Uno dei temi più discussi in ambito finanziario è quello della finanza sostenibile, per questo motivo andremo a parlare dei migliori ETF ESG World disponibili sul mercato italiano.
Gli ETF ESG sono cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni, solamente gli ETF europei sono passati da 10 miliardi nel 2017 a più di 70 miliardi a fine 2021.
Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica perché non tutti gli ETF che fanno parte di questo tema possono definirsi tali.
Prima di procedere con i migliori ETF ESG World, capiamo meglio la finanza sostenibile e quali problemi nasconde.
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Che cosa sono gli ETF ESG?
La finanza sostenibile è formata dai cosiddetti Sustainable and Responsible Investment (SRI) cioè investimenti sostenibili e responsabili.
Gli ETF SRI sono investimenti che integrano al loro interno dei processi di selezione che tengono in considerazione i fattori ESG:
- environment/fattori ambientali come la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’economia circolare, la protezione delle risorse marine e della biodiversità, la prevenzione dell’inquinamento;
- social/fattori sociali come tutela dei diritti umani, benessere dei lavoratori, tutela della diversità, opposizione all’uso delle armi;
- governance/fattori di governo societario come definizione di policy aziendali, diversità di genere, controverse giudiziarie, opposizione alla corruzione.
I migliori ETF ESG hanno quindi il dovere di rispettare questi fattori.
I settori che vengono maggiormente esclusi durante il processo di selezione da parte della finanza sostenibile sono quelli che operano con:
- armi
- tabacco
- alcool
- gioco d’azzardo
- intrattenimento per adulti
- energia nucleare
- estrazione del carbonio
- genetica umana
Come vengono classificati gli strumenti sostenibili?
La normativa europea SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation) del 2019 richiede ai produttori di strumenti e servizi finanziari di classificare i loro prodotti in una delle categorie seguenti:
- articolo 8, prodotti che hanno tra le altre caratteristiche anche quelle di sostenibilità. Questa è la categoria dove risiede la maggior parte degli strumenti ESG che presenta i maggiori problemi di greenwashing (verrà spiegato nel prossimo paragrafo);
- articolo 9, prodotti che hanno come scopo almeno uno dei 17 obiettivi di sostenibilità indetti dall’ONU mettendo in secondo piano il rendimento dell’investimento;
- articolo 6, prodotti neutrali cioè prodotti che non si dichiarano sostenibili perché operanti prevalentemente in uno dei settori elencati in precedenza.
Questa è la normativa più completa in campo di finanza sostenibile che interessa anche gli ETF ESG ma ne esistono altre che cercano di regolamentare i criteri SRI.
Il problema del greenwashing
“Il greenwashing è una strategia di comunicazione o di marketing perseguita da aziende, istituzioni, enti che presentano come ecosostenibili le proprie attività, cercando di occultarne l’impatto ambientale negativo” (cit. Treccani).
Il problema del greenwashing colpisce migliaia di prodotti finanziari che cambiano nome includendo ESG o SRI per attrarre più masse possibili.
Se tu investitore vuoi fare un investimento non solo per ottenere un rendimento ma anche a livello etico devi stare molto attento alla composizione interna del singolo ETF ESG o di altri strumenti finanziari.
Infatti moltissime banche o promotori alludano alla finanza sostenibile solo per attrarre a sé i clienti ma offrendo loro dei prodotti tutt’altro che responsabili.
Un esempio che secondo me calza a pennello è sui prodotti alimentari.
Nella confezione dei biscotti c’è scritto in grande farina integrale o farina di grano saraceno, tu compri il prodotto pensando che la parte farinacea dei biscotti è composto da quel tipo di farina.
Torni a casa e mentre fai colazione leggi dietro la confezione di biscotti e noti che in realtà solo il 5% del prodotto è fatto di farina integrale o di grano saraceno mentre la restante parte farinacea è composta da farina di grano duro.
Questo succede anche in ambito finanziario, mai fidarsi leggendo solo il nome del prodotto o dal marketing della società, bisogna valutare realmente la composizione dello strumento finanziario.
Il vero indice ESG
Per valutare il tema della sostenibilità nei prodotti di investimento esistono principalmente tre soluzioni:
- esclusione, esclude dal portafoglio le aziende di alcuni settori o con caratteristiche non sostenibili;
- best in class, include all’interno del portafoglio solo le aziende valutate come migliori secondo gli criteri ambientali, sociali e di governance;
- impact Investing, l’investimento ha l’obiettivo di creare un impatto positivo sulla società a prescindere dal rendimento.
L’indice più stringente è il MSCI World SRI che replica le società con la maggiore performance ambientale, sociale e di governance.
Esclude la totalità dei settori non sostenibili come quello delle armi, dell’alcool, del tabacco, dell’energia nucleare,… utilizzando un approccio best in class.
Su più di 1500 titoli presenti nell’indice MSCI World ne sono stati selezionati solamente 380 circa, il 25% del totale, da cui sono stati tolti società del calibro di Apple, Meta, Amazon, ecc.
I 4 migliori ETF ESG World
Per agevolarti la ricerca ho cercato i 4 migliori ETF ESG World disponibili sul mercato italiano che vanno a replicare l’indice in questione.
Per semplicità vedremo le caratteristiche in comune qui sotto e le informazioni chiave nei paragrafi sottostanti.
I 4 migliori ETF ESG World replicano l’indice MSCI World SRI Filtered ex Fossil Fuels che investe nelle società dei mercati sviluppati a livello mondiale.
L’indice considera solo le società con un elevato rating ESG, le aziende che generano una parte significativa dei propri ricavi da attività non sostenibili sono escluse.
Ciascuna società deve avere un peso massimo pari al 5%.
I 5 paesi più grandi sono:
- 61,36% Stati Uniti
- 7,22% Giappone
- 4,33% Canada
- 3,83% Germania
- 3,74% Svizzera
I 5 settori più grandi sono:
- 17,40% informatica
- 16,72% finanza
- 15,11% salute
- 14,75% beni di consumo discrezionali
- 11,98% industria
I primi 10 titoli in portafoglio con un peso del 27% sono:
Migliori ETF ESG World ad accumulazione
iShares MSCI World SRI UCITS ETF EUR Acc (SUSW)
Informazioni chiave:
- dimensione del fondo – 4461 milioni
- replicazione – fisica (campionamento ottimizzato)
- data di quotazione – 12/10/2017
- utilizzo dei proventi – accumulazione
- TER – 0,20% annuo
- numero titoli – 373
- classificazione SFDR – articolo 8
- rating ESG – 9
- P/E – 24,66
Amundi Index MSCI World SRI UCITS ETF DR (WSRI)
Informazioni chiave:
- dimensione del fondo – 2118 milioni
- replicazione – fisica (replica totale)
- data di quotazione – 25/09/2018
- utilizzo dei proventi – accumulazione
- TER – 0,18% annuo
- numero titoli – 377
- classificazione SFDR – articolo 8
- rating ESG – 9
Migliori ETF ESG World a distribuzione
iShares MSCI World SRI UCITS ETF USD Dist (2B7J)
Informazioni chiave:
- dimensione del fondo – 1271 milioni
- replicazione – fisica (campionamento ottimizzato)
- data di quotazione – 12/10/2017
- utilizzo dei proventi – distribuzione trimestrale
- dividendi – 1,29%
- TER – 0,20% annuo
- numero titoli – 373
- classificazione SFDR – articolo 8
- rating ESG – 9
- P/E – 24,66
UBS ETF (LU) MSCI World Socially Responsible UCITS ETF (USD) A-dis (WSREUA)
Informazioni chiave:
- dimensione del fondo – 3363 milioni
- replicazione – fisica (replica totale)
- data di quotazione – 19/08/2011
- utilizzo dei proventi – distribuzione semestrale
- dividendi – 1,60%
- TER – 0,22% annuo
- numero titoli – 377
- classificazione SFDR – articolo 8
- rating ESG – 9
- P/E – 24,68
Considerazioni finali
I 4 ETF ESG World che abbiamo analizzato replicano tutte l’indice MSCI World SRI Filtered ex Fossil Fuels che risulta il più stringente tra gli indici che abbracciano i criteri ESG.
A seconda se si predilige l’accumulazione o la distribuzione dei proventi si può scegliere se optare per una delle due coppie di ETF.
Il grafico di comparazione mostra che gli ETF seguono lo stesso andamento.
Il rendimento negli ultimi 3 anni è stato di circa il 60/65% e nell’ultimo anno del 17%.
La volatilità a 3 anni è stata di circa il 18/19% e nell’ultimo anno del 13%.
Il rapporto rendimento/rischio negli ultimi 3 anni è stato di circa 0,90 e nell’ultimo anno di 1,30.
Il mio consiglio è di non valutare il libro dalla copertina, leggi attentamente la composizione di ogni ETF per capire realmente se rispetta i criteri ESG.
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