Ciao investitore, personalmente credo che le opzioni siano il miglior strumento finanziario in assoluto.
Si utilizzano per diverse finalità, non solo speculative ma anche di protezione.
A mio avviso sono davvero interessanti nella costruzione di rendite. Infatti con le opzioni è possibile costruirsi una seconda entrata extra mensile, e ci sono alcune persone che vivono proprio di questo, andando a realizzare veri e propri “stipendi”.
Allo stesso tempo purtroppo sono lo strumento finanziario più difficile e complesso in assoluto, quindi non sono di facile comprensione.
Proprio per questo ho deciso di creare una guida sulle opzioni.
Prima di iniziare con la lettura ti segnalo alcuni canali per restare aggiornato, ed alcuni strumenti da avere per iniziare a muovere i primi passi con le opzioni:
- Canale telegram (ti aggiorno quando escono nuovi contenuti)
- Newsletter (ti riepilogo ciò che è avvenuto nei mercati finanziari)
- Deribit per opzioni su criptovalute con 10% di sconto sulle fee (sulle opzioni è importante abbassare i costi al massimo)
- Interactive broker (per aprire conto demo ed operare su azioni, etf e strumenti finanziari tradizionali)
- TWS (piattaforma di interactive per le opzioni)
N.B. per muovere i primi passi consiglio di operare in demo finché non si sono comprese a fondo le opzioni.
Bene iniziamo!
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Cosa sono le opzioni?
Sono strumenti finanziari derivati.
Vuol dire che il loro prezzo deriva dal prezzo di qualcos’altro, ossia dal prezzo dello strumento sottostante.
Per semplificare al massimo il concetto, cerco di farti qualche esempio:
- i formaggi sono derivati del latte. Quindi se il prezzo del latte aumenta, aumenterà anche il prezzo del formaggio
- la pasta è un derivato del grano. Se il prezzo del grano aumenta, anche il prezzo della pasta tenderà ad aumentare.
- Wbtc è un derivato di Bitcoin creato su rete Ethereum, salvo imprevisti, se il prezzo di bitcoin aumenta anche il prezzo di Wbtc aumenta, se il prezzo del bitcoin diminuisce, anche il prezzo di Wbtc diminuisce
Le opzioni sono derivati di attività finanziarie, ossia derivano il loro prezzo dal prezzo di un’attività finanziaria.
Quindi nel caso di un’opzione su Bitcoin, il prezzo dell’opzione sarà legato alle vicende di Bitcoin, cioè a ciò che succede a Bitcoin.
Un’opzione su ENEL sarà legata alle vicende di vita di ENEL, cioè quell’opzione sarà strettamente legata a ciò che accade ad ENEL.
E cosi via.
Definizione di opzione
Le opzioni sono contratti finanziari, in base al quale una parte (venditore) cede all’altra (compratore) a fronte del pagamento di un corrispettivo (premio) il diritto di acquistare (call) o vendere (put) una determinata quantità di attività finanziarie (sottostante) ad una certa data (scadenza) ad un determinato prezzo (prezzo di esercizio o strike)
Sono consapevole che messa così, è difficile da capire e può far paura… ma cerchiamo di aiutarci con qualche esempio…
Prima di tutto però dobbiamo sapere che esistono principalmente due tipologie di opzioni, le call e le put, entrambe possono essere sia acquistate che vendute.
Io quindi posso acquistare una call e posso vendere una call, posso anche acquistare una put e posso vendere una put.
l’acquirente di call e put, paga un corrispettivo (premio) e va ad acquisire un diritto, il venditore sia nel caso delle call sia nel caso delle put incassa un corrispettivo (che si chiama premio, che è quello che paga l’acquirente) e si assume invece un obbligo.
Ricapitolando…
Per quanto riguarda le Call:
- chi acquista una call paga un premio e pagando tale premio acquisisce il diritto di acquistare il sottostante ad un prezzo predeterminato
- chi vende una call incassa un premio ed incassando tale premio si assume l’obbligo di vendere il sottostante ad un prezzo predeterminato
Per quanto riguarda le Put:
- chi acquista una put paga un premio e pagando tale premio acquisisce il diritto di vendere il sottostante ad un prezzo predeterminato
- chi vende una put incassa il premio ed incassando tale premio si assume l’obbligo di comprare il sottostante ad un prezzo predeterminato.
Vediamo un esempio, N.B. successivamente vedremo per bene tutte le opzioni con ulteriori esempi.
Se decidessi di acquistare un opzione call su Bitcoin, io potrei investire su bitcoin andando a definire il mio rischio massimo.
Ossia a differenza di possedere bitcoin, dove se bitcoin va a 0 io perdo tutto il mio investimento (linea blu nell’immagine seguente in caso di discesa del prezzo del sottostante), nel caso di acquisto di call io potrei espormi a potenziali rialzi del bitcoin, quindi vado a guadagnare se bitcon sale di valore ma al tempo stesso definisco già a priori quanto posso perdere al massimo.
Come puoi notare il grafico di payoff nel caso di acquisto di call prevede una perdita massima, linea orizzontale verde, ma permette allo stesso tempo di partecipare ai guadagni nel caso in cui il sottostante salga di prezzo (ossia graficamente si muova a destra nell’asse del prezzo)
Potrei acquistare una call su bitcoin con scadenza il 31 marzo 2023, con strike a 17.000, pagando 2458,99 dollari. Ad oggi il prezzo del sottostante quindi il prezzo di bitcoin è di 17.100 dollari.
Un’opzione su bitcoin muove 1 Bitcoin. (quindi sulle opzioni c’è la leva finanziaria, perchè pagando 2458,99 partecipo in caso di guadagni ai guadagni che avrei avuto acquistando un bitcoin, devo solo sottrarci il premio pagato)
Banalizzando al massimo, più avanti metteremo i puntini sulle i, se il prezzo del bitcoin a scadenza è salito io ottengo un guadagno, mentre se il prezzo del bitcoin è sceso e magari va a 0 io perdo solo il premio pagato, ossia alle più brutte io perdo 2458,99. Non vado a perdere più di questa cifra.
Se mi fossi acquistato un bitcoin a mercato pagandolo 17100 avrei perso 17100 dollari nel caso in cui bitcoin fosse andato a 0.
Con l’acquisto di un opzione call io perdo invece solo il premio pagato.
Non male vero? ma aspetta di vedere in articoli successivi la vendita di opzioni.
Concetti fondamentali delle opzioni
Prezzo di esercizio Strike Price
Il prezzo indicato nel contratto di opzione è detto prezzo di esercizio (exercise price) oppure prezzo base (strike price).
Questo costituisce il prezzo a cui il sottostante può essere comprato o venduto (a secondo dell’opzione) se l’opzione viene esercitata (solo l’acquirente può decidere di esercitarla).
Nell’esempio precedente lo strike price era 17000 dollari.
Le opzioni sono quotate con molti prezzi di esercizio sopra e sotto il prezzo corrente del sottostante.
Da acquirente o venditore dell’opzione posso scegliere io lo strike, cosi come la scadenza, quando vado ad acquistare o vendere l’opzione.
Nell’immagine seguente puoi notare i vari strike price all’interno dell’area delimitata di rosso. (la prima immagine si riferisce a delle opzioni su enel, la seconda a delle opzioni su Bitcoin)
Più avanti ti parlerò di ATM, ITM, OTM.
Il premio
L’acquirente delle opzioni paga un premio per “assicurarsi”. Nell’esempio precedente l’acquirente ha pagato 2458,99 dollari per acquistare la call, questo si chiama premio.
Questo premio, pagato dall’acquirente viene incassato dal venditore dell’opzione.
Chi incassa il premio è quindi chi vende l’opzione, ossia è il venditore dell’opzione.
In altre parole il venditore funge da assicuratore, Il venditore è quindi una sorta di compagnia assicurativa che incassa il premio per assicurare un soggetto.
Nell’esempio precedente della call su bitcoin, la controparte ossia il venditore della call ha incassato il premio e si era obbligato alla vendita di bitcoin a scadenza a 17.000 dollari (allo strike price) effettua quindi un’attività speculare all’acquirente della call.
Il premio può essere:
- a pronti, quando viene pagato o incassato alla stipula del contratto (nella maggior parte dei casi è così)
- a termine, ossia alla scadenza dell’opzione
Da cosa dipende il premio (n.b. il premio è il prezzo dell’opzione)? (qui ci torneremo meglio più avanti)
- Prezzo corrente del sottostante
- Prezzo di esercizio dell’opzione
- Tempo restante fino alla scadenza
- Volatilità del sottostante
- Tasso di interesse free risk
- Eventuali dividendi distribuiti del sottostante
Esercizio dell’opzione
L’acquirente di call e put, quando può esercitare il suo diritto che ha acquisito pagando il premio?
- in caso di opzioni europee solo alla scadenza (le opzioni su deribit nel caso delle criptovalute sono opzioni europee quindi possono essere esercitate solo alla scadenza)
- in caso di opzioni americane sempre, quindi in tutta la vita dell’opzione. Questo è un vantaggio per gli acquirenti delle opzioni ed uno svantaggio per i venditori (dato che l’acquirente può esercitare tale diritto sempre, non solo a scadenza, e quindi ci sono più probabilità che lo vada ad esercitare rispetto alle opzioni europee).
N.B. le opzioni oltre che essere esercitate possono anche essere chiuse preventivamente. es. se un acquirente di un’opzione europea non la vuole portare a scadenza, la può rivendere e chiude cosi la sua operazione. La chiusura di un’operazione su opzioni può essere fatta in qualunque momento anche dal venditore.
Scadenza
Le opzioni inoltre sono beni deperibili ossia hanno una data di scadenza a differenza delle azioni o di altri strumenti finanziari senza scadenza.
La data indicata nel contratto è detta data di estinzione (expiration date), data d’esercizio (exercise date), data di scadenza (maturity date)
nel caso dell’esempio su bitcoin la scadenza era il 31 marzo 2023.
Dimensione del contratto
Un opzione governa un TOT di sottostante. Questa è la dimensione.
Su opzioni riferite a Bitcoin è semplice, 1 opzione su bitcoin governa 1 bitcoin.
Opzioni su azioni americane smuovono invece 100 titoli azionari di quel sottostante, ad esempio se compro un opzione su META, smuovo praticamente 100 titoli META.
Approfondiremo meglio più avanti questo concetto.