Recentemente la banca di investimento JP Morgan è stata condannata a pagare una multa di 920 milioni $ per aver manipolato il mercato attraverso la tecnica dello “spoofing”. In questo articolo vediamo cos’è lo spoofing finanziario e perché è considerata una pratica illegale.
Per aiutarti a capire l’impatto che lo spoofing può avere sui mercati, ti mostrerò un esempio pazzesco, diventato leggendario.
Cos’è lo spoofing finanziario?
Lo spoofing, dall’inglese to spoof cioè “ingannare”, nasce in informatica come qualsiasi attacco hacker che impiega in varie maniere la falsificazione dell’identità. Ad esempio, modificando alcuni parametri, è possibile falsificare il mittente di un messaggio o l’identità di un host.
In ambito finanziario, il nome viene usato per indicare una tecnica di manipolazione del mercato, che ha l’obiettivo di ingannare gli investitori. Infatti, chi fa spoofing cerca di piazzare ordini di acquisto o vendita di un determinato titolo, ritirandoli un attimo prima di eseguirli.
Lo scopo è quello di alterare la percezione del livello di domanda e di offerta di quello strumento finanziario, in modo da ingannare gli altri operatori circa l’andamento del prezzo. Oggi questa pratica è diventata sempre più sofisticata perché cerca di ingannare gli algoritmi di high-frequency trading (HFT).
Cosa significa? Oggi la gran parte delle operazioni sui mercati è gestita da computer che fanno trading sulla base di alcune soglie di prezzo. Facendo spoofing, si ingannano tali software, che reagiscono alle nuove quantità di ordini in acquisto o vendita, piazzando a loro volta degli ordini.
Infatti tali algoritmi vedono un gran quantitativo di ordini a prezzi superiori o inferiori rispetto a quello attuale e sono indotti a credere che ci sia un trend in atto su quel titolo. Essi iniziano allora a rispondere per tentare di sfruttare il trend.
Se ad esempio qualcuno immette una quantità fittizia altissima di ordini al ribasso, tutti questi algoritmi di HFT iniziano a loro volta a vendere in massa, per tutelarsi e guadagnare in caso di discesa di prezzo. Il risultato è che così si influenza artificialmente il prezzo del titolo su cui si sta operando. Il nuovo prezzo permette allo spoofer di fare profitti tramite l’inserimento di nuovi ordini reali.
Lo spoofing è illegale?
Il confine tra legalità e illegalità è in realtà sottile. Infatti, nulla vieta ai traders di inserire ordini e poi cancellarli. Il trader potrebbe aver semplicemente perso interesse per quel titolo o aver cambiato idea. Allora il discrimine che porta alla illegalità sta nella volontà dello spoofer di voler intenzionalmente ingannare il mercato.
Nella Anti-Spoofing Law, emanata nel 2010 in USA e contenuta nel Dodd-Frank act, si legge esplicitamente che compie reato chi crea una “false and misleading impression“ sui mercati. In particolare, l’ente che si occupa di verificare tali meccanismi è la Commodity Futures Trading Commission (CFTC).
Naturalmente, è difficile per un legislatore capire le intenzioni di un trader. Per cui molto dipende dalla quantità e dal valore degli ordini immessi.
La cosa interessante è che, nonostante la responsabilità penale, alcuni grandi istituti finanziari continuano a praticare di nascosto lo spoofing. Ad esempio, nel 2018, tre banche europee – UBS, Deutsche Bank e HSBC – sono state accusate di manipolazione del mercato utilizzando schemi di spoofing e sono state multate. Stessa cosa per JP Morgan nel 2020 sul mercato dei Treasury e delle materie prime. Il motivo è che lo spoofing rimane una tecnica super profittevole per chi ha grosse disponibilità economiche.
La differenza tra spoofing e layering
Direttamente legato al concetto di spoofing c’è quello di layering. Quest’ultima tecnica è molto simile allo spoofing e infatti spesso viene confusa o assimilata ad essa. La verità, però, è che il layering funziona in un modo leggermente diverso, quindi vale la pena approfondirne le differenze.
Lo spoofing
Nello spoofing, un trader immette uno o più ordini in cima al book di negoziazione, in modo da creare una nuova migliore offerta. Poco prima di annullare tali ordini fittizi, lo stesso trader esegue un’operazione contro il trend fittizio. Il modello è manipolativo perché l’esecuzione avviene a un prezzo più favorevole di quello che il trader avrebbe probabilmente ottenuto in assenza degli ordini fittizi.
L’High frequency trader confida nel fatto che la sua elevatissima velocità operativa gli permetterà di cancellare tali ordini prima che siano eseguiti e, nel frattempo, di immettere un ordine di acquisto a prezzi che oramai saranno stati influenzati dalla pressione sul lato dell’offerta, traendo pertanto profitto a scapito degli altri investitori
Vediamo uno schema grafico riassuntivo:
Il layering
Nel layering, invece, che letteralmente significa “stratificare“, il trader immette molti ordini su vari livelli di prezzo. A questo punto, il mercato tende ad aggiustarsi a causa dell’apparente cambiamento nelle quantità di domanda e offerta. Una volta che il prezzo si è quindi spostato, il trader cancella gli ordini precedenti e piazza quello reale contro mercato.
Ti lascio una spiegazione grafica:
Un esempio leggendario di spoofing
il 6 Maggio 2010, un evento eccezionale si manifestò sui mercati, e fu talmente sconvolgente che ancora oggi ricordiamo quel giorno come uno più strani della borsa americana. La giornata era partita in modo normalissimo, con dei leggeri ribassi veicolati da cattive notizie sul diffondersi della crisi greca nella zona euro.
Ad un certo punto, però, alle 14.42, ci fu un crollo improvviso degli indici americani, che persero il 10% in pochi secondi, in modo inspiegabile. Nel grafico vediamo il Dow Jones a titolo di esempio.
Il delirio generale durò solo pochi minuti, in quanto in modo altrettanto inspiegabile quel flash crash si sistemò da solo, e i prezzi tornarono subito a livelli normali. Naturalmente, qualcosa o qualcuno doveva aver causato quel movimento anomalo, quindi partirono le indagini della SEC.
Alla fine si scoprì che ad aver creato quel putiferio fu una sola persona: Navinder Singh Sarao. Il trader trentasettenne, manipolò il mercato piazzando e poi cancellando un ordine di 200 milioni al ribasso. Questo scatenò la reazione degli algoritmi automatici di trading, che iniziarono a vendere senza sosta. Naturalmente Sarao fu arrestato, ma poi liberato dietro una maxi cauzione da 8 milioni $.
In sintesi
In questo articolo abbiamo capito cos’è lo spoofing finanziario e quali clamorosi impatti può generare sui mercati. Poiché la pratica è illegale. vi sconsiglio di perseguirla.
Per investire davvero con successo sono ben altre le tecniche che vanno applicate. Se ti piacerebbe imparare ad investire in autonomia e ricevere istruzioni dettagliate su come gestire, creare e proteggere i tuoi soldi, ti consiglio di valutare il corso Piano A, punta di diamante della formazione finanziaria di Filippo Angeloni.
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