Approccio Bottom Up e Top Down, cosa sono e come funzionano?

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Approccio bottom up e top Down spiegazione

Spesso nei kid o nelle spiegazioni/note di fondi comuni a gestione attiva, sicav e gestioni possiamo trovare queste due parole, approccio top Down o Bottom Up.

Come in questo esempio LU2415445670

Ma in cosa consistono realmente questi due approcci?

In questo articolo, esploreremo le strategie “bottom-up” e “top-down”, svelando le loro differenze e illustrando come vengono comunemente applicate nel mondo degli investimenti.

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La Strategia Bottom-Up

La strategia “bottom-up” in finanza è un approccio focalizzato sui dettagli e sugli aspetti microeconomici di un investimento.

In altre parole, gli investitori che adottano questa strategia cercano di individuare opportunità di investimento promettenti analizzando aziende individuali piuttosto che valutare l’andamento generale del mercato o dell’economia.

L’idea di base è che il rischio di portafoglio derivi principalmente dai settori di mercato e dalle singole emissioni.

Ecco una panoramica di come funziona la strategia “bottom-up”:

  1. Analisi Aziendale: Gli investitori bottom-up studiano attentamente le singole aziende. Questo può includere la valutazione dei loro bilanci, delle performance passate, delle prospettive di crescita, dei prodotti o servizi offerti e della posizione nel mercato.
  2. Selezione dei Titoli: Dopo aver identificato aziende che sembrano avere potenziale di crescita, gli investitori bottom-up selezionano titoli specifici di queste aziende per il loro portafoglio.
  3. Diversificazione: Anche se questa strategia è orientata alle singole aziende o singole obbligazioni, gli investitori bottom-up possono comunque cercare di diversificare il loro portafoglio selezionando titoli di diverse industrie o settori.
  4. Riduzione del Rischio: Gli investitori bottom-up credono che una solida analisi aziendale possa ridurre il rischio di investimento, poiché si basa sulla qualità fondamentale delle aziende.

Vantaggi dell’Approccio “Bottom-Up”

  1. Focalizzazione sulla Qualità Aziendale: Uno dei principali vantaggi della strategia “bottom-up” è la sua enfasi sulla valutazione dettagliata delle singole aziende. Questo permette agli investitori di individuare le aziende con solidi fondamentali, management competente e potenziale di crescita sostenibile.
  2. Riduzione del Rischio: L’analisi approfondita delle aziende aiuta a ridurre il rischio di investimento. Gli investitori “bottom-up” cercano di selezionare aziende resilienti che possono mantenere la loro performance anche in condizioni di mercato difficili.
  3. Investimenti a Lungo Termine: Questa strategia è spesso associata a investimenti a lungo termine. Gli investitori “bottom-up” cercano titoli con potenziale di crescita sostenibile nel tempo, il che può essere adatto per coloro che mirano a costruire ricchezza nel lungo periodo.
  4. Diversificazione Selettiva: Nonostante l’approccio centrato sull’azienda, gli investitori “bottom-up” cercano comunque di diversificare il loro portafoglio, ma lo fanno in modo selettivo, scegliendo aziende in settori diversi per ridurre il rischio specifico del settore.

La Strategia Top-Down

D’altra parte, la strategia “top-down” in finanza inizia con una visione ampia dell’ambiente macroeconomico e del mercato finanziario.

Gli investitori top-down cercano di individuare tendenze macroeconomiche, come tassi di interesse, inflazione o condizioni economiche globali, che potrebbero influenzare i loro investimenti.

Una volta stabilito un quadro macroeconomico, selezionano gli investimenti specifici in base a queste previsioni.

L’idea di base è che la rischiosità di portafoglio derivi prevalentemente dal mercato inteso nel suo complesso.

Ecco una panoramica di come funziona la strategia “top-down”:

  1. Analisi Macroecnomiche: Gli investitori top-down esaminano i fattori macroeconomici globali, come il tasso di crescita economica, l’andamento dei tassi di interesse e le condizioni geopolitiche.
  2. Identificazione di Settori: In base alle loro analisi macroeconomiche, gli investitori top-down individuano settori o industrie che potrebbero beneficiare o soffrire da queste tendenze.
  3. Selezione di Titoli: Dopo aver identificato i settori promettenti, gli investitori top-down selezionano titoli specifici all’interno di quei settori per il loro portafoglio.
  4. Diversificazione: Anche se questa strategia inizia con una prospettiva macroeconomica, gli investitori top-down cercano comunque di diversificare il loro portafoglio attraverso una selezione di titoli in diversi settori.

Vantaggi dell’Approccio “Top-Down”

  1. Adattabilità alle Condizioni di Mercato: Gli investitori “top-down” sono in grado di adattarsi rapidamente alle variazioni delle condizioni di mercato. Poiché iniziano con un’analisi macroeconomica, possono reagire prontamente alle tendenze economiche e di mercato in evoluzione.
  2. Capitalizzazione sulle Opportunità Cicliche: Questa strategia può essere efficace per capitalizzare sulle tendenze cicliche. Gli investitori “top-down” cercano di identificare settori e titoli che possono beneficiare da condizioni economiche specifiche, come la crescita economica o il rialzo dei tassi di interesse.
  3. Gestione Attiva del Portafoglio: Gli investitori “top-down” tendono ad essere più attivi nella gestione del loro portafoglio, poiché cercano costantemente nuove opportunità in base alle condizioni macroeconomiche mutevoli.
  4. Protezione dal Rischio Sistemico: La strategia “top-down” può aiutare a proteggere il portafoglio dagli eventi di rischio sistemico, poiché tiene conto delle condizioni economiche generali e delle politiche di mercato.

Differenze Chiave tra le Strategie

Queste due approcci differiscono in termini di prospettiva e metodologia, e ciascuno offre vantaggi unici a chi li utilizza.

Le principali differenze tra le strategie “bottom-up” e “top-down” includono la prospettiva e la sequenza decisionale.

La strategia “bottom-up” inizia con l’analisi di singole aziende e si sposta verso il quadro macroeconomico solo se necessario, mentre la strategia “top-down” parte dall’analisi macroeconomica per poi selezionare specifici titoli.

Inoltre, le strategie offrono vantaggi diversi.

La strategia “bottom-up” è spesso associata a investimenti a lungo termine, mentre la strategia “top-down” può essere utilizzata per capitalizzare su tendenze di breve termine.

In conclusione, sia la strategia “bottom-up” che “top-down” hanno il loro valore nell’ambito degli investimenti finanziari.

Gli investitori possono scegliere l’approccio che meglio si adatta alle loro preferenze e obiettivi finanziari.

Alcuni investitori potrebbero addirittura adottare una combinazione di entrambe le strategie per ottimizzare il loro portafoglio.

Indipendentemente dall’approccio scelto, l’analisi accurata e la diversificazione rimangono fondamentali per il successo nel mondo degli investimenti.

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Filippo Angeloni

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