Secondo Ray Dalio un nuovo ordine mondiale arriverà entro i prossimi 5-10 anni.
Il fondatore e CEO di Bridgewaters Associates per dare prova della sua teoria ha definito il Big Cycle, il percorso di vita di un impero o di una dinastia.
Ogni impero e ogni dinastia nel corso della sua storia hanno vissuto un Big Cycle caratterizzato da un’ascesa e da un declino:
- l’ascesa è un periodo positivo di pace e prosperità dove c’è l’aumento della produttività, della creatività e del tenore di vita;
- il declino è un periodo negativo di depressioni, rivoluzioni e guerre (le stesse citate nel libro Homo Deus di Yuval Noah Harari) dove avvengono conflitti combattuti per il potere e per la ricchezza.
I Big Cycle sono formati da grandi imperi che durano circa 250 anni mentre i cicli politici al loro interno durano dai 50 ai 100 anni.
Secondo Ray Dalio solo analizzando il passato è possibile trarre conclusioni sul futuro.
“Nessun sistema di governo, nessun sistema economico, nessuna valuta e nessun impero dura per sempre. Eppure, quando crolla quasi tutti si stupiscono e finiscono in rovina” cit. Ray Dalio
Quali sono stati gli ultimi grandi imperi della storia e perché è bene conoscerli?
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I 4 grandi imperi dell’era moderna
I 4 grandi imperi moderni, sviluppati dal 1500 a.C. in poi, sono stati in ordine cronologico:
- Paesi Bassi tra 1625 e 1795 con l’apice nel 1650, definita “l’età dell’oro olandese”;
- Regno Unito per tutto il 1800 considerato il “secolo imperiale” con il culmine nel 1870 (producevano il 20% del PIL mondiale);
- Stati Uniti dal 1900 fino ai giorni nostri con l’apice ottenuto dopo la fine della seconda guerra mondiale;
- Cina dal 1980 in poi con l’inizio delle riforme di Deng Xiaoping e la politica della porta aperta.
Le altre grandi potenze che hanno brillato nel corso della storia moderna sono state Spagna, Francia e Germania seguite da Russia e Giappone che hanno avuto anche loro un momento di gloria nella seconda parte del 1900.
Ma come ha fatto Ray Dalio ad arrivare a queste conclusioni?
Ha realizzato una speciale classifica che calcola e attribuisce dei valori a dei fattori che influenzano lo stato di salute di un paese, vediamoli più nel dettaglio.
Come viene misurata la potenza di un impero?
La potenza di questi grandi imperi è stata calcolata prendendo in considerazione 18 variabili, 8 più importanti e 10 meno importanti.
Vediamo più nel dettaglio gli 8 punti di forza principali:
- istruzione, metà indicatore esprime il numero di persone istruite nei vari livelli studio e l’altra metà riguarda le questioni qualitative come i punteggi nei test o la media degli anni di istruzione;
- innovazione tecnologica, misura l’inventiva, il progresso tecnologico e l’imprenditorialità. Metà del suo peso dipende da brevetti, spese per ricerca e sviluppo, finanziamenti in venture capital e l’altra metà dipende da quanto l’innovazione è diffusa nell’economia;
- competitività di costo, risponde alla domanda “quanto costano i beni e servizi in base a fattori qualitativi e quantitativi?” Un costo elevato con alta qualità o un costo basso con bassa qualità non ottengono punteggi elevati perché non rispettano uno dei due criteri fondamentali;
- produzione economica, misura la forza delle risorse economiche di un paese valutando il PIL PPP (prodotto interno lordo con parità di potere di acquisto) e il PIL pro capite;
- commercio, forza delle esportazioni in percentuali sul resto del mondo;
- forza militare, percentuale assoluta di spese e forza militare misurata dal numero di persone, numero di armi nucleari e capacità militari;
- centro finanziario, livello di sviluppo e dimensione del mercato finanziario calcolato su volumi, numero di transazioni e capitalizzazione di mercato;
- status di valuta di riserva, risponde alla domanda “quanto è forte la moneta di un paese come valuta di riserva globale?” Il dollaro è in assoluto la valuta mondiale di riferimento seguita dall’euro, pensa che il 51% delle riserve delle banche centrali è denominata in dollari americani.
Indovina chi si gioca il primo e secondo posto in classifica in tutti questi fattori chiave?
Stati Uniti e Cina.
Non a caso sono le due potenze che si giocheranno il ruolo di potenza economica globale nei prossimi anni, già dal 2030 potrebbe esserci uno switch.
L’Europa rimane la terza potenza mondiale e sta perdendo sempre più posizioni se la si confronta con l’Asia.
La valuta (l’euro), la produzione economica e il commercio rimangono gli unici punti ancora validi dell’economia del nostro continente.
Le altre variabili che misurano la forza di uno stato sono:
- infrastrutture e investimenti
- crescita attesa e indebitamento
- conflitto interno
- conflitto esterno
- governance
- geologia (materie prime)
- gap tra ricchi e poveri
- civilizzazione
- efficienza nell’allocazione delle risorse
- disastri naturali
Cerchiamo ora di fare un passo indietro e di capire come si è arrivati ai giorni nostri.
Per farlo ci serve comprendere il concetto di ciclo del debito.
Come nasce un nuovo ordine mondiale
Cerchiamo ora di fare un passo indietro e di capire come si è arrivati ai giorni nostri.
Per farlo ci serve comprendere il concetto di ciclo del debito e di sistema monetario.
Ma andiamo per gradi.
Il ciclo del debito
Il ciclo del debito è suddiviso in:
- ciclo del debito a lungo termine, dura all’incirca 50/75 anni (contiene dai 6 ai 10 cicli del debito a breve termine);
- ciclo del debito a breve termine.
Durante il corso di una vita umana di solito partecipiamo solo ad un ciclo del debito a lungo termine e quando accade rimaniamo increduli per la rarità dell’evento.
L’ultimo ciclo del debito a lungo termine è avvenuto nel 1945 quando è finita la seconda guerra mondiale.
Gli Stati Uniti d’America, il paese vincitore della guerra, si presero in carico Europa e Giappone, usciti distrutti dal conflitto.
Questa unione, stabilita dal piano Marshall e dal piano Dodge, ha permesso agli USA di fare il salto di qualità che gli serviva.
Essi hanno permesso agli americani di imporsi come prima potenza mondiale grazie alla commercializzazione dei loro prodotti all’estero, all’aumento della loro potenza geopolitica e al rafforzamento della posizione del dollaro.
Il dollaro, dopo gli accordi di Bretton Woods, divenne la valuta di riserva più importante del mondo, e lo è tuttora.
Questo nuovo ordine mondiale ha permesso di superare una volta per tutte il Regno Unito, che a loro volta avevano creato un nuovo ordine mondiale secoli prima prendendo il potere all’Olanda.
Ad oggi, quello che sembra chiaro anche dal grafico, è che la Cina è in procinto di scavalcare gli Stati Uniti e dare inizio ad un nuovo ordine mondiale.
Il sistema monetario
Tra la fine di un ciclo e l’inizio di un altro ciclo sono presenti:
- ristrutturazione e crisi del debito;
- rivoluzione interna pacifica o violenta in grado di trasferire la ricchezza tra ricchi e poveri;
- guerra esterna;
- grande crisi della valuta;
- nuovo ordine nazionale e mondiale.
In questo momento la storia si sta ripetendo, infatti i governi centrali sono politicamente divisi e le politiche monetarie fanno acqua da tutte le parti.
Durante la pandemia, le banche centrali hanno iniettato ingenti capitali di denaro preso in prestito e hanno stampato moneta da zero.
Queste politiche scorrette hanno causato la diminuzione del potere di acquisto della moneta e l’aumento dell’inflazione.
Mentre sto scrivendo queste righe, l’inflazione negli USA è pari al 8,5% e i tassi di interesse sono all’1%, ma arriveranno probabilmente al 3% entro la fine dell’anno.
Il ciclo del debito a lungo è, senza alcun dubbio, figlio del sistema monetario.
Il sistema monetario, che abbiamo trattato quando abbiamo parlato della storia della moneta, prevede 3 macro tipologie di monete:
- hard money, monete di metallo e Bitcoin (BTC non ha un passato storico tale da essere confronto ma le sue caratteristiche intrinseche relative alla scarsità lo fanno ricadere in questa categoria);
- moneta cartacea, monete che hanno come collaterale un hard money;
- moneta fiat, come il dollaro e l’euro.
Si passa dall’uso monete scarse per natura e difficili da produrre (come oro e argento) a monete che dipendono da esse, all’inizio con un rapporto stabile e con una garanzia più debole.
Il passo successivo è passare a monete fiat che possono essere liberamente stampate dalle banche centrali o comunque che si basano esclusivamente sul prestito, questo causa rischio svalutazione default molto elevati.
“Quando c’è un forte aumento di disponibilità della moneta e del credito, il valore della moneta e del credito cala e, di conseguenza, aumenta il valore degli altri asset di investimento” cit Ray Dalio
Se aumenta la quantità diminuisce la sua qualità (potere di acquisto) e nel frattempo ingenti masse di denaro si riversano negli investimenti per favorire l’economia privata (azioni) e l’economia pubblica (obbligazioni).
La stampa e l’acquisto di denaro più recenti della storia sono avvenute in occasione di:
- pandemia nel 2020;
- crisi del debito sovrano nel 2012;
- bolla immobiliare dei mutui sub-prime nel 2008;
- crisi petrolifera nel 1971
Dove siamo ora?
Ora ci troviamo nel terzo stadio del sistema monetario con le valute fiat in rapida discesa.
Negli ultimi decenni il ricorso al potere delle valute fiat è stato determinato non dalle guerre bensì da una crisi finanziaria e da una crisi sanitaria.
Gli Stati Uniti si ritrovano circa al 70% del loro Big Cycle posizionandosi al punto 5, in fase di declino.
Mentre la Cina si ritrova al punto 3, in fase di ascesa.
Nel 2022, 77 anni dopo l’ultimo ordine mondiale, è molto probabile che il Big Cycle ripartirà da zero, comandato dalla Cina e dal sud-est asiatico.
La relazione USA-CINA, con i loro punti di forza e di debolezza, verranno analizzati in un prossimo articolo in quanto è giusto dare più spazio alle due potenze mondiali che si stanno contendendo il trono.
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Tutte le immagini e i riferimenti del testo sono stati presi dal libro “I principi per affrontare il nuovo ordine mondiale, dal trionfo alla caduta della nazioni” di Ray Dalio e dal sito “economicprinciples”.