Asset digitali e successione, un bel problema perchè anche qui la responsabilità ricade sul possessore degli asset digitali, se tu il tuo denaro e sei tu la tua banca, quindi sei responsabile anche di cosa accadrà ai fondi nel caso di morte o altri spiacevoli eventi. I bitcoin sono infatti deflazionistici ogni giorni ne viene perso qualcuno e si sente spesso che magari viene a mancare una persona che possedeva un grande numero di asset digitali il cui controvalore in fiat era pazzesco, e agli eredi non è concessa la possibilità di avere accesso a questi asset digitali. Vediamo come evitare di andarsene anche con i propri bitcoin, facendo un doppio funerale.
le possibili opzioni:
- mappa del tesoro; il modo più semplice per passare i tuoi bitcoin in eredità è quello di trascrivere in modo dettagliato tutte le informazioni necessarie al tuo beneficiario. Non è intelligente scrivere seed o chiavi private nel testamento, ma sarebbe bene inserire il seed o parte del seed in una cassetta di sicurezza. Quello che ci serve è un elenco dettagliato di tutti gli asset digitali che deteniamo e dove li deteniamo, è bene indicare l’ammontare in criptovaluta non in controvalore in fiat perchè potrebbe oscillare, e ci serve anche un elenco di tutti i pin e le password. Ci servirà anche una lettera di istruzioni alla persona amata, dove spieghi passo passo come fare. Nel testamento si può fare solo riferimento al fatto di possedere asset digitali e alla nostra volontà di lasciarli ad un determinato beneficiario, magari dandogli la proprietà di tutto quello che è dentro alla cassetta di sicurezza. Ho creato dei fac-simili che puoi scaricare e modificare a tuo piacimento per questa finalità. Evita magari complicare la vita al tuo beneficiario e quindi evita di lasciare wallet.dat o cose complesse da recuperare, meglio lasciare seed direttamente. Si potrebbe dividere il seed in 2 parti e lasciarne parte nella cassetta di sicurezza e un altra parte in più posti menzionati nella lettera alla persona amata.
- Exchange o terze parti; Non lo consiglio ma potresti lasciare i tuoi bitcoin magari nel vault di coinbase, e far sapere solo al beneficiario di disporre di liquidità ed asset digitali su coinbase. Per evitare problemi legali in caso di morte del de cuius, è bene non entrare con username e password su coinbase ma contattare un avvocato e far mandare il certificato di morte dell’utente a coinbase, l’exchange in quel caso dopo aver verificato deve bonificare l’ammontare del conto nel iban del de cuius o del beneficiario. Sapevate che molte truffe od hacking ad exchange vengono fatti proprio cosi? vengono mandati certificati finti di morte.
- Dead man’s switch; è un sistema semi automatico dove praticamente se non rispondi ad un email in un certo lasso temporale allora questo sistema invia i tuoi bitcoin in un nuovo wallet da te scelto, che sarebbe il wallet del beneficiario. Quindi in questo caso basta informare il beneficiario che ha un determinato wallet, magari creandone uno dal nuovo e lasciandolo in eredità nel testamento. Quando non rispondi all’email il sistema invia i tuoi bitcoin nel nuovo wallet, onde evitare problemi sarebbe bene disporre del nuovo wallet del beneficiario magari inserendolo in una cassetta di sicurezza.
- nlocktime; simile al dead man switch in questo caso crei personalmente una transazione che sarà valida solo in futuro dopo un certo blocco. Prima del blocco sei sei ancora in vita devi rispendere la transazione cancellando quindi il locktime e ne dovrai rifare un altro, magari potresti utilizzare il locktime di anno in anno. Anche in questo caso sarebbe bene disporre del wallet del beneficiario in caso di dimenticanza del rispendere la transazione.
- multisignature; Ci si potrebbe inventare qualcosa con il multisignature soprattutto in caso di eredità da lasciare a più eredi, e dove ci si fida davvero degli eredi. Si può pensare al multisignature come un indirizzo condiviso dove servono più firme per spendere i bitcoin. Magari si è in 5 in famiglia e vengono richieste 3 firme su 5 per spendere i fondi.