Nel trading l’opzione Put è un contratto tra due soggetti, chi vende e chi acquista l’opzione.
- acquirente della put
- venditore della put
Acquirente Put
L’acquirente di una PUT versando un certo premio al venditore, compra il diritto di vendere una determinata attività al prezzo di esercizio (strike price).
Il compratore, a differenza di quanto accade nelle call, incassa il prezzo di esercizio; egli pertanto avrà sempre convenienza a esercitare la put quando il prezzo di esercizio sarà superiore al prezzo di mercato, però, come accade per le opzioni call questo non garantisce che l’intera operazione si concluda positivamente poiché si deve considerare il premio.
Il seguente grafico relativo alla posizione di acquisto di un’opzione put (long put), schematizza i guadagni e le perdite del compratore. L’asse orizzontale rappresenta il prezzo di mercato del sottostante Pm , C è il valore del premio e Pe è il prezzo di esercizio.
Dal grafico è possibile desumere che l’acquisto di un’opzione put comporta un rischio di perdita massima limitato, pari al premio, mentre il guadagno massimo è pari al prezzo di esercizio diminuito del premio, ipotizzando che il prezzo di mercato sia zero.
Per l’acquirente:
- profitto massimo –> illimitato
- perdita massima –> premio
Esiste poi una situazione delimitata dai valori del prezzo di mercato compresi nell’intervallo (pe – p;pe) in cui l’esercizio dell’opzione non porta a un risultato positivo ma permette di ammortizzare in tutto o in parte il premio pagato.
Venditore put
Si consideri ora la posizione di vendita di un’opzione put (short put). Il venditore di una put, cedendo il diritto di vendere e ricevendo come contropartita il premio, assume l’obbligo di acquistare, dietro richiesta del compratore, una determinata attività al prezzo di esercizio.
Per il venditore:
- profitto massimo –> premio
- perdita massima –> illimitata
Per mostrare la posizione del venditore osserviamo il seguente grafico, che schematizza i guadagni e le perdite del venditore di un’opzione put. Come in precedenza l’asse orizzontale rappresenta il prezzo di mercato del sottostante Pm, C è il valore del premio e Pe è il prezzo di esercizio.
Dal grafico è possibile desumere che la vendita di un’opzione put comporta un guadagno massimo pari al premio e un rischio di perdita massima pari al prezzo di esercizio diminuito del premio, nel caso in cui il prezzo di mercato del sottostante sia zero.
esiste anche qui una situazione delimitata dai valori del prezzo di mercato compresi nell’intervallo (pe- P;Pe), in cui l’esercizio dell’opzione comunque permette al venditore di ottenere un risultato positivo anche se inferiore al premio ricevuto.
Riassumendo si può affermare che il compratore della put si pone in posizione ribassista rispetto al prezzo del sottostante, infatti il suo guadagno aumenta con il diminuire delle quotazioni di mercato mentre il venditore si attende una stabilità del prezzo e della volatilità del sottostante.
Opzioni put in copertura ad una posizione long su azioni
Consideriamo un investitore che ha acquistato una certa azione a un certo prezzo Pt: se il prezzo aumenta l’investitore guadagna se il prezzo diminuisce l’investitore perde.
in questa situazione, l’investitore potrebbe essere interessato a sterilizzare gli effetti negativi prodotti da una diminuzione di prezzo senza per questo dover rinunciare agli effetti positivi di un aumento del prezzo; egli pertanto dovrà assumere una posizione ribassista sul prezzo dell’azione.
L’acquisto di un’opzione put permette di guadagnare con la diminuzione del prezzo del sottostante.
Combinando le due posizioni, acquisto azione e acquisto opzione (put), si ottiene una posizione che non risente delle diminuzioni di prezzo mentre permette di guadagnare con gli aumenti delle quotazioni di mercato: tale risultato è identico a quello che si otterrebbe acquistando una opzione call.
Esempio pratico
Ad esempio, il trader acquista l’opzione put di un’azione composta da 500 titoli allo strike price di 1.00€ con data di scadenza a un mese. Per acquistare l’opzione put paga 0,10€ a titolo. Quindi, il trader paga un premio complessivo di 50€ ( premio o costo opzione ) ossia 500 x 0,10€ .
Se entro la scadenza il prezzo di mercato del titolo scende al di sotto di 0.90€ (1€ meno il costo dell’opzione di 0.10€) l’acquirente ha un profitto. Ad esempio, se il prezzo di mercato del titolo scende da 1.00€ a 0.75€, il possessore dell’opzione Put ha la convenienza a esercitare il suo diritto di vendita.
In questo caso il trader acquirente dell’opzione ottiene un profitto pari a 75€ (il venditore invece subisce una perdita di 75€)
(500 x 1€) – (500 x 0.75€) – (500 x 0.1€) = 75€
Viceversa, se il prezzo di mercato sale, il possessore dell’opzione Put non ha alcuna convenienza a esercitare il suo diritto di opzione alla vendita e subisce una perdita massima di 50€ pari al costo dell’opzione.