Come funziona la nostra mente nei mercati finanziari? Cerchiamo di scoprirlo in questo articolo.
Per approfondire consiglio Pensieri lenti e veloci di Kahneman.
Bene iniziamo!
Per osservare la tua mente in modalità automatica guarda l’immagine precedente.
La tua esperienza si combina in maniera automatica con quelli che di norma chiamiamo visione e pensiero intuitivo.
Percepisci che la donna è arrabbiata, hai la senzazione che sta per dire qualcosa di poco carino magari ad alta voce.
Hai avuto in maniera istintiva e spontanea una premonizione di ciò che la donna avrebbe fatto.
Non volevi valutare il suo stato d’animo o prevedere che azione potesse compiere… e reagendo alla foto non hai avuto la sensazione di fare qualcosa.
Semplicemente la reazione c’è stata… è stato un “pensiero veloce” (direbbe Kanheman).
ora dai un’occhiata all’operazione precedente, anzi voglio essere buono dai un occhiata a questa operazione
17*24
capisci che probabilmente è un operazione che sei in grado di risolvere, alla peggio con carta e matita. Hai anche la vaga idea che 1200 e 100 siano risultati poco probabili.
Senza dedicare un attimo alla risoluzione del calcolo non sapresti dire che il risultato è 568 😀 .
una soluzione precisa non ti è venuta in mente e ti sei chieste se provare a calcolarlo o meno.
Prova ora a risolverla manualmente….
hai sperimentato un pensiero lento secondo una sequenza di stadi.
hai recuperato alla memoria il programma della moltiplicazione imparato a scuola, e lo hai applicato poi hai eseguito il calcolo ed hai fatto uno sforzo. hai sentito il peso di questo sforzo, non dovevi dimenticarti il risultato intermedio mentre finivi di calcolarlo.
c’è quindi stato un lavoro mentale, ma non solo…. i tuoi muscoli si sono tesi, la pressione del sangue e la frequenza cardiaca sono aumentate, le tue papille si sono dilatate.
solo alla fine del lavoro, (a proposito la risposta era 408, bastardo Filippo mi ha mentito) le tue pupille sono tornate alle dimensioni normali.
i due sistemi
La nostra mente funziona grazie a due sistemi, il sistema 1 ed il sistema 2.
Il sistema 1 opera in fretta e automaticamente, con poco sforzo o nessun sforzo e nessun senso di controllo volontario.
sistema 2 indirizza l’attenzione verso le attività mentali impegnative che richiedono focalizzazione, come i calcoli complessi.
Quando pensiamo a noi stessi ci identifichiamo con il sistema 2, il sé conscio e raziocinante che ha delle convinzioni, opera delle scelte e decide cosa pensare e cosa fare.
In realtà siamo giocati spesso da noi stessi e non siamo noi a controllare il gioco, il sistema 1 che opera in automatico senza neanche che ce ne rendiamo conto.
Le impressioni automatiche del sistema 1 sono le fonti delle credenze del sistema 2.
Esempi di attività automatiche che gestisce il sistema 1:
- notare che un oggetto è più lontano di un altro (la profondità)
- orientarsi verso la sorgente di un suono improvvisto
- completare frasi semplici es. “pane e …”
- fare la faccia disgustata davanti ad immagini orribili
- rispondere a 2+2
- detestare il tono ostile di una voce
- leggere parole su grandi cartelloni
- guidare una macchina in una strada deserta (il nostro pilota automatico)
- trovare la mossa decisiva in una partita a scacchi se si è campioni di scacchi
- capire frasi semplici
tutte queste attività avvengono in maniera automatica e richiedono poco sforzo o addirittura nessuno sforzo. Ci risultano facili e spontanee.
Le competenze del sistema 1 comprendono competenze innate che condividiamo con altri animali. Ad esempio l’istinto di sopravvivenza.
Finché abbiamo davanti a noi un cucciolo di leone, potremmo pensare e dire che carino. Ma…..
Scappiamo se davanti a noi abbiamo un leone, vendiamo in perdita se il mercato finanziario sta crollando…. E’ l’istinto di sopravvivenza.
Le attività mentali diventano veloci e automatiche attraverso una pratica prolungata, es leggere (abilità comunemente condivisa) oppure navigare nei mercati finanziari (comune solo ai professionisti di finanza).
Tirare un calcio in faccia, quando il nostro avversario nel ring abbassa la guardia, può divenire automatico se siamo professionisti di Muay Thai, o di altre arti marziali. Se ti alleni a dare calci alti, per anni questa attività per te diviene automatica ma non lo è per chi non è un professionista.
Ancora elaborare una mossa vincente negli scacchi, è automatico se siamo professionisti.
La conoscenza in questo caso è immagazzinata nella memoria e vi si accede senza intenzione e senza sforzo.
Esempi di attività svolte dal sistema 2, la caratteristica è che richiedono tutte l’attenzione, sono tutte annullate quando l’attenzione è distolta.
- controllare l’adeguatezza del nostro comportamento in una situazione sociale
- parcheggiare in uno spazio ristretto
- compilare il modello della denuncia dei redditi
- confrontare il valore generale di due lavatrici
- controllare la validità di una complessa argomentazione logica
In tutte queste attività bisogna prestare attenzione, e si ha un rendimento minore o nessun rendimento se non si è pronti o se l’attenzione non è ben indirizzata.
il sistema 2 ha in parte la capacità di modificare il funzionamento del sistema 1 programmando le funzioni di norma automatiche dell’attenzione e della memoria.
il sistema 2 interviene in tutti i casi in cui ci viene chiesto di fare qualcosa che non ci riesce spontaneo fare.
Abbiamo un bidget limitato di attenzione, che destiniamo a varie attività e se cerchiamo di superarlo falliamo. Se cerchiamo di fare più cose contemporaneamente di sicuro falliremo.
Se provi a lanciare coltelli in aria mentre risolvi 174*70 è sicuro che (a meno che sei un professionista in questo) fallirai miseramente.
Si possono compiere più azioni contemporaneamente ma solo se sono facili e se non richiedono sforzo. Solo il sistema 1 riesce a compiere più azioni contemporaneamente.
Tutti siamo consapevoli sulle capacità limitate dell’attenzione, se un autista supera un camion in una strada stretta o in curva, i passeggeri tendono ad azzittirsi involontariamente per non far distrarre l’autista.
Concentrare l’attenzione su dettagli rende la mente cieca anche agli stimoli che di norma attirano l’attenzione. Simons e chabris nel loro libro the invisible gorilla descrivono questo processo.
Gli stessi girarono un filmato di giocatori di pallacanestro che si scambiavano la palla, una squadra vestita di bianco e l’altra di nero.
Questo filmato veniva poi per uno studio fatto vedere ad altre persone.
A delle cavie veniva detto di contare il numero dei passaggi fatti dalla squadra bianca ignorando quelli della squadra nera. Nessuna persona esaminata ha notato che nel frattempo nel campo passava una donna vestita da gorilla che si sbatteva le mani sul petto per ben 9 secondi.
E’ il compito di contare ed ignorare qualcosa che ci rende totalmente ciechi.
Vedere ed orientarsi sono funzioni del sistema 1 ma dipendono dal grado di attenzione che viene indirizzata verso lo stimolo del caso.
La cosa buffa è che nessuno degli esaminati credette alle parole degli esaminatori quando gli dissero che era passato un gorilla, nemmeno quando gli fecero rivedere il filmato.
Siamo cechi anche all’evidenza.
Il sistema 1 e 2 sono entrambi attivi quando siamo svegli, il sistema 1 è automatico mentre il sistema 2 è di norma in funzione risparmio energetico.
il sistema 1 produce intuizioni, impressioni, intenzioni e sensazioni, se convalidate dal sistema 2 le stesse si trasformano in credenze e gli impulsi si convertono in azioni volontarie.
La maggior parte del tempo il sistema 2 adotta i suggerimenti del sistema uno senza modificarli e solitamente va bene nella vita comune (non va bene invece in finanza)
Quando il sistema 1 ha delle difficoltà si rivolge al sistema 2 per un’elaborazione costosa in termini di energia.
il sistema 2 si attiva quando viene rilevato un evento che viola il modello di mondo cui fa costante riferimento il sistema 1.
Il sistema 2 controlla il nostro comportamento. Ci limita quando siamo arrabbiati (non spacchiamo la testa a nessuno 😀 ) ci allerta quando guidiamo di notte o quando guidiamo con asfalto bagnato.
Quando si accorge che stiamo commettendo un errore il sistema 2 intensifica la propria attività.
Quindi ricapitolando la maggior parte di quello che pensiamo e di come agiamo è indotto dal sistema 1 ma il sistema 2 prende il sopravvento quando le cose si fanno difficili ed è l’ultimo a decidere sul da farsi.
La divisione del lavoro tra sistema 1 e 2 è efficiente in quanto solitamente va bene il nostro sistema 1. Far lavorare sempre il sistema 2 non sarebbe efficiente in termini di sforzo ne in tempistiche.
Il sistema 1 è reattivo, consuma poco e solitamente ci prende. Esso però è soggetto a bias, a errori sistematici che tende a commettere in circostanze specifiche. Ha davvero scarsa comprensione della logica, della statistica e della finanza.
Il conflitto tra i due sistemi
Prova a leggere entrambe le colonne (una alla volta) dicendo ad alta voce se ciascuna parola è in caratteri minuscoli e maiuscoli. Poi prova di nuovo specificando se il termine si trova a destra o sinistra.
Probabilmente quando hai identificato le parole maiuscole e minuscole la colonna di destra ti sarà risultata ostica.
Mentre quando hai identificato se le parole sono a sinistra o destra la colonna di sinistra ti sarà risultata difficile.
Questo task impegna il sistema 2 perché dire maiuscolo/minuscolo o destra/sinistra non è quello che solitamente facciamo quando leggiamo. Non ci viene spontaneo.
hai programmato la memoria in maniera che le parole salienti fossero sulla tua punta della lingua ma quando leggi la colonna con le medesime parole allora qualcosa è andato in conflitto.
Magari avrai anche risposto correttamente ma sei stato rallentato. C’è stato un conflitto intendevi eseguite un compito (sistema 2) ma avevi delle risposte automatiche più veloci (sistema 1) che causavano delle interferenze.
Il conflitto tra una reazione automatica (sistema 1) e la volontà di controllarla (sistema 2) si presenta spesso nella vita.
Magari hai avuto nella vita un momento in cui stavi per mandare al diavolo qualcuno ma alla fine il sistema 2 magari ha vinto gli impulsi ti ha fatto riflettere e ti ha bloccato.
Uno dei compiti del sistema 2 è vincere gli impulsi del sistema 1, un sistema primitivo…
il sistema 2 è incaricato all’autocontrollo.
Illusioni
Per comprendere l’autonomia del sistema 1, così come la distinzione tra impressioni e credenze, prova a guardare attentamente questa immagine.
quale segmento orizzontale ti sembra più lungo?
ad occhio tutti diremmo il secondo, in realtà se li misuriamo con il righello la lunghezza è identica.
Ora dopo che hai verificato (sistema 2) il tuo conscio ha una nuova credenza, sai che sono della stessa lunghezza, se ti si chiede quanto sono lunghe rispondi uguali, eppure continuerai a vedere il segmento inferiore come più lungo.
Hai scelto di credere nella misurazione ma non puoi impedire al sistema 1 di fare quello che fa di norma; non puoi decidere di vedere i segmenti come uguali anche se sai che lo sono.
Per combattere le illusioni puoi solo imparare a non fidarti delle tue impressioni.
In questo caso non fidarti delle tue impressioni se a delle linee rette sono attaccate delle frecce.
Se lo farai non sarai più ingannato da Muller-Lyer.
Nota bene non tutte le illusioni sono visive, vi sono illusioni del pensiero che chiamiamo illusioni cognitive
“nel lavoro ogni tanto incontrerete un cliente che vi dirà di aver già provato con altri professionisti a risolvere un problema, vi racconterà storie brutte su quest’ultimi e che con voi sicuramente sarà tutto diverso perché vi vede diversi dagli altri.” mai accettare un cliente del genere, saremo portati per il sistema 1 ad avere empatia verso di lui, l’empatia non sarebbe sotto il nostro controllo. Una forte attrazione per un cliente con una storia di ripetuiti fallimenti alle spalle è segnale di pericolo come le rfecce attaccate ai segmenti paralleli. E’ un illusione cognitiva e non dobbiamo cascarci.
Si possono vincere le illusioni? Il sistema 1 agisce automaticamente e non può essere disattivato a piacere. Non sempre si possono vincere perché il sistema 2 molte volte non ha alcun indizio dell’errore. Serve un controllo rafforzato ed un attività intensa del sistema 2.
Ad ogni modo non è sempre possibile vivere con il sistema 2 in modalità on, è dispendioso di energie e dubitare del nostro stesso pensiero costantemente ci porterebbe a vivere una vita infelice ed insopportabile.
Il sistema 2 è troppo lento e dispendioso di energie per sostituire il sistema 1 completamente.
Il meglio che possiamo fare è imparare a riconoscere le situazioni in cui è probabile si verifichino errori e impegnarci maggiormente a evitare grossi sbagli quando la posta in gioco è alta. Riconoscere gli errori altrui è molto più facile rispetto a riconoscere i propri errori.