La Cina viene considerata un paese emergente ma a tutti gli effetti, come vedremo di seguito, non lo è. Scopriamo i migliori ETF che replicano il mercato della Cina.
Il mercato emergente sarà analizzata sotto 3 punti di vista, due verranno toccati brevemente, per comprendere meglio la sua fisionomia, mentre l’ultimo è più tecnico. I temi trattati saranno a livello:
- geografico;
- storico;
- economico.
Successivamente tratteremo i migliori ETF sulla Cina e le sue principali azioni.
Nel corso del 2021 il mercato cinese non è andato bene, il 2022 sarà l’anno della rinascita?
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La geografia della Cina
La Cina, ufficialmente Repubblica Popolare Cinese (PRC), è un paese dell’Asia orientale.
Confina con ben 14 paesi, è il paese più popolato del mondo con 1,4 miliardi di persone ed è il terzo paese più grande del mondo con 9,6 milioni di km2.
La Cina è una repubblica socialista unitaria a partito unico. Il presidente del PRC è Xi Jinping, in carica dal 2012. Da poco è stato dichiarato “essence of Chinese culture”, tale riconoscimento gli ha garantito la carica a vita.
Le città più importanti sono la capitale Beijing (Pechino), il polo finanziario Shangai e il polo tecnologico Shenzen.
La storia della Cina
L’era imperiale cinese iniziò nel 220 a.C. sotto la dinastia Qin e durò fino alla sua caduta nel 1912.
Nel 1920 scoppiò una guerra tra il Partito Nazionalista KMT guidato da CHIANG Kai-shek e il Partito Comunista Cinese CCP guidato da MAO Zedong.
La guerra civile nazionalista-comunista continuò fino al 1949 con la vittoria di Mao Zedong.
Il CCP ha stabilito un sistema socialista autocratico, che pur assicurando la sovranità della Cina e il suo sviluppo interno, ha imposto severe controlli sulla vita quotidiana dei cittadini.
Nel 1976, dopo la morte di MAO, i governi successivi si alternarono e puntarono sull’apertura del paese al commercio estero.
Tutte queste politiche hanno portato il paese dal 2011 a diventare il secondo paese più ricco al mondo.
Dal 2013 il presidente Xi Jinping sta portando avanti il progetto di investimento infrastrutturale chiamato Belt and Road Initiative (BRI), comunemente detto “la nuova via della seta”.
L’economia della Cina
Dal 1978 la Cina ha aumentato di oltre 10 volte il suo PIL passando da un sistema chiuso e pianificato centralmente a uno più orientato al mercato che svolge un ruolo importante a livello globale.
Una conseguenza della politica di controllo della popolazione cinese nota come “politica del figlio unico”, rallentata prima nel 2016 con 2 figli e poi nel 2021 con 3 figli, ha portato la Cina ad essere uno dei paesi che invecchiano più rapidamente al mondo.
Il 14° piano quinquennale, presentato quest’anno, apre una nuova fase per Pechino, che mira ad uno “sviluppo qualitativo” volto a rimpiazzare la massiva crescita quantitativa degli ultimi decenni.
Il paese intende rafforzare l’economia interna e consolidare lo sviluppo sociale, per trasformarsi in una potenza tecnologica e manifatturiera autosufficiente, con un occhio di riguardo alla green economy dopo gli ultimi summit internazionali.
Il tasso di crescita della popolazione è lieve. Nel 2021 si attesta al +0,26%.
Il 46,81% della popolazione fa parte della fascia di età tra 25 e 45 anni.
La piramide della popolazione è così configurata.
Il prodotto interno lordo (PIL) viene utilizzato per misurare le dimensioni e lo stato di salute dell’economia di un paese.
Noi non utilizzeremo il PIL nominale ma il PIL basato sulla parità di potere di acquisto (PIL PPP). Non si tiene conto della valuta locale ma si rapportano i valori considerando il cambio con il dollaro americano. Tale metodo permette di standardizzare tutti i dati e si può stilare quindi una classifica reale.
Il PIL PPP della Cina, secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), nel 2021 è di 27.070 miliardi di dollari e si stima che nel 2026 possa raggiungere circa 39.200 miliardi di dollari (+44,81%).
Il PIL pro capite, relativo ad una singola persona, nel 2021 è di 19.090 dollari e si stima che possa raggiungere i 27.440 dollari nel 2026 (+43,74%).
Il credit rating è elevato. Le 3 maggiori agenzie di rating attribuiscono questi valori:
- A+ di Standard & Poor’s;
- A1 di Moody’s;
- A+ di Fitch.
L’inflazione nel 2021 si attesta al 1,1% e si stima possa mantenersi su valori compresi tra 1 e 2 punti percentuali nei prossimi anni.
La Cina è il primo partner commerciale dell’Africa, infatti più del 30% delle importazioni di petrolio del paese viene dal continente africano, dal quale importa anche numerose materie prime. Il valore di interscambio tra i due paesi supera i 200 miliardi.
Oltre all’Africa, la Cina è primo partner commerciale anche con l’Europa e secondo partner commerciale con l’America Latina.
La visione cinese fa capire come Pechino abbia mosso bene le pedine dello scacchiere per poter controllare i poli economici in tutto il globo. L’obiettivo è avere materie prime sempre a disposizione, aziende che lavorano anche all’estero e punti strategici per il commercio navale e stradale.
I migliori ETF sulla Cina
Esistono ben 15 ETF e 9 indici che replicano il comporto azionario della Cina.
Da tenere presente è che ci sono 3 categorie di titoli azionari cinesi:
- A, società cinesi quotate sulla borsa valori di Shanghai o Shenzhen e riservate agli investitori cinesi;
- B, società cinesi quotate sulla borsa valori di Shanghai o Shenzhen e aperte agli investitori esteri;
- H, società cinesi quotate sulla borsa valori di Hong Kong e aperte agli investitori esteri.
Ho scelto di analizzare 3 ETF che replicano l’indice:
- CSI 300, che replica i 300 titoli più capitalizzati contraddistinti dalla lettera A;
- MSCI China, replica più di 700 titoli contraddistinti dalla lettera B e H;
- MSCI China A, replica i titoli più capitalizzati contraddistinti dalla lettera A.
Xtrackers CSI 300 Swap UCITS ETF 1C (XCHA)
I 3 settori più grandi sono:
- 23,45% finanza
- 17,21% beni di consumo
- 12,01% tecnologia
Informazioni chiave:
- dimensione del fondo – 1718 milioni
- replicazione – sintetica (unfunded swap)
- data di quotazione – 27/06/2012
- utilizzo dei proventi – accumulazione
- TER – 0,50% annuo
- P/E – 16,45
- numero Titoli – 300
Le prime 10 posizioni in portafoglio detengono il 24,28%
La performance annualizzata (riferita ad un singolo anno) degli ultimi periodi è stata del:
- +8,91% nel 2021;
- +26,18% negli ultimi 3 anni;
- +13,89% negli ultimi 5 anni.
Xtrackers MSCI China UCITS ETF 1C (XCS6)
I 3 settori più grandi sono:
- 33,25% beni voluttuari
- 17,88% telecomunicazioni
- 13,49% finanza
Informazioni chiave:
- dimensione del fondo – 1673 milioni
- replicazione – fisica (replica totale)
- data di quotazione – 24/06/2010
- utilizzo dei proventi – accumulazione
- TER – 0,65% annuo
- P/E – 13,77
- numero Titoli – 739
Le prime 10 posizioni in portafoglio detengono il 42,94% con Tencent e Alibaba che hanno una quota superiore al 10%.
La performance annualizzata (riferita ad un singolo anno) degli ultimi periodi è stata del:
- -5,55% nel 2021;
- +9,23% negl ultimi 3 anni;
- +10,63% negli ultimi 5 anni.
iShares MSCI China A UCITS ETF (36BZ)
Questo ETF non è presente sulla borsa italana ma è disponibile sul mercato XETRA.
I 3 settori più grandi sono:
- 18,74% finanza
- 16,42% beni di consumo
- 15,82% industria
Informazioni chiave:
- dimensione del fondo – 1921 milioni
- replicazione – fisica (campionamento ottimizzato)
- data di quotazione – 08/04/2015
- utilizzo dei proventi – accumulazione
- TER – 0,40% annuo
- P/E – 20,73
- numero Titoli – 483
Le prime 10 posizioni in portafoglio detengono il 20,55%.
La performance annualizzata (riferita ad un singolo anno) degli ultimi periodi è stata del:
- 9,77% nel 2021;
- 24,42% negli ultimi 3 anni;
- 12,36% negli ultimi 5 anni.
Le migliori azioni degli ETF sulla Cina
Le azioni più interessanti degli ETF sulla Cina sono:
- Tencent;
- Alibaba;
- Moutai.
Tencent
Tencent è leader mondiale nel settore tecnologico. Offre una vasta gamma di beni e servizi relativi alla comunicazione, ai social, ai videogiochi, al fintech e al cloud computing.
Ha una capitalizzazione di 616 miliardi dollari che la posizionano all’11° posto nel mondo.
Alibaba
Alibaba è la più grande società di e-commerce e di B2B (business to business) al mondo per numero di vendite, ha infatti superato la sua rivale americana Amazon.
C’è da tenere presente che le due società hanno però un business diverso quindi non sono dei competitors in tutti gli ambiti.
Ha un capitalizzazione di 462 miliardi di dollari che la posizionano al 13° posto nel mondo.
Moutai
Moutai è una società semi statale perché è una filiale del Kweichow Moutai Group, controllato dal governo, che detiene il 56% dell’azienda.
È la più grande azienda di bevande e di liquori al mondo e prima società cinese non tecnologica.
Ha una capitalizzazione di 353 miliardi di dollari che la posizionano al 26° posto al mondo.
Conclusioni
Negli ultimi 5 anni gli ETF sulla Cina hanno realizzato un rendimento superiore al 60%.
In un portafoglio bilanciato non è possibile escludere la Cina.
Gli ETF a livello globale replicano i paesi sviluppati, ma essendo la Cina un mercato emergente, il paese non è presente in portafoglio.
Questa è una grave mancanza. Non è una scelta ponderata tenere fuori dai propri investimenti il secondo paese più forte al mondo.
Cina che nel prossimo decennio probabilmente supererà gli USA in modo definitivo a livello produttivo e non solo.
Se il 2021 non è stato un anno fortunato per le azioni cinesi, soprattutto per questioni governative sui colossi del tech, il 2022 potrebbe essere l’anno della ripresa economica e il rilancio del settore tecnologico.
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