i Cct sono strumenti di copertura del debito pubblico costituiti da titoli al portatore o all’ordine a medio-lungo termine e forniscono un tasso variabile che viene determinato aggiungendo uno spread ( chiamato maggiorazione) fisso al tasso di rendimento dei BOT; sono quindi classificabili come titoli a indicizzazione finanziaria. (dal 1999 vengono emessi in euro)
Caratteristiche chiave:
- durata 7 anni (in passato tra 2 e 10 anni)
- tasso variabile + spread fisso (0.3% – 1% )
- taglio minimo 1000€
- asta marginale
Il meccanismo di indicizzazione prevede che la prima cedola venga fissata al momento stesso dell’emissione.
Le cedole successive vengono determinate sulla base del rendimento lordo, calcolato in base al prezzo ufficiale d’asta dei Bot semestrali così come risultante dall’ultima asta del mese precedente l’entrata in maturazione delle cedole stesse.
Così per esempio se la cedola viene pagata al 1° di luglio ciò significa che la stessa cedola decorre (entra in maturazione) il 1° gennaio. L’asta di riferimento è quella della fine del mese di dicembre.
Lo spread rispetto al rendimento dei Bot, generalmente compreso fra 0.30% e 1% viene determinato dal tesoro al momento dell’emissione e resta fisso per tutta la durata di un CcT. Si tratta dunque di una sorta di “cedola” addizionale la cui funzione è quella di compensare gli investitori per la minore liquidità di un Cct rispetto a quella di un Bot. In assenza di questa componente addizionale non vi sarebbe infatti alcune convenienza per un risparmiatore ad acquistare Cct anziché rinnovare periodicamente un investimento in Bot.
I Cct sono collocati mediante asta marginale presso gli istituti di credito e gli intermediari finanziari autorizzati e iscritti nell’apposito albo tenuto dalla CONSOB. Come i Btp vengono ammessi d’ufficio alla quotazione in borsa (a corso secco) il giorno successivo a quello dell’asta e possono essere negoziati sull’MTS, il mercato telematico secondario dei titoli di stato.
I Cct possono avere una durata compresa tra 2 e 10 anni (ora sono da 7 anni) e hanno un taglio unitario minimo di 1000€.
Il rendimento dei Cct viene generalmente calcolato dalla stampa specializzata come tasso di rendimento effettivo a scadenza ipotizzando che le cedole future, delle quali nonsi conosce l’importo, vengano determinate sulla base di rendimenti costanti delle aste Bot. In altri termini poiché il valore delle cedole future di un Cct dipedne dall’evoluzione dei rendimenti dei Bot e poiche tale evoluzione è ignota, si ipotizza che tali rendimenti futuri saranno tutti uguali a quello registratosi nell’ultima asta BOt. Tale ipotesi reappresenta un’evidente semplificazione che specie in contesti di tassi crescenti o calanti, manca di cogliere il reale profilo di rendimento di un titolo a tasso variabile come un Cct.