Ultimamente i miei clienti mi stanno facendo ottime domande e sono davvero contento di questo. Questa è l’ultima ricevuta e sulla quale ho deciso di rispondere pubblicamente con questo articolo.
“Filippo ho notato che hai inserito in PTF un ETF obbligazionario globale inflation linked X-trackers della Deutsche Bank, posso stare sicuro che se fallisce questa banca non perdo i soldi investiti?”
Per chi se lo chiedesse stiamo parlando di questo ETF
Xtrackers Ii Gl Infl-Linked Ucits Etf 5c XGIULU0908508814 Obbl. Infl. Mondo
Per rispondere a questa domanda in maniera esaustiva sarebbe bene comprendere come funzionano realmente gli etf soprattutto quelli a replica sintetica (è già in programma un articolo approfondito su questo).
Ad ogni modo l’ETF incriminato è un ETF a replica fisica, per cui non ci sono problemi. (il mio cliente nonchè oramai amico può stare tranquillo) Dato che il capitale dell’etf viene comunque garantito dalla presenza dei titoli fisici realmente acquistati, e scollegati da DB.
In questo articolo quindi cercherò di spiegare in maniera “sintetica” come funzionano gli etf a replica sintetica (per chi vuole capirne di più rimanderò in futuro al post approfondito, dove spiegherò anche swap funded and unfunded).
Dato che
- è il caso più complesso probabilmente da comprendere e quello che potrebbe causare più problematiche…
- molti ETF di DB X-tracker sono a replica sintetica.
Replica sintetica come funziona
Un etf a replica sintetica in sostanza non acquista realmente i titoli che compongono un determinato indice da replicare, ma con i soldi raccolti compra un paniere di titoli sostitutivi ( che non sono quasi mai quelli che compongono l’indice di riferimento) e dopo stipula dei contratti con alcune controparti (chiamati swap).
l etf da alle controparti la performance del paniere sostitutivo, mentre le controparti danno all’etf la performance del mercato che l’etf intende replicare.
Quindi il rendimento dell’etf viene dato dalle controparti, le controparti (sono società) si impegnano a pagare il rendimento offerto dall’indice replicato dall’etf. Quindi il rendimento non deriva dall’avere effettivamente i titoli ne dall’avere i titoli sostitutivi, ma deriva da delle società che pagano a noi investitori (all’ETF) il rendimento del sottostante.
Se quel mercato (il mercato che intende replicare l’etf) cresce del 5% allora la controparte deve pagare il 5% agli investitori.
Tutto qua.
Quali sono i rischi di questi ETF a replica sintetica?
il valore del paniere sostitutivo e le performance del paniere indice possono divergere, per questo se la controparte va in default in un momento di diversione, andrebbe perduta la differenza di performance.
C’è da considerare però che oramai tutti gli ETF DB X-tracker sono a UCITS, devono rispettare determinati requisiti e regolamenti/norme.
il rischio di controparte per gli ETF sintetici non può superare il 10%. Ossia la differenza di performance tra i due paniere non può essere superiore al 10%, in caso di default al massimo si perderebbe quindi un 10%.
Ci devono essere inoltre almeno 3 controparti come minimo. (per diversificare il rischio)
Se mi conosci sai che non difendo mai le banche 😀 ma in questo caso devo fare un eccezione.
DB X-tracker limita l’esposizione al rischio controparte del 5% quindi al massimo si perderebbe il 5%. Questo rischio è poi diviso tra più controparti quindi si abbassa ancora di più.
E per di più molti etf x-tracker non hanno nemmeno la deutsche bank come controparte. (puoi controllare sulla scheda prodotto dell’ETF)
Se fallisce Deutsche Bank?
Per rispondere alla domanda del mio cliente, se fallisce DB non succederebbe chissà cosa agli ETF X-tracker. Nella peggiore ipotesi si avrebbe una perdita per gli investitori inferiore al 2% (divisione tra 5% e le 3 minime controparti).
Questa perdita per di più ce solo se DB è una delle controparti del contratto swap.
Quindi per una volta andate pure sul sicuro, potete dormire sonni tranquilli 😉