo e su cui si è creato una vera e propria community come Dogecoin (DOGE) e ShibaInu (SHIBA). Presentano un rischio altissimo, da considerare solo come scommessa.
Le criptovalute non sono differenziate solo in base a questo tipo di configurazione ma possono variare anche in base alla loro capitalizzazione di mercato, al loro metodo di utilizzo e al loro settore di appartenenza quindi è giusto diversificare anche seguendo questi criteri.
Come creare un portafoglio crypto
Ora hai a disposizione sia gli elementi, i vari tipi di criptovalute, che le prime due regole, profilo di rischio+strategia e diversificazione, per costruire il tuo portafoglio crypto.
Come già ribadito all’inizio, ogni portafoglio di investimento è soggettivo.
I 3 esempi di portafoglio crypto che mostrerò qui sotto servono solo a scopo esemplificativo per farti un’idea di come puoi creare il tuo in base al profilo di rischio.
Il primo è più prudente, il secondo è omogeneo e il terzo è più volatile.
ESEMPIO 1: portafoglio crypto hodler
Il primo portafoglio crypto di esempio è per chi è avverso al rischio ma vuole comunque investire nel mondo delle criptovalute avendo compreso la sua alta potenzialità e per diversificare il proprio capitale con asset diversi da quelli tradizionali.
Il portafoglio crypto detto HODLER è formato da:
- 70% BTC
- 30% ETH
La migliore strategia è detenere BTC ed ETH in un hardware wallet come il Ledger per mettere al sicuro le proprie criptovalute e possedere personalmente le chiavi private.
Un hodler ha un’obiettivo di lungo termine e un rischio basso.
ESEMPIO 2: portafoglio crypto bilanciato
Il secondo portafoglio crypto è ideale per chi vuole diversificare il suo capitale con altcoin e stablecoin per bilanciare il rischio.
Il portafoglio crypto detto BILANCIATO è formato da:
- 40% BTC
- 20% ETH
- 20% stablecoin
- 20% altcoin
Le stablecoin possono essere diversificate con 2 token diversi con lo scopo di ottenere una rendita passiva e combattere l’inflazione:
- 10% del totale su exchange centralizzati;
- 10% del totale su exchange decentralizzati.
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Le altcoin possono essere diversificate tra layer 1 e 2, token exchange e altcoin large cap:
- 10% del totale su 3/4 crypto che danno il nome alla sua blockchain come Cosmos (ATOM) e VeChain (VET) cercando non solo di comprare il token ma anche di fare staking preferibilmente su piattaforme DeFi;
- 5% del totale sui token degli exchange che utilizzi, magari BNB e CRO per ricevere dei vantaggi;
- 5% del totale su altcoin large cap la cui volatilità verrà bilanciata con le rendite derivanti dalle stablecoin.
ESEMPIO 3: portafoglio crypto aggressivo
Il terzo portafoglio crypto è quello più rischioso perché presenta una componente speculativa, può essere usato da chi non teme la volatilità di mercato e perdite almeno nel breve periodo.
Il portafoglio crypto detto AGGRESSIVO è formato da:
- 50% BTC+ETH
- 40% altcoin large cap
- 10% altcoin small cap
La componente altcoin comprende il 50% del portafoglio ed è suddivisa in base alla capitalizzazione di mercato, in cui il 10% è destinato alla speculazione vera e propria.
Un esempio può essere:
- 40% del totale investendo sulle large cap suddividendolo tra layer 1 e 2, token exchange sia centralizzati che decentralizzati e altcoin large cap legate al mondo DeFi;
- 10% del totale speculando su le small-cap nei settori più in trend come NFT e Metaverso come Decentraland (MANA), The Sandbox (SAND), Axie Infinity (AXS). Una minuscola percentuale inferiore o pari all’1% può essere anche riservata a quei token che presentano enormi potenziali di rendimento, APY assurdi o agli stessi meme token.
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REGOLA 3: Monitoraggio
La Regola 3 è post-costruzione e si basa sul monitoraggio.
Tieni sotto controllo tutti le tue crypto e tutti i loro movimenti.
Puoi farlo creandoti un file excel oppure utilizzando gli strumenti che trovi online per esempio registrandoti su Coinmarketcap.
In realtà è meglio utilizzare entrambi, il primo per monitorare il tuo portafoglio e il secondo per monitorare il prezzo delle crypto in tuo possesso.
REGOLA 4: Ribilanciamento
La Regola 4 è il ribilanciamento per mantenere nel tempo la stessa asset allocation di portafoglio con gli stessi pesi percentuali.
Se decidi di mantenere stabile l’allocazione del tuo portafoglio devi comprare e vendere periodicamente i token che hanno cambiato il loro peso percentuale.
Per esempio se hai il 50% in BTC e il prezzo aumenta del 10% in un mese, fermo restando gli altri token, ti troverai il mese successivo ad avere il 55% in BTC. Dovrai venderne il 5% e comprare i token che hanno perso il loro peso percentuale.
Per non spendere troppe commissioni e troppo tempo è meglio, in un mercato volatile come questo, ribilanciare il portafoglio una volta ogni 3 mesi (anche questa è una scelta soggettiva).
Quale strategia scegliere?
Ora hai più chiaro come creare il tuo portafoglio di investimento crypto.
Prima di partire devi capire se adottare una strategia attiva o passiva.
Nella strategia attiva gli stessi token sono utilizzati non solo per la compravendita ma anche per altre fini come lo staking, il lending, il borrowing, il farming,…
Nella strategia passiva i token sono utilizzati solo come asset statico. Un’alternativa se non si vuole comprare troppi token è optare per i crypto index che abbiamo spiegato in questo articolo.
In questo modo potrai investire a livello centralizzato o decentralizzato sui migliori token di mercato e su diversi settori:
- Top crypto index con Bitcoin, Ethereum, BNB, Solana, ecc.
- DeFi index con i token che investono nella finanza decentralizzata;
- NFT e Metaverse index con i token che investono nei trend più speculativi.
Ricapitolando i passaggi fondamentali da fare per diventare un crypto investitore consapevole sono:
- definire il profilo di rischio;
- definire la strategia di investimento;
- creare il portafoglio crypto diversificato;
- monitoraggio;
- ribilanciamento.
Possiamo aiutarti a creare il tuo portafoglio crypto diversificato e personalizzato in base alle tue caratteristiche.
Cosa aspetti? Prenota una consulenza crypto per diventare un crypto investitore o migliorare il tuo portafoglio di investimento.
2 risposte
Articolo interessante, però non sono un po’ troppo volatili i portafogli proposti? In un bear market questi portafogli possono avere un drawdown del 70-80%, che per molti non è sosotenibile a livello psicologico. Magari si potrebbe inserire una parte importante di stable e/o liquidità per smorzare la volatilità, per esempio 35% btc, 10% eth, 5% alts, 50% stable, potrebbe essere un’idea valida?
Magari anche fare delle analisi e calcolare il rapporto di Sharpe per alcuni di questi portafogli potrebbe essere interessante
Questi sono portafogli solamente formati da criptovalute, si potrebbe aumentare la componente di stablecoin ma se non messa a rendita fungerebbe da sola liquidità. Nell’ultimo periodo la rendita da stablecoin non è stata così sicura come sembrava se parliamo di stablecoin algoritmiche o di CeFi quindi il discorso si complicherebbe parecchio.
Questi, come specificato nell’articolo, non sono consigli di investimento ma solo idee di base per realizzare un portafoglio crypto personale con tutte le variabili del caso che quindi potrebbe anche essere formato dal 50% da stable se il profilo dell’investitore è molto basso.