In questo articolo proverò a spiegarvi cos’è L’Experience Design e cosa fa un Experience Designer. Partiamo dalla definizione che potete trovare facilmente du Wikipedia:
“Lo User experience design (UXD o UED), (in italiano progettazione dell’esperienza utente) è il processo volto ad aumentare la soddisfazione e la fedeltà del cliente migliorando l’usabilità, la facilità d’uso e il piacere fornito nell’interazione tra il cliente e il prodotto. La progettazione dell’esperienza utente comprende la tradizionale progettazione interazione uomo-macchina e la estende indirizzandosi a tutti gli aspetti del prodotto o del servizio come percepito dagli utenti. L’esperienza utente è qualsiasi aspetto di un’interazione della persona con un dato sistema IT, includendo l’interfaccia, la grafica, la progettazione industriale, l’interazione fisica e manuale.”
User experience (UX), esperienza utente, customer experience (CX), esperienza del consumatore, sono tutte espressioni in cui ci imbattiamo spesso, ma cos’è l’esperienza? Di cosa stiamo parlando quando diciamo di occuparci di migliorarne la qualità? Quali aspetti entrano in gioco?
L’Experience Design e Donald Norman
Facciamo un piccolo passo indietro, il padre del termine “user experience” fu Donald Norman nella metà degli anni novanta. Questo termine è figlio del lavoro che lo stesso Norman in realtà aveva già iniziato una decina di anni prima parlando di user-centered design. Il successo del termine prima, e la rivoluzione di pensiero che ha generato successivamente lo hanno portato all’inizio degli anni duemila a parlare del coinvolgimento emotivo che il design genera al di là dell’ergonomia e dell’usabilità.
Secondo Norman la User Experience è l’insieme di tutti quegli aspetti emozionali, psicologici e fisici che si verificano prima, durante e dopo l’interazione. Prima che venisse coniato il termine si parlava solo di Human-Computer Interaction e ci si concentrava sull’interazione tra un determinato prodotto e l’utente, oggi il focus è sull’esperienza, per questo grazie a Norman si parla di (User) Experience Design.
Progettare pensando all’utente finale significa lavorare per far vivere esperienze ed emozioni positive, oltre che anticipare e soddisfare determinati bisogni. Lavorare per la User Experience significa avere a che fare con le esperienze personali di qualunque utente interagisca con un prodotto o un servizio.
Per fare ciò dovremo tenere in considerazione 4 diversi livelli:
- Fisico
- Razionale
- Sensoriale
- Emotivo
Le fasi dell’Experience Design
Il designer durante il suo lavoro di consulenza dovrà affrontare diverse fasi, le prime sono di studio e approccio. Significa conoscere in maniera approfondita i prodotti e l’azienda con cui ci troviamo a collaborare, successivamente ci sarà la fase di indagine di mercato, in cui analizzerà tutti i competitor ed il relativo mercato e stabilirà il posizionamento del proprio cliente. Dovrà quindi analizzare la customer journey e tutti i touchpoint già presenti per capire le criticità su cui andare a lavorare per rendere il prodotto o il brand migliore di tutti i competitor. O meglio, andremo a lavorare per far si che l’esperienza dell’utente con il nostro prodotto o con il nostro brand sia la migliore. Solo a questo punto ha inizio il lavoro di revisione ed ottimizzazione e, quando necessario, di vera e propria realizzazione di nuovi strumenti o di nuove strategie.
Ti mostro un breve video a riguardo l’Experience Design:
Ricordati che nel nostro caso Design non significa arte, non significa dover avere competenze artistiche, l’Experience design è una scienza precisa, fatta di analisi e di di interpretazione di dati in cui entrano in gioco numerose professionalità.