Oggi parliamo di corsa del topo e di libertà finanziaria, sono due temi ricorrenti nel mondo della finanza personale.
Vediamo cosa sono, cosa ne penso e come uscire dalla corsa del topo grazie al possesso di alcuni asset e grazie alla riduzione di alcune uscite inutili.
La corsa del topo è quel meccanismo secondo il quale una persona deve avere uno stipendio e con questo pagare le proprie spese (affitto cibo trasporti e cosi via), con quello che resta generalmente dallo stipendio tolte le spese:
- o ci si comprano gratificazioni (cosa che accade spesso se fai un lavoro che non ti piace o se è un lavoro molto stressante, ad esempio ti ricompensi per il duro lavoro e ti regali l’ultimo modello di smartphone)
- o si risparmia (senza sapere cosa farne poi di questi soldi)
Quindi si finisce tutto lo stipendio e si torno al punto di partenza, e si continua come in un loop, lavorare consumare e lavorare e consumare, ancora e ancora. La ruota del topo è proprio questo non importa quanto il topo corre velocemente, il topo si ritrova sempre li.
In realtà in italia abbiamo molta gente che risparmia (anche senza sapere cosa farne con i soldi, il classico italiano che tiene i soldi in banca o sotto al materasso), invece la corsa del topo pura si può notare nel mercato americano dove non c’è risparmio ma anzi ci si indebita e quindi si utilizza più del proprio stipendio.
Di conseguenza alla fine dei giochi devi lavorare ancora di più. Proprio per questo il concetto di corsa del topo è nato li.
Si potrebbe pensare ad un topo con una palla al piede che fatica a muoversi anche se è costretto, oppure ad un topo che ha dietro di lui un lingua di fuoco che lo costringe ad andare più veloce.
La corsa del topo ti costringe a starci dentro perchè ogni mese devi affrontare delle spese e quindi devi lavorare per poterle pagare.
Paradossalmente chi cerca di far carriera entra sempre di più nella corsa del topo, la ruota gira molto più velocemente. Chi fa carriera deve lavorare molto di più per avere l’aumento e molto di più per tenerselo, allo stesso tempo quasi tutti quelli che riescono a fare carriera aumentano il loro tenore di vita, (prendono una casa più grande una macchina più grande, aumenta lo scaglione del reddito, aumentano imu e bollo) e quindi tornano anche loro al punto di partenza solo che in questo caso la ruota gira molto più velocemente per loro.
L’esasperazione di questo concetto lo si vede generalmente nelle società di revisione o di consulenza ( molto strutturate… senza fare nomi, e premesso che molto dipende dal team con cui lavori e che comunque è un lavoro dove si può imparare molto in un determinato campo). Qui anche chi sta ai bassi livelli lavora tantissimo molto più di altri tipi di lavoro (non stiamo parlando di 6-8 ore di lavoro al giorno) ed è dentro alla ruota del topo fino al collo. Molti di loro non sanno però che più si fa carriera e più ci si ritrova dentro alla ruota. Certi ambienti ti impongono anche un dress code, se fai carriera devi avere anche una determinata auto non puoi girare in panda, devi avere una determinata abitazione, e quindi le tue uscite si alzano di molto. Conosco figure come i partner o senior partner, persone che guadagnano dai 50-100k annui, bonus compresi (lavorano molto ma molto di più di chi sta ai piani bassi ed hanno anche molte più responsabilità) che non arrivano a fine mese per il tenore di vita che devono mantenere e molte volte si indebitano per permetterselo.
Le allegorie con i topi non finiscono qui, Sono state fatte delle ricerche sui topi e sono stati trovati 3 pattern ricorrenti, il topo alpha il topo beta ed il topo gamma, tutti e tre ricorrono anche nella nostra società. l’alpha è il topo forte che domina e sottomette i topi beta, i topi beta sono topi che si lasciano sottomettere, che non sono in grado di aprire gli occhi sulla loro situazione, e poi ci sono i topi gamma che sono forti quanto gli alpha ma a cui non interessa dominare o essere dominati, sono quelli che sono fuori dal sistema ed escono da”matrix”.
Se ci pensi ritrovi tutti questi e tre nella nostra società.
Cosa ne penso della corsa del topo… è un concetto forse troppo sbandierato dalla finanza personale anche se pur vero in linea di massima e soprattutto per certe realtà. Non tiene conto se un lavoro piace o meno a chi lo fa cosa molto importante, e non tiene conto che è possibile anche fare downshifting diminuendo le uscite.
Personalmente io ero dentro alla ruota del topo fino al collo, forse anche di più con la testa sommersa ero una macchina da guerra, un dipendente che tutti i titolari sognano, ero un pochino dipendente dal lavoro ho fatto anche più lavori in contemporanea ho lavorato anche 11-12 ore al giorno senza giorni di pausa neanche domenica, ho lavorato per periodi di 3-4 mesi da lunedì a domenica. Poi altri periodi sempre 12 ore al giorno con un solo giorno di riposo. Ora fortunatamente (non sono ancora uscito dalla corsa del topo) ho rallentato molto.
Ce da tener presente che la nostra società ci spinge sempre più a consumare per apparire e a lavorare duramente (per chi un lavoro ce l ha), e se non hai un lavoro o se lavori poco o non scali la società ti senti inutile, almeno io mi sentivo cosi. Premesso che credo che ognuno di noi debba dare il proprio apporto alla società aiutando gli altri, non voglio dire che non si debba più far nulla.
Mentalmente sono riuscito a staccare un po’ dal lavoro grazie al libro “ i 5 rimpianti più grandi di chi è alla fine della vita”, dove un infermiera australiana chiede a malati terminali quali sono i loro rimpianti, e tra questi vengono fuori cose come l aver lavorato troppo duramente e non aver passato tempo con amici o famiglia, e il non aver condotto una vita secondo i propri termini… non la vita che gli altri si aspettano da te.
La verità è che siamo un po’ tutti nella corsa del topo, ci sono 2 vie:
-Rimanere li , aumentando la velocità di giro o diminuendola (da qui deriva tutto il filone downshifting)
-oppure uscire dalla corsa del topo grazie alla libertà finanziaria (cosa difficile ma non impossibile).
Come si fa ad uscire dalla corsa del topo
Uscire dalla corsa del topo non è assolutamente semplice come molti formatori vogliono far sembrare ma non è neanche impossibile, per uscire si deve raggiungere la libertà finanziaria.
Voglio fare un pò premesse prima di parlare di libertà finanziaria;
1) anni fa mi ero fissato su questo tema, con l’idea di non far niente per tutta la vita una volta l’avessi raggiunta. In realtà ripensandoci è un pò brutto questo pensiero, perché credo che tutti dobbiamo dare il nostro apporto alla società in qualche modo.
2) personalmente non ho ancora raggiunto la libertà finanziaria, non ho tutta questa fretta anche se stando alle mie uscite attuali (che sono estremamente basse) sono molto vicino dal raggiungerla. Le mie entrate semiautomatiche sono comunque attualmente volatili e anche le mie uscite potrebbero modificarsi a breve quindi si potrebbe spostare il mio traguardo.
3) quasi tutti quelli che l hanno raggiunta, continuano a lavorare (per dare il proprio apporto alla società e per aiutare gli altri) solo che possono dire di no a lavori che odiano o che non vogliono fare, possono dire di no alla sveglia alle 6 di mattina e si concentrano solo su cose che amano fare.
4) Purtroppo non tutti possono o vogliono raggiungere la libertà finanziaria, a molti può andar bene il downshifting
5) la strategia che funziona per una persona per raggiungere la libertà finanziaria può non funzionare per un’altra. Occhio a formatori che vendono sogni più che percorsi da seguire.
6) quasi nessun formatore considera il fatto di farsi un assicurazione contro determinate casistiche che potrebbero portare le tue uscite ad alzarsi anche di molto.
7)infine la libertà finanziaria più che una situazione economica è anche un viaggio spirituale.
Come si raggiunge la libertà finanziaria? Diamo un occhiata a questa formula…
le entrate automatiche devono essere almeno pari alle uscite. Si raggiunge aumentando le entrate automatiche e/o diminuendo le proprie uscite. E’ necessario quindi che le entrate automatiche siano almeno pari alle proprie uscite mensili.
In realtà è necessario avere entrate automatiche superiori almeno del 30% alle proprie uscite, oppure si dovrebbe disporre di un capitale da utilizzare come cuscinetto in momenti infelici (es un capitale che mi consenta di affrontare le miei spese per almeno 6 mesi). Questo perché le entrate automatiche non sono sicure al 100%, e se un mese non ricevi l’entrata automatica come fai a trovare fondi per le uscite mensili?
è necessario poi che le tue entrate tengano il passo dell’inflazione (in caso vi sia inflazione), altrimenti alla lunga le tue uscite andrebbero a superare le entrate.
La variabile più facile da modificare a ribasso (anche se non eliminabile ed anche se psicologicamente non facile da modificare per tutti) sono sicuramente le proprie uscite. Gran parte delle nostre uscite sono composte da acquisti di beni materiali. Quando una persona acquista consapevolezza che gran parte delle cose materiali sono solo illusioni tutto diventa molto più semplice. In realtà gran parte di quello che acquistiamo in beni materiali non ci serve realmente, acquistiamo questi beni solo per cercare di piacere ad altri, oppure per ricevere una gratificazione che purtroppo è solo temporanea, dura molto poco la felicità o euforia data da un acquisto di un bene materiale. Dobbiamo poi stare molto attenti ad affidare la nostra sicurezza un nostro status oppure la nostra felicità ad una cosa esterna a noi, invece di affidarlo a noi internamente.
Questo perché se poi questa cosa esterna a noi viene a mancare anche le nostre sicurezze , status e felicità verranno a mancare, mentre se la affidiamo a noi nessuno potrà portarceli via.
Un’altra voce di costo molto importante sono sicuramente gli affitti o i mutui sulla casa, anche questo è modificabile magari spostandosi ad esempio dal centro di milano ad un’altra città ad esempio centro sud italia, o in un altro stato low cost.
Oltre all’abbattimento delle uscite abbiamo capito che è necessario costruire o aumentare le proprie entrate automatiche.
Come si creano delle entrate automatiche? Possedendo asset che generano cashflow, e prediligendo questi asset rispetto ad asset da capital gain.
Le entrate automatiche o semi automatiche più stabili sono le rendite immobiliari residenziali, obbligazioni ad altro grado (titoli di stato al momento non li consiglio per il basso rendimento, a meno che un investitore non abbia un grande capitale a disposizione, corporate bond, supranational bond), azioni large cap o fondi/etf value con distribuzioni dividendi.
Ci sono poi rendite più volatili come una propria azienda se gestita in modo intelligente, rendite immobiliari da locazioni commerciali, obbligazioni più rischiose anche chiamate junk bond, azioni più rischiose che distribuiscono dividendi, rendite automatiche su criptovalute, prestiti con interessi. E poi ci sono altri strumenti che possono portare delle entrate, come ad esempio royalties o infoprodotti .
È bene avere un mix di queste entrate nel proprio portafoglio se si vuole raggiungere la libertà finanziaria, ed è bene conoscere a fondo ogni tipo di asset prima di operare (pensiamo solo a tutte le casistiche dell immobiliare acquisto con asta o stralcio, affitti brevi con pagamenti anticipati,) ogni asset quindi ha le sue regole e peculiarità.
Come si comprano questi asset? Nessuno (ovviamente) te li regala (a meno di botte di culo), li compri o con i soldi o con il tuo tempo.
4 risposte
Thank you for the excellent article
Molto Interessante davvero …
Sono interessato a come saper investire i mie soldi.
Per uscire dalla ruota, corsa dei topi
Vorrei una educazione finanziaria
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