Bonus Cap Certificates: cosa sono e come funzionano con esempio (case study)

bonus cap certificates

In questo articolo vedremo cosa sono i Bonus cap Certificates (certificati utili in periodi laterali) e come funzionano. La miglior cosa per spiegare i certificati è lasciar perdere la teoria e buttarsi subito in un caso reale.

Sintesi: i bonus cap, rilasciano il pagamento di un bonus (importo massimo – prezzo di emissione) se durante la vita del certificato il sottostante non scende mai sotto un livello predefinito o lo eguaglia (chiamato barriera). Permettono quindi di beneficiare della crescita del sottostante (fino ad un certo livello detto cap)… Se il prezzo del sottostante scende rispetto allo strike ma rimane sopra la barriera l’investitore guadagna il bonus lo stesso. Se però il prezzo del sottostante scende sotto il livello barriera allora il valore rimborsato a scadenza è legato alla performance del sottostante (in seguito vedremo alcuni esempi).

Proviamo ad analizzare questo certificato, DE000HV446H7 emesso da unicredit con sottostante ENEL. (è solo un esempio per spiegare i bonus cap, non è un consiglio di investimento)

La prima cosa da fare è andare nel website unicredit qui https://www.investimenti.unicredit.it/it/productpage.html/DE000HV446H7 e scaricarsi il kid, il documento contenente le informazioni chiave.

Prendiamoci i dati salienti:

  • prezzo di emissione 100€
  • periodo di osservazione da 14/03/2019 a 15/12/2021 (la barriera è continua non discreta)
  • barriera 3.5659 (continua)
  • strike 5.486
  • importo massimo in euro 113.5 (quindi il bonus è il 113.5% dello strike)
  • Cap 6.22€ (113.5% dello strike)

Rimborso i vari scenari

Per il rimborso del prodotto ci sono queste due modalità:

  1. se il prezzo di ENEL (il sottostante), durante il periodo di osservazione (data di rilevazione) non è mai pari o inferiore alla barriera (quindi è superiore alla barriera)…alla data di pagamento finale (data di scadenza) l’investitore riceve l’importo massimo (113.50€). L’importo massimo è il cap, è un tetto, è il massimo che l’investitore può ricevere da questo certificato.
  2. se il prezzo di ENEL, durante il periodo di osservazione è pari o inferiore alla barriera almeno una volta riceverete un importo di rimborso che corrisponde al valore nominale moltiplicato per il prezzo di riferimento alla data di osservazione finale e diviso per lo strike (prezzo di riferimento iniziale). L’importo di rimborso non è superiore all’importo massimo (113.50€). (vedremo questa ipotesi con esempi per chiarire meglio il concetto)

bonus cap certificates

Facciamo un recap:

finché il prezzo di enel nel periodo di osservazione, ossia le due rette verticali non scende mai sotto la barriera (linea rossa) ne eguaglia la barriera, allora noi a scadenza (15/12/2021) andremmo a ricevere 113.5€ per certificato (sia se il prezzo di enel sia sotto o sopra strike, linea blu). Il certificato lo si può acquistare a 109.40€ (danno quasi per certo che vada a buon fine l’operazione). Chi investe ora, se il prezzo non scende sotto il livello barriera o eguaglia la barriera a scadenza riceve 4.1€ di netto per certificato (113.5-109.4). Es. se mi compro 100 certificati allora investo 10940€, a scadenza ricevo 11350€ quindi ho un utile di 410€, con cui posso compensare anche minusvalenze. Un 3,7% di guadagno.

Mentre se il prezzo di enel tocca la barriera o scende sotto il livello barriera nel periodo di rilevazione possono verificarsi 3 casi:

  1. enel a scadenza è 7€, quindi sopra lo strike di 5.486 –> 100 x (7/5.486) = 127.59€ –> in questo caso andrei a guadagnare il 16,6% lo stesso anche se lo acquisto a 109.4. Il problema è che siamo “cappati” con l’importo massimo a 113.5€ quindi andremmo lo stesso a guadagnare il 3.7%
  2. enel a scadenza è a 3€, quindi sotto lo strike 5.486–> 100 x (3/5.486) = 54.68 –> Perdita molto elevata -50% anche perché lo acquistiamo a 109.4
  3. enel a scadenza è a 5.486, quindi = allo strike 5.486 –> 100 x (5.486/5.486) –> si riceve 100 per certificato ma dato che lo compriamo a 109.4 realizziamo una perdita -8,6%.

Cedole e Autocall

In questo prodotto non vi sono cedole e neanche la possibilità (per l’emittente) di richiamare il titolo prima del previsto, e quindi di rimborsare prima della scadenza.

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Filippo Angeloni

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4 risposte

  1. Buongiorno,
    sarai interessato a un chiarimento:
    L’eventuale bunus ‘pieno’ ( considerando l’acquisto a 100 , i 13,5 euro…) viene considerato come redito diverso o quello di reddito da capitale ?
    in altre parole, puo’ compensare eventuali minus pregresse ?
    grazie mille

    Flavio gerola

    1. ciao flavio, capital gain e cedole dei certificati (bonus compresi) permettono di recuperare minusvalenze pregresse.

      Unica eccezione sono le cedole incondizionate dei certificati a capitale protetto

      1. Buongiorno,
        scusa se ritorno sull’ argomento della fiscalitaì dei bonus certificates ma ho una discussione aperta con un istituto di credito.

        Supponendo di aver acquistato il certificate di cui sopra a 113 euro pochi giorni prima della scadenza e avendo rimborsato 100 +13,5 = 113,5, mi sarei aspettato 13 euro ( 113 prezzo di acquisto – 100 prezzo di emissione) euro di minus e 13,5 euro di plus ( importo del bonus) con le quali avrei compensato minus pregresse.
        In altre parole avevo concepito l’operazione per ‘rollare’ e ringiovanire le minus.

        L’istituto di credito di cui ti parlavo ha invece conteggiato un semplice 0,5 euro di plus .

        Ssecondo il tuo illuminato parere chi ha ragione ?

        cordiali saluti
        flavio gerola

  2. Ciao Flavio qui purtroppo ogni istituto bancario adotta il suo metodo di calcolo nella gestione del cassetto fiscale. (legalmente lo possono fare visto le nostre normative, non è colpa delle banche qui ma del legislatore)

    Vi sono anche banche (con quali è bene non investire) che contabilizzano la compensazione della minus solo al termine dell’operazione (quando viene chiusa l’operazione per vendita, scadenza naturale o anticipata, e non anche alla singola cedola che si prende dopo il periodo di valutazione nel caso esempio di cash collect)

    Quindi qui nel tuo caso spetta alla banca, ovviamente ritengo più corretto una banca che separi minus/plus di capital gain dalle plus di cedole/bonus/premi. Ma ripeto ogni banca ha il suo metodo di calcolo delle minus e possono fare legalmente ciò che vogliono.

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