il MES è l’acronimo di meccanismo europeo di stabilità. Conosciuto anche come ESM European stability mechanism.
E’ entrato in vigore nel luglio del 2012 dopo le modifiche apportate al trattato di Lisbona nel 2011.
Va a sostituire L’ Fesf il fondo europeo di stabilità finanziaria ed il MESF meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria.
In Italia viene chiamato fondo salva-stati, perchè ha l’obiettivo di sostenere i Paesi area euro che affrontano una crisi e rischiano il default.
Il Mes come scopo ha quindi quello di garantire la stabilità finanziaria dei paesi dell’area Euro.
L’Europa è come una catena (o almeno dovrebbe essere così), basta un anello debole e la catena si spezza.
In altre parole un tracollo finanziario di un paese membro dell’europa potrebbe rappresentare un pericolo per l’europa stessa e quindi si rende necessario questo fondo salva stati per la gestione della crisi.
Da chi è gestito il Mes
il mes è un organismo con sede in Lussemburgo ed è gestito da:
- boars of Governors; costituito dai ministri finanziari dell’area euro ed il cui presidente è il portoghese Mario Centeno, Presidente dell’eurogruppo.
- Board of Directors; i membri sono scelti dai ministri delle’economia e finanze
- direttore generale; il tedesco klaus regling che gestisce gli affari correnti del mes seguendo le indicazioni del board of directors
- Osservatori; presidente BCE, Cristine Lagarde e il commissario europeo degli Affari Economici Paolo Gentiloni.
Come si finanzia questo mes?
il fondo salva stati è quindi una società in Lussembrugo a cui partecipano tutti gli stati membri apportando capitali proporzionalmente al proprio peso economico nell’area Euro.
In realtà questi capitali vengono sottoscritti e solo nel bisogno apportati effettivamente dagli stati.
Il fondo è di circa 700 miliardi di euro sottoscritti, ma solo 80,5 versati, la germania detiene la quota più importante il 27%, la francia il 20% e l’italia il 18%. L’Italia è il terzo finanziatore.
Stato | % di contributo |
Germania | 26,96% |
Francia | 20,24% |
Italia | 17,79% |
Spagna | 11,82% |
Paesi Bassi | 5,67% |
Belgio | 3,45% |
Grecia | 2,79% |
Austria | 2,76% |
Portogallo | 2,49% |
Finlandia | 1,78% |
Irlanda | 1,58% |
Slovacchia | 0,81% |
Slovenia | 0,42% |
Lituania | 0,40% |
Lettonia | 0,27% |
Lussemburgo | 0,24% |
Cipro | 0,19% |
Estonia | 0,18% |
Malta | 0,07% |
il fondo salva stati ha un capitale a disposizione inferiore a 500 miliardi di euro e una serie di strumenti:
- prestiti a fronte di un programma di riforme concordato
- acquisti di titoli di stato sul mercato primario e secondario
- linee di credito precauzionali
- prestiti per la ricapitalizzazione indiretta delle banche
- ricapitalizzazioni dirette.
il fondo quindi emette prestiti (tasso fisso o variabile molto favorevoli) per assicurare assistenza finanziaria ai paesi in difficoltà e acquista titoli sul mercato primario e secondario a condizioni molto severe.
Il Mes è condizionato ossia ha delle condizioni da rispettare.
Per accedere a questi aiuti è necessaria la sottoscrizione di un accordo, su riforme da compiere e politiche di bilancio da seguire. Si dovranno fare tagli alla spesa pubblica e riforme strutturali (L’Italia non vede bene questa cosa).
Questo non vuol dire attualmente per forza una ristrutturazione dei debiti sovrani. E non vuol dire per forza un default sovrano.
Al momento il mes è stato utilizzato per salvare paesi come Grecia, Spagna e Cipro.
I Paesi del sud europa per questa crisi dovuta al coronavirus chiedono che siano riviste le condizioni attualmente previste dal Mes.
L’accordo raggiunto dall’eurogruppo ha proposto (la decisione spetta poi al consiglio europeo formato dai leader UE) la creazione di:
- nuova linea di credito per le spese per cure e prevenzione sanitaria legate al COVID-19 “senza alcuna condizionalità” e attivabile da qualsiasi Paese membro che lo voglia. Le nuove Pandemic credit line attivabili per l’emergenza si fermano al 2% del pil del Paese richiedente. Non è chiaro ancora chi farà da controllore per il MES LIGHT.
L’Italia non ha attivato il MES
L’Italia per il momento ha scelto di non attivare il MES, quindi al momento non ne farà ricorso. Perché il fondo salva-stati entri in azione deve essere richiesto dallo stato in difficoltà.
Al momento dalle dichiarazioni di Conte l’Italia non ha intenzione di ricorrere alle linee di credito del Mes, neanche alla nuova linea di credito per il covid 19.
Procedura di attivazione del mes
- uno stato membro in difficoltà deve avanzare la richiesta di assistenza al predidente del consiglio dei governatori del fondo salva stati
- il mes chiede alla commissione UE di valutare lo stato di salute del paese che ha chiesto aiuto e di definire il suo fabbisogno finanziario
- dopo la valutazione, l’organo plenario del mes decide di agire e aiutare il paese in difficoltà con prestiti.
Le decisioni del Consiglio vengono prese a maggioranza semplice o qualificata e godono di immunità giudiziaria. I diritti di voto sono proporzionali rispetto alla quota sottoscritta.Chi non paga la quota non ha diritto di voto.
SURE che cos’è?
un altro intervento su cui si discute all’eurogruppo è il sure, il nuovo meccanismo presentato dalla presidente della commissione europea von der Leyen.
è uno strumento a sostegno all’economia garantito da tutti gli stati membri che serve a tutelare l’occupazione in paesi come italia e spagna i più colpiti in europa dal coronavirus.
il SURE muoverà fino a 100 miliardi partendo da 25 miliardi di euro di garanzie comuni grazie alle quali la commissione emetterà bond. L’eurogruppo dovrà decidere se i 25 miliardi verranno da capitali nazionali o dal bilancio UE.
BEI liquidità imprese e investimenti
i ministri all’eurogruppo hanno dato l’ok alla creazine di un fondo di garanzia da 25 miliardi per offrire alle imprese europee liquidità per investimenti fino a 200 miliardi.
il fondo potrebbe essere costituito dai contribuenti provenienti dagli stai membri e aperto alla partecipazione di altre istituzioni dell’UE.
Lo stanziamento di fondi attraverso il BEI consentirebbe a ciascun stato membro di beneficiare del rating tripla A della banca europea.
Eurobond
Coronabond, sono eurobond emessi dall’UE.
Olanda e Germania sono fortemete contrari. La Francia chiede un fondo temporaneo 5-10 anni alimentato da garanzie comuni, gestito dalla Commissione UE che emetterebbe bond, così come farà per SURE.
I commissari UE Gentiloni e Breton (Francia) in merito ad eurobond fanno questa proposta:
- fondo per la rinascita che abbia una capacità di bilancio propria, che emetta obbligazioni a lungo termine fino a raggiungere una quota massima di 1500 miliardi di euro necessari alla ripresa economica e in pratica andando ad anticipare il bilancio UE 2021-2027.