Nel trading l’opzione Call è un contratto stipulato tra due soggetti:
a) acquirente della Call
b) venditore della Call
Acquirente della call
l’acquirente di una call compra il diritto, versando un certo premio al venditore, di comprare una determinata attività al prezzo di esercizio (strike price).
Naturalmente il compratore avrà sempre convenienza a esercitare la call quando il prezzo di esercizio sarà inferiore al prezzo di mercato di quell’attività, però questo non garantisce che l’intera operazione si concluda positivamente poiché si deve considerare il premio, ossia il prezzo pagato per l’acquisto dell’opzione.
Per l’acquirente:
- profitto massimo –> illimitato
- perdita massima –> premio
Per chiarire questo concetto proviamo a guardare questo grafico, che schematizza i guadagni e le perdite del compratore di un’opzione. L’asse orizzontale rappresenta il prezzo di mercato del sottostante Pm, C è il valore del premio e Pe è il prezzo di esercizio.
Dal grafico è possibile desumere che l’acquisto di un’opzione call comporta un rischio di perdita massima limitato, pari al premio, mentre il guadagno massimo è potenzialmente illimitato perché è positivamente correlato con la crescita del prezzo di mercato del sottostante.
Esiste poi una situazione delimitata dalle barre verticali (disegnate) in cui l’esercizio dell’opzione non porta a un risultato positivo ma permette di ammortizzare in tutto o in parte il premio pagato.
Nel caso di opzioni americane, essendo prevista la possibilità di esercitare il diritto di acquisto prima della scadenza, è più conveniente negoziare il diritto che esercitare l’opzione in quanto come afferma il detto, “opzione vale più da viva che da morta”: la vendita del diritto trasferisce l’opzione call a un altro acquirente. La call americana è una call europea che in aggiunta ha la possibilità di esercizio anticipato: la call americana vale almeno quanto la call europea.
Venditore della call
Consideriamo invece ora la posizione di vendita di un opzione call (short call).
il venditore di una call, cedendo il diritto di acquisto e ricevendo come contropartita il premio, assume l’obbligo di vendere, dietro richiesta del compratore, una determinata attività al prezzo di esercizio. Per mostrare la posizione del venditore si osservi il seguente grafico, che schematizza i guadagni e le perdite del venditore di un’opzione.
Per il venditore:
- profitto massimo –> premio
- perdita massima –> illimitata
Come in precedenza l’asse orizzontale rappresenta il prezzo di mercato del sottostante Pm, C il valore del premio e Pe è il prezzo di esercizio.
Dal grafico è possibile desumere che la vendita di un’opzione call comporta un guadagno massimo pari al premio e un rischio di perdita massima potenzialmente illimitato perché è negativamente correlato con l’andamento del prezzo di mercato del sottostante (un’azione teoricamente potrebbe salire all’infinito). Esiste anche qui una situazione, delimitata dai valori del prezzo di mercato compresi nell’intervallo (pe;pe+c) in cui l’esercizio dell’opzione comunque permette al venditore di ottenere un risultato positivo anche se inferiore al premio ricevuto.
In conclusione, il compratore di una call si pone in una posizione rialzista rispetto al prezzo del sottostante mentre il venditore si attende una stabilità di prezzo.
Esempio pratico
Il trader acquista un’opzione call per un’azione composta da 500 titoli allo strike price di 1.00€ con data di scadenza dopo un mese.
Per acquistare l’opzione paga 0,10€ a titolo. Pertanto, paga un premio complessivo di 50€ ( costo opzione ) ossia 500×0,1€
Se entro la scadenza il prezzo di mercato del titolo sale da 1.00€ a 1.15€ e supera lo strike price, il trader ha convenienza ad esercitare il suo diritto di acquisto.
In questo caso il trader ottiene un profitto pari a 25€ ( è la perdita del venditore)
(500 x 1.15€) – (500 x 1€) – (500 x 0.1€) = 25€
Viceversa, se il prezzo di mercato scende al di sotto dello strike price, il trader non ha alcuna convenienza a esercitare il suo diritto di opzione ma subisce soltanto una perdita massima di 50€ ( punto B ) pari al costo sostenuto per acquistare l’opzione