Nel settore della consulenza finanziaria si sta diffondendo la cosiddetta consulenza finanziaria “evoluta”, ossia la consulenza erogata da promotori finanziari retribuiti tramite parcella pagata dal cliente.
I promotori finanziari (soggetti in conflitto di interesse, che lavorano per mandanti) in questo caso non vengono retribuiti tramite retrocessioni dei prodotti venduti al cliente (come spesso avviene) ma tramite parcella pagata dal cliente.
Attenzione perché questo genere di consulenza non va confusa con la consulenza finanziaria indipendente.
In questi casi per essere precisi non si parla quasi mai in realtà di parcella fee only ma di parcella fee on top o fee offset:
- fee on top; è quando il cliente versa una parcella (per ricevere una consulenza NON indipendente) oltre a pagare le commissioni dei prodotti
- fee offset; è quando parte delle commissioni dei prodotti sui quali investe il cliente possono essere stornate dalla parcella pagata dal cliente
A mio avviso la consulenza finanziaria evoluta, benché chiaramente non indipendente è comunque un passo avanti per il settore e per il risparmiatore/investitore, ossia è meglio della consulenza dove il promotore guadagna dalle retrocessioni dei prodotti venduti al cliente ma allo stesso tempo genera ancora più confusione nella mente del risparmiatore/investitore.
Perché?
Uno perché il risparmiatore/investitore è portato a credere che questo genere di consulenza sia indipendente, e due perché molti promotori che lavorano in questo modo affermano anche in pubblico di essere indipendenti.
Quando invece non lo sono affatto.
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Quando un consulente è indipendente e può definirsi indipendente
Un consulente è indipendente e può dirsi indipendente solo se iscritto nella sezione dei consulenti finanziari autonomi dell’albo OCF.
Un consulente può erogare una vera consulenza finanziaria indipendente solo se è iscritto in tale sezione dell’albo OCF.
Se un consulente è iscritto nella sezione dei promotori finanziari, è un promotore finanziario NON un consulente finanziario indipendente.
Un promotore finanziario anche se guadagna esclusivamente con parcella pagata dal cliente NON può essere davvero indipendente e non può erogare una consulenza davvero indipendente se presta lavoro presso banche o intermediari.
Uno perché non è iscritto nella sezione dei consulenti autonomi nell’albo OCF, e due perchè possiede comunque rapporti con l’intermediario e ci saranno sempre dei conflitti di interesse.
Il fatto di guadagnare dalla parcella pagata dal cliente basta per fare di un consulente un consulente indipendente?
Quindi il fatto di pagare la parcella al consulente non è un requisito sufficiente per mettersi al riparo dai conflitti di interesse. Se il soggetto non è indipendente, e incassa la parcella resta sempre un soggetto non indipendente.
Molti promotori finanziari che lavorano con parcella pagata dal cliente, si dicono anche in pubblico indipendenti. Mi dispiace deluderti ma non è proprio così.
Essere remunerati esclusivamente dal cliente, senza poter accettare altri tipi/forme di remunerazione da altri soggetti, è importantissimo è vero (è il cavallo da battaglia dei consulenti indipendenti), ma NON è sufficiente per dirsi davvero indipendenti.
Quando vi è davvero indipendenza?
Oltre alla remunerazione in esclusiva tramite parcella del cliente non devono esserci rapporti di nessuna natura con emittenti ed intermediari e soggetti a loro vicini.
Come afferma giustamente la stessa OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari), nel loro website, un consulente per essere indipendente tra i vari requisiti che deve possedere, deve possedere anche il requisito di indipendenza.
Cosa prevede questo requisito?
“Requisiti di indipendenza: (per essere un consulente finanziario indipendente e quindi per erogare consulenza indipendente) è necessario possedere i requisiti di indipendenza e pertanto non intrattenere, direttamente, indirettamente o per conto di terzi, rapporti di natura patrimoniale o professionale o di altra natura, compresa quella familiare con:
- emittenti e intermediari
- società loro controllate, controllanti o sottoposte a comune controllo
- azionista o il gruppo di azionisti che controllano tali società
- amministratori o dirigenti di tali società.
- se tali rapporti possono condizionare l’indipendenza di giudizio nella prestazione della consulenza in materia di investimenti.”
Per essere indipendenti e per prestare una consulenza indipendente non basta quindi che il consulente riceva la remunerazione solo dal cliente. E’ necessario che lo stesso consulente non intrattenga rapporti diretti/indiretti/per conto terzi di nessuna natura con i soggetti visti in precedenza.
Un promotore finanziario anche se guadagna dalla parcella del cliente non può dirsi indipendente, dato che ha un rapporto con l’intermediario.
Banche ed altri intermediari, tecnicamente potrebbero far prestare ai loro consulenti, la consulenza finanziaria su base indipendente MA solo previa istituzione di Chinese Wall, in parole povere devono costituire strutture che NON possono comunicare tra loro, e devono dotarsi di una nuova rete di consulenti distaccata da quella tradizionale.
Ad oggi (30/01/2024) nessuna realtà presente in Italia si è dotata di questa struttura. Pertanto ad oggi, la consulenza evoluta di Fineco, Azimut, Banca sella, Fideuram e tanti altre realtà non è una consulenza indipendente.
In Italia ad oggi solo SCF e CFA iscritti all’albo OCF prestano e possono prestare consulenza finanziaria davvero indipendente.
La consulenza “evoluta” è davvero indipendente?
Una consulenza erogata da un promotore finanziario che lavora anche (o solo) con parcella pagata dal cliente non è pertanto indipendente, dato che viene meno il possesso dei requisiti di indipendenza.
Quindi non fare l’errore di credere che rivolgendoti ad un promotore finanziario che lavori tramite parcella riceverai una consulenza davvero indipendente. Perché non è possibile che ciò avvenga. Dato che il consulente possiede rapporti con l’intermediario, e quindi ci sarà sempre un conflitto di interesse.
Detto questo, ammetto che se la scelta del consulente finanziario è limitata a promotori tradizionali o promotori “evoluti”, è meglio affidarsi ai promotori evoluti.
Se però un risparmiatore/investitore invece vuole affidarsi ad un consulente e valuta tutte le possibili alternative allora, tra scegliere promotori “evoluti” e consulenti finanziari indipendenti, la scelta dovrebbe ricadere tutta la vita su quest’ultimi.